Polo del soccorso: il costo sale a 1,5 milioni. I lavori assegnati entro febbraio
Minaccia di diventare un grosso problema per l’Amministrazione che sarà eletta dopo giugno, la costruzione del cosiddetto “Polo del soccorso Merate”, che comprende l’ampliamento dell’edificio dei Vigili del Fuoco e il polo della Protezione Civile, posti in via degli Alpini.
Il progetto varato nel 2021 con un costo complessivo di 1,2 milioni di euro era andato in gara mediante invito a 5 operatori economici selezionati tramite sorteggio. La gara era stata aggiudicata nel novembre 2021 alla Edilconfort di Verona che aveva offerto un ribasso del 12.12%.
Il progetto definitivo/esecutivo dei lavori di ampliamento della caserma dei Vigili del fuoco volontari e del polo di protezione civile era stato deliberato dalla Giunta il 22 giugno 2021, nr. 77 per un importo di euro 936.675,97 che sommando spese tecniche, imprevisti e Iva hanno portato il costo dell’investimento a 1,2 milioni di euro. La gara d’appalto come detto era stata vinta dalla Edilconfrot che aveva offerto un ribasso del 12.12% rispetto all’importo a base d’asta per una somma di aggiudicazione di euro 830.929,80.
Il contratto d’appalto era stato stipulato il 27 gennaio 2022 e la consegna dei lavori il 28 febbraio. Il cantiere, però, come rilevato dal Direttore lavori, aveva subito una prima sospensione il 17 maggio con ripresa dei lavori il 4 luglio e poi una seconda sospensione il 28 luglio con ripresa il 31 agosto.
La chiusura cantiere era slittata al 31 ottobre 2023. Ma dai continui sopralluoghi l’ing. Beretta riscontrava comportamenti dell’appaltatore che concretavano gravi inadempimenti delle obbligazioni assunte. Il 9 agosto l’arch. Lazzaroni sollecitava il Direttore lavori a contestare all’appaltatore tali inadempienze che, senza adeguate controdeduzioni avrebbero portato alla revoca dell’appalto.
Tali controdeduzioni sono state prodotte dall’impresa appaltatrice ma sono state ritenute blande, comunque non sufficienti a giustificare i rilievi mossi.
Così la Giunta ha provveduto a risolvere unilateralmente il contratto procedendo anche all’escussione della fidejussione a garanzia che normalmente copre il 10% del costo dell’appalto.
Nel frattempo la stima dei lavori ancora necessari per completare l’opera anche a causa dell’aumento del costo delle materie prima si è incrementata di un 25-30%.
Sinora sono stati corrisposti all’Impresa Edilconfort circa 400 mila euro mentre altri 228 mila sono liquidati o da liquidare per effetto di adeguamento prezzi sul primo e secondo stato avanzamento lavori (Sal). Restano in sospeso altri 20mila euro circa per adeguamento terzo Sal. Restano disponibili rispetto allo stanziamento iniziale circa 461mila euro. Il nuovo prospetto dei costi evidenzia una necessità di 935 mila euro che scendono a 910mila euro per impegni di spesa già assunti. Il progetto rivisto andrà a gara e vedrà comunque una riduzione per effetto dello sconto. Tuttavia allo stato attuale è prevedibile che il costo finale dell’opera sfiorerà il milione e mezzo.
Per finanziare il nuovo progetto la Giunta ha predisposto questo piano: 461mila euro residuo non speso del vecchio contratto, 201 mila euro con avanzo di amministrazione e 248mila da reperire attraverso vendite di beni comunali.
Una spesa molto elevata sulla cui utilità da più parti nel tempo si sono sollevati dubbi. Quello di Merate resta pur sempre un distaccamento di volontari anche se da tempo sono in corso trattative per poter ottenere un contingente di effettivi.
Il progetto varato nel 2021 con un costo complessivo di 1,2 milioni di euro era andato in gara mediante invito a 5 operatori economici selezionati tramite sorteggio. La gara era stata aggiudicata nel novembre 2021 alla Edilconfort di Verona che aveva offerto un ribasso del 12.12%.
Il progetto definitivo/esecutivo dei lavori di ampliamento della caserma dei Vigili del fuoco volontari e del polo di protezione civile era stato deliberato dalla Giunta il 22 giugno 2021, nr. 77 per un importo di euro 936.675,97 che sommando spese tecniche, imprevisti e Iva hanno portato il costo dell’investimento a 1,2 milioni di euro. La gara d’appalto come detto era stata vinta dalla Edilconfrot che aveva offerto un ribasso del 12.12% rispetto all’importo a base d’asta per una somma di aggiudicazione di euro 830.929,80.
Il contratto d’appalto era stato stipulato il 27 gennaio 2022 e la consegna dei lavori il 28 febbraio. Il cantiere, però, come rilevato dal Direttore lavori, aveva subito una prima sospensione il 17 maggio con ripresa dei lavori il 4 luglio e poi una seconda sospensione il 28 luglio con ripresa il 31 agosto.
La chiusura cantiere era slittata al 31 ottobre 2023. Ma dai continui sopralluoghi l’ing. Beretta riscontrava comportamenti dell’appaltatore che concretavano gravi inadempimenti delle obbligazioni assunte. Il 9 agosto l’arch. Lazzaroni sollecitava il Direttore lavori a contestare all’appaltatore tali inadempienze che, senza adeguate controdeduzioni avrebbero portato alla revoca dell’appalto.
Tali controdeduzioni sono state prodotte dall’impresa appaltatrice ma sono state ritenute blande, comunque non sufficienti a giustificare i rilievi mossi.
Così la Giunta ha provveduto a risolvere unilateralmente il contratto procedendo anche all’escussione della fidejussione a garanzia che normalmente copre il 10% del costo dell’appalto.
Nel frattempo la stima dei lavori ancora necessari per completare l’opera anche a causa dell’aumento del costo delle materie prima si è incrementata di un 25-30%.
Sinora sono stati corrisposti all’Impresa Edilconfort circa 400 mila euro mentre altri 228 mila sono liquidati o da liquidare per effetto di adeguamento prezzi sul primo e secondo stato avanzamento lavori (Sal). Restano in sospeso altri 20mila euro circa per adeguamento terzo Sal. Restano disponibili rispetto allo stanziamento iniziale circa 461mila euro. Il nuovo prospetto dei costi evidenzia una necessità di 935 mila euro che scendono a 910mila euro per impegni di spesa già assunti. Il progetto rivisto andrà a gara e vedrà comunque una riduzione per effetto dello sconto. Tuttavia allo stato attuale è prevedibile che il costo finale dell’opera sfiorerà il milione e mezzo.
Per finanziare il nuovo progetto la Giunta ha predisposto questo piano: 461mila euro residuo non speso del vecchio contratto, 201 mila euro con avanzo di amministrazione e 248mila da reperire attraverso vendite di beni comunali.
Una spesa molto elevata sulla cui utilità da più parti nel tempo si sono sollevati dubbi. Quello di Merate resta pur sempre un distaccamento di volontari anche se da tempo sono in corso trattative per poter ottenere un contingente di effettivi.