Pagnano: è morto il prof di matematica del liceo Valter Fumagalli, 76 anni
Una persona di una cultura eccezionale, dal carattere schivo, intransigente ma che amava alla follia il suo lavoro e i suoi studenti.
A ricordare con affetto e anche una certa devozione il professor Valter Fumagalli sono sia i colleghi che i ragazzi ai quali ha insegnato il metodo, la disciplina, il rispetto delle istituzioni e delle regole e, soprattutto, la matematica. Oggi, come spesso succede, ormai adulti e professionisti, in tanti ricordano con gratitudine quel docente severo e inflessibile che ai tempi di gioventù era considerato oltremodo rigoroso ma il cui metodo di insegnamento è servito a plasmare caratteri e far brillare qualità.Classe 1947, nativo di Missaglia, era residente da oltre cinquant'anni a Pagnano in via Promessi Sposi con la moglie Rita, anche lei professoressa.
Dopo avere insegnato il primo anno alle scuole medie di Rovagnate, era stato chiamato alla scuola geometri di Lecco per spostarsi poi al Grassi e al biennio del Badoni.
Quando era stata aperta la sede del Grassi, inizialmente negli spazi dell'oratorio di Sartirana, era stato nominato responsabile di sezione distaccata.
Si era battuto tanto per avere un liceo con una sua autonomia e indipendenza a Merate e quando finalmente, negli anni Ottanta, l'istituto era sorto in via dei Lodovichi, lui aveva proseguito a insegnare la sua materia, sino alla pensione avvenuta il 1° settembre del 2007.
Da quel momento aveva potuto dedicarsi ancor più ad approfondire le sue passioni, la politica e la teologia, e naturalmente alla sua famiglia: la moglie Rita con i figli Matteo, Federica e Lavinia e i rispettivi consorti e nipoti.
A ricordare con affetto e anche una certa devozione il professor Valter Fumagalli sono sia i colleghi che i ragazzi ai quali ha insegnato il metodo, la disciplina, il rispetto delle istituzioni e delle regole e, soprattutto, la matematica. Oggi, come spesso succede, ormai adulti e professionisti, in tanti ricordano con gratitudine quel docente severo e inflessibile che ai tempi di gioventù era considerato oltremodo rigoroso ma il cui metodo di insegnamento è servito a plasmare caratteri e far brillare qualità.Classe 1947, nativo di Missaglia, era residente da oltre cinquant'anni a Pagnano in via Promessi Sposi con la moglie Rita, anche lei professoressa.
Dopo avere insegnato il primo anno alle scuole medie di Rovagnate, era stato chiamato alla scuola geometri di Lecco per spostarsi poi al Grassi e al biennio del Badoni.
Quando era stata aperta la sede del Grassi, inizialmente negli spazi dell'oratorio di Sartirana, era stato nominato responsabile di sezione distaccata.
Si era battuto tanto per avere un liceo con una sua autonomia e indipendenza a Merate e quando finalmente, negli anni Ottanta, l'istituto era sorto in via dei Lodovichi, lui aveva proseguito a insegnare la sua materia, sino alla pensione avvenuta il 1° settembre del 2007.
Da quel momento aveva potuto dedicarsi ancor più ad approfondire le sue passioni, la politica e la teologia, e naturalmente alla sua famiglia: la moglie Rita con i figli Matteo, Federica e Lavinia e i rispettivi consorti e nipoti.
S.V.