San Zeno: procedono i lavori alla cascina grande. In estate si può ripristinare l’area feste

L’estate 2024 potrebbe vedere a Olgiate Molgora la riapertura dell’area feste di Porchera, ossia la cosiddetta Area Nava, chiusa da tempo poiché la cascina che vi è all’interno è stata dichiarata pericolante. Procedono di buon ritmo infatti i lavori di messa in sicurezza (iniziati la scorsa estate) della  casa colonica Nava, nota in passato come “La Vignola di sotto” e ora semplicemente come “cascina grande”. L’azienda incaricata sta procedendo con le demolizioni interne e entro fine gennaio dovrebbero partire gli interventi di consolidamento mediante la realizzazione di micro pali. 
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Come si ricorderà, l’intervento è costato circa 900mila euro, di cui 500mila euro stanziati da Regione – poiché il Comune si era candidato al bando “Interventi finalizzati all’avvio di processi di rigenerazione urbana” – e la restante parte invece messa dal Comune. Si tratta però solo del primo lotto di lavori che porteranno alla completa riqualificazione dell’edificio. Al termine delle opere la cascina sarà messa in sicurezza e sarà possibile riaprire l’area feste circostante, ma non sarà comunque possibile accedere all’edifico.

Quando il Comune potrà spendere 1,8 milioni di euro (messi di tasca propria o ottenuti tramite un bando) potrà procedere anche con il secondo lotto di lavori, che prevede invece gli interventi interni alla cascina per renderla un grande spazio per attività pubbliche. Da progetto redatto nel 2018 infatti è prevista la realizzazione di una sala esposizione, spazi per associazioni e per conferenze, oltre a un completo ridisegnamento degli spazi. 
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“Se ci sarà un bando, avendo la progettazione nel cassetto, saremo pronti a partecipare” spiega l’assessore alle opere pubbliche, Ilaria Bonfanti, soddisfatta di come stia procedendo la messa in sicurezza. “Quello in corso è un intervento necessario, che comprende demolizione, consolidamento delle fondazioni, delle murature perimetrali, dei solai e il rifacimento della copertura. Non è semplice, anche perché si tratta di un restauro conservativo che viene realizzato alla presenza di un archeologo. Anche il soprintendente degli scorsi mesi ha effettuato un sopralluogo per assicurarsi che tutto sia procedendo al meglio”. 

Se i lavori proseguono senza imprevisti, dovrebbero concludersi tra aprile e maggio. “Al termine non sarà possibile accedere e utilizzare la cascina, ma sarà possibile ripristinare l’area feste” ha concluso l’assessore Bonfanti.
E.Ma.
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