Sulle mozioni l’astensione non è equiparabile a un voto contrario
Cortese direttore,
mi permetto di ribadire a titolo informativo, anche a favore del segretario comunale di Cernusco Lombardone, che i consiglieri comunali astenuti sono da considerarsi utili ai fini del solo “quorum strutturale” (ovvero si conteggiano come presenti per rendere la seduta valida), mentre sono esclusi dal calcolo del “quorum funzionale”, ovvero non si contano ai fini della votazione.
Ciò significa che le deliberazioni consigliari sono approvate o respinte sulla base dei voti effettivamente favorevoli o contrari. Il voto di astensione conta quindi ai soli fini del numero legale e non può in alcun modo essere equiparato al voto contrario. Del resto, chi si astiene lo fa perché non ritiene di doversi esprimere a favore o contro una delibera e quindi anche a Cernusco, la delibera oggetto del contendere è da considerarsi approvata.
Spiace solo constatare che si sprecano energie sulle questioni regolamentari, perdendo di vista il perchè si è arrivati a scrivere una mozione a tutela dell’ospedale della nostra città. Sia a Merate che a Cernusco, con un minimo di buona volontà, si poteva portare in votazione una mozione unitaria, sintesi dei due documenti: da un lato si sarebbe evitata la brutta figura ai sindaci ed ai loro segretari sulla non conoscenza delle basilari regole del voto consigliare e dall’altro, mostrare alla Regione che sull’ospedale di Merate, il territorio è unito e compatto.
mi permetto di ribadire a titolo informativo, anche a favore del segretario comunale di Cernusco Lombardone, che i consiglieri comunali astenuti sono da considerarsi utili ai fini del solo “quorum strutturale” (ovvero si conteggiano come presenti per rendere la seduta valida), mentre sono esclusi dal calcolo del “quorum funzionale”, ovvero non si contano ai fini della votazione.
Ciò significa che le deliberazioni consigliari sono approvate o respinte sulla base dei voti effettivamente favorevoli o contrari. Il voto di astensione conta quindi ai soli fini del numero legale e non può in alcun modo essere equiparato al voto contrario. Del resto, chi si astiene lo fa perché non ritiene di doversi esprimere a favore o contro una delibera e quindi anche a Cernusco, la delibera oggetto del contendere è da considerarsi approvata.
Spiace solo constatare che si sprecano energie sulle questioni regolamentari, perdendo di vista il perchè si è arrivati a scrivere una mozione a tutela dell’ospedale della nostra città. Sia a Merate che a Cernusco, con un minimo di buona volontà, si poteva portare in votazione una mozione unitaria, sintesi dei due documenti: da un lato si sarebbe evitata la brutta figura ai sindaci ed ai loro segretari sulla non conoscenza delle basilari regole del voto consigliare e dall’altro, mostrare alla Regione che sull’ospedale di Merate, il territorio è unito e compatto.
Andrea Robbiani