Brivio: la processione, il falò e i fuochi chiudono la festa di Sant'Antonio Abate
La pioggia e le basse temperature non hanno fermato – come avvenuto lo scorso anno – la processione con la statua di Sant’Antonio Abate a Brivio. Dopo una giornata di festeggiamenti, iniziata con la santa messa solenne al mattino e proseguita con la benedizione degli animali nel pomeriggio e l’offerta di dolci e trippa, la giornata di mercoledì 17 gennaio a Brivio è culminata con la processione, il tradizionale falò sull’Adda e lo spettacolo pirotecnico.
Attorno alle 20 molti fedeli si sono radunati davanti alla chiesina di sant’Antonio, dotati di ombrelli e giacche pesanti. La statua del santo è stata portata fuori dall’edificio religioso e assicurata sopra al frecolo, poi sollevato daI quattro portatori. A guidare la processione sono stati i musicisti del corpo musicale Giulia Recli di Brivio, che nonostante il buio, il freddo e la pioggia, si sono impegnati per mantenere la solennità del momento deliziando i presenti con diversi brani ben suonati.
Il lungo corteo ha attraversato il cuore del paese, illuminato da piccoli lumini posti lungo la strada. Al termine della processione, la statua del santo è stata riposta in chiesina e dopo un ultimo momento di riflessione con don Emilio Colombo i fedeli si sono spostati sul lungofiume, dove nel frattempo ha iniziato ad arrivare molta gente per assistere al falò e ai fuochi di artificio.
Una decina di canoe illuminate ai vertici dalle fiamme sono entrate nel fiume e disposte in fila si sono mosse come un unico grande serpentone infuocato. All’altezza di piazza Lavelli è stato quindi acceso e alimentato con pallet e fascine di legno il tradizionale grande falò, seguito appunto dallo spettacolo pirotecnico.
A garantire l’ordine e la sicurezza per tutta la durata della processione sono stati gli agenti di Polizia Locale e i volontari della Protezione Civile. Ad avere assicurato invece la buona riuscita dell’evento sono stati i volontari della parrocchia, del comitato Burg di Tater, del Geb, Alpini e infine della Pro Loco, che al termine della serata hanno per altro reso noti i numeri vincenti della lotteria.
Attorno alle 20 molti fedeli si sono radunati davanti alla chiesina di sant’Antonio, dotati di ombrelli e giacche pesanti. La statua del santo è stata portata fuori dall’edificio religioso e assicurata sopra al frecolo, poi sollevato daI quattro portatori. A guidare la processione sono stati i musicisti del corpo musicale Giulia Recli di Brivio, che nonostante il buio, il freddo e la pioggia, si sono impegnati per mantenere la solennità del momento deliziando i presenti con diversi brani ben suonati.
Il lungo corteo ha attraversato il cuore del paese, illuminato da piccoli lumini posti lungo la strada. Al termine della processione, la statua del santo è stata riposta in chiesina e dopo un ultimo momento di riflessione con don Emilio Colombo i fedeli si sono spostati sul lungofiume, dove nel frattempo ha iniziato ad arrivare molta gente per assistere al falò e ai fuochi di artificio.
Una decina di canoe illuminate ai vertici dalle fiamme sono entrate nel fiume e disposte in fila si sono mosse come un unico grande serpentone infuocato. All’altezza di piazza Lavelli è stato quindi acceso e alimentato con pallet e fascine di legno il tradizionale grande falò, seguito appunto dallo spettacolo pirotecnico.
A garantire l’ordine e la sicurezza per tutta la durata della processione sono stati gli agenti di Polizia Locale e i volontari della Protezione Civile. Ad avere assicurato invece la buona riuscita dell’evento sono stati i volontari della parrocchia, del comitato Burg di Tater, del Geb, Alpini e infine della Pro Loco, che al termine della serata hanno per altro reso noti i numeri vincenti della lotteria.
E.Ma.