Paderno: area verde contro le isole di calore progettata da esperti e da 20 giovani
Si è svolto nel tardo pomeriggio di venerdì 12 gennaio il primo incontro tra i giovani padernesi e l’Amministrazione comunale per ideare e progettare, con l’aiuto di esperti, l’area verde sita in via Cantù.
Un’opportunità, ha spiegato l’assessore all’Urbanistica e al Commercio Antonio Besana, per ragazzi tra i 14 e 18 anni, di contribuire attivamente nella trasformazione di un pezzettino del paese e conoscere il percorso per la realizzazione di un progetto in un ente pubblico. Il Comune ha ricevuto contributi economici, di poco superiori a 40.000 euro, da parte del Distretto del Commercio del meratese, per attuare il piano, presentato dall’Amministrazione, di riqualificazione e piantumazione delle aree verdi, con lo scopo di combattere le isole di calore.
“Bisogna però partire pensando globalmente, ragionando sui fenomeni climatici che stanno determinando il futuro del nostro pianeta, per arrivare ad agire localmente, arricchendo insieme un parco che tenga conto della sostenibilità ambientale” ha spiegato l’assessore, dimostrandosi orgoglioso dell’interesse manifestato dai 20 giovani presenti verso l’iniziativa.
Ad accompagnare i ragazzi in questo percorso saranno l’architetto urbanista Marco Testori dell'ufficio tecnico di Paderno, l’architetto del verde e paesaggista Luigino Pirola, l’agronomo Francesco Diana e il dottor Davide Ronzoni della cooperativa Paso, realtà diretta collaboratrice in questa proposta, in quanto focalizzata sul miglioramento degli spazi pubblici per dar vita a luoghi di aggregazione e offrire nuovi posti di lavoro, come è già stato fatto alla stazione di Cernusco Lombardone con il bar sociale “Binario Vivo” e il deposito biciclette.
L’architetto Pirola ha illustrato ai giovani come ideare un’area verde comunale, pensando non solo alla realizzazione, ma alla manutenzione della stessa e agli impatti ambientali che provoca sul territorio. In anni di forti cambiamenti climatici è fondamentale comprendere come gli spazi aperti siano i punti di “decongestione” per evitare disastri ambientali e contenere le vulnerabilità delle città. “Occorre pensare alla pianificazione della città prendendo esempio dalla natura, con interventi che necessitano di bassa manutenzione. Bisogna agire in maniera alternativa, attribuendo più funzioni ad uno spazio, come già si sta facendo in diverse parti del mondo”.
Il paesaggista ha portato esempi concreti, mostrando come parcheggi possano trasformarsi in giardini della pioggia (rain gardens) fungendo come sistemi di drenaggio sostenibile, per controllare il processo d’infiltrazione dell’acqua piovana all’interno di superfici solitamente non impermeabilizzate, come la creazione di aree appositamente inondabili possa prevenire l’allagamento di punti abitati e come uno sfalcio più limitato e selettivo dei giardini possa aiutare a contenere l’emissione di Co2.
I giovani sono stati indirizzati a ragionare in maniera sostenibile e strategica su una piccola area del paese, tenendo ben presenti non solamente i bisogni e necessità della comunità alla quale verranno destinate, ma soprattutto i benefici ambientali che ne deriveranno.
Al termine dell’incontro i ragazzi hanno ricevuto una planimetria dell’area da prendere in considerazione per iniziare ad ideare un layout di progettazione prima del prossimo appuntamento, fissato per venerdì 26 gennaio, quando verrà effettuato un sopralluogo del parco e si condivideranno idee e suggerimenti per permettere agli esperti di stendere il progetto esecutivo che poi verrà revisionato con i ragazzi dai primi di marzo.
Un’opportunità, ha spiegato l’assessore all’Urbanistica e al Commercio Antonio Besana, per ragazzi tra i 14 e 18 anni, di contribuire attivamente nella trasformazione di un pezzettino del paese e conoscere il percorso per la realizzazione di un progetto in un ente pubblico. Il Comune ha ricevuto contributi economici, di poco superiori a 40.000 euro, da parte del Distretto del Commercio del meratese, per attuare il piano, presentato dall’Amministrazione, di riqualificazione e piantumazione delle aree verdi, con lo scopo di combattere le isole di calore.
“Bisogna però partire pensando globalmente, ragionando sui fenomeni climatici che stanno determinando il futuro del nostro pianeta, per arrivare ad agire localmente, arricchendo insieme un parco che tenga conto della sostenibilità ambientale” ha spiegato l’assessore, dimostrandosi orgoglioso dell’interesse manifestato dai 20 giovani presenti verso l’iniziativa.
Ad accompagnare i ragazzi in questo percorso saranno l’architetto urbanista Marco Testori dell'ufficio tecnico di Paderno, l’architetto del verde e paesaggista Luigino Pirola, l’agronomo Francesco Diana e il dottor Davide Ronzoni della cooperativa Paso, realtà diretta collaboratrice in questa proposta, in quanto focalizzata sul miglioramento degli spazi pubblici per dar vita a luoghi di aggregazione e offrire nuovi posti di lavoro, come è già stato fatto alla stazione di Cernusco Lombardone con il bar sociale “Binario Vivo” e il deposito biciclette.
L’architetto Pirola ha illustrato ai giovani come ideare un’area verde comunale, pensando non solo alla realizzazione, ma alla manutenzione della stessa e agli impatti ambientali che provoca sul territorio. In anni di forti cambiamenti climatici è fondamentale comprendere come gli spazi aperti siano i punti di “decongestione” per evitare disastri ambientali e contenere le vulnerabilità delle città. “Occorre pensare alla pianificazione della città prendendo esempio dalla natura, con interventi che necessitano di bassa manutenzione. Bisogna agire in maniera alternativa, attribuendo più funzioni ad uno spazio, come già si sta facendo in diverse parti del mondo”.
Il paesaggista ha portato esempi concreti, mostrando come parcheggi possano trasformarsi in giardini della pioggia (rain gardens) fungendo come sistemi di drenaggio sostenibile, per controllare il processo d’infiltrazione dell’acqua piovana all’interno di superfici solitamente non impermeabilizzate, come la creazione di aree appositamente inondabili possa prevenire l’allagamento di punti abitati e come uno sfalcio più limitato e selettivo dei giardini possa aiutare a contenere l’emissione di Co2.
I giovani sono stati indirizzati a ragionare in maniera sostenibile e strategica su una piccola area del paese, tenendo ben presenti non solamente i bisogni e necessità della comunità alla quale verranno destinate, ma soprattutto i benefici ambientali che ne deriveranno.
Al termine dell’incontro i ragazzi hanno ricevuto una planimetria dell’area da prendere in considerazione per iniziare ad ideare un layout di progettazione prima del prossimo appuntamento, fissato per venerdì 26 gennaio, quando verrà effettuato un sopralluogo del parco e si condivideranno idee e suggerimenti per permettere agli esperti di stendere il progetto esecutivo che poi verrà revisionato con i ragazzi dai primi di marzo.
Ilaria Biffi