Airuno: altra udienza sulla presunta circonvenzione ai danni del professor Gilardi

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Il professore filantropo Carlo Gilardi, morto a ottobre 2023
Giuseppina Gilardi non potrà subentrare in qualità di parte civile nel procedimento penale per presunta circonvenzione di incapace ai danni del fratello: è la decisione comunicata in aula questo pomeriggio dal giudice Giulia Barazzetta.

Per oggi, infatti, era previsto lo scioglimento della riserva in merito alla questione dell'ultimo testamento olografo del compianto Carlo Gilardi (datato 20 luglio 2022), che vedeva solo l'istituzione di alcuni legati, lasciando quindi “spazio” alla sorella Giuseppina quale erede legittima. Un'interpretazione di questo tipo, però, sarebbe stata possibile se solo non fossero stati presi in considerazione due testamenti precedenti (uno di luglio, l'altro di agosto 2020) in cui il professore di Airuno dapprima escludeva espressamente la sorella dalla successione (revocando quindi le prime disposizioni testamentarie del 2014, in cui figuravano come eredi entrambe le sorelle), poi nominava l'ex badante El Mazoury Brahim erede universale. Il giudice, prediligendo quindi una lettura integrativa delle ultime volontà del professore rispetto alle precedenti, con ordinanza ha rigettato la richiesta di costituzione di parte civile presentata dall'avvocato Giuliana Casti per la signora Gilardi, non ritenendola qualificabile come erede.

Oltre all'attesa decisione in merito alla successione di Giuseppina al fratello come parte processuale, per l'udienza di oggi erano previsti l'esaurimento dell'istruttoria dibattimentale e quantomeno le richieste del pubblico ministero: tutto slittato all'udienza del 24 gennaio a causa del legittimo impedimento del consulente tecnico delle difese (che hanno insistito per il suo esame).

È stata invece sentita in aula l'ultima testimone, figlia di amici di vecchia data dell'anziano, la cui escussione si è incentrata sulla presunta prodigalità dell'anziano. “Non si è mai lamentato di poter aiutare le persone in difficoltà” ha dichiarato, ricordando come il professore rinfacciasse alla sorella la richiesta dell'amministrazione di sostegno. “Si sentiva soffocato, diceva che il suo scopo su questa terra era quello di aiutare gli altri”. Infine, mentre ha dichiarato di aver saputo che Gilardi dava ospitalità presso la propria casa di Airuno (detta il Cerè) sia a Brahim che ad una famiglia di indiani, nulla ha saputo riferire, invece, in merito agli odierni imputati Khalifa Mejbri (difeso dall'avvocato Pamela Nodari del foro di Bergamo), Nedal Abushunar (avvocato Agnese Cattaneo del foro di Monza), Hichem Horroun (patrocinato dall'avvocato Andrea Artusi del foro di Lecco) e Abdelmalak Rougui (avvocato Chiara Brizzolari del foro di Lecco).

Si torna quindi in aula il prossimo 24 gennaio per concludere l'istruttoria e, in ultimo, per la discussione finale delle parti.
F.F.
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