Cronaca di inizio anno
Gentile Direttore
Allo scoccare del III anno era melonista, un colpo di pistola ci ha ricordato che razza di cialtroni ha preso il potere nel nostro martoriato paese Paese. Una festa di Capodanno organizzata in luogo pubblico da un Vice Ministro, finalmente indagato dalla Magistratura per aver reso pubblico atti secretati, a cui hanno partecipato parenti con figli di componenti la Polizia Penitenziaria in servizio di scorta allo stesso, il genero operaio del caposcorta.
In tale clima idilliaco fa irruzione il Deputato Palazzolo già famoso per simpatie mussoliniane, no vax, ex leghista, armato di pistola di piccole dimensioni che mostra agli astanti, BANG! viene colpito l'operaio, il pistolero attribuisce il ferimento da prima al fato, poi alla vittima stessa, dimostrando così di che pasta è fatto, sicuro del silenzio del malcapitato, il quale dopo aver riflettuto, deambulando con le stampelle, ha denunciato l'autore del ferimento; spero vivamente che riesca a farsi pagare i danni.
Dopo due rinvii per motivi forse di salute, Meloni si è materializzata di fronte alla stampa, per ben tre ore ha risposto alle domande dei giornalisti, raccontando il suo mondo irreale.
Ha garantito che non farà in Europa nessun accordo con il centro sinistra, voterà solamente il Commissario se il proposto sarà di suo gradimento; si candiderà in tutte le circoscrizioni lanciando il guanto di sfida ad Elly Schein, valuterà la possibilità di alleanza con estrema destra dei tedeschi di AFD, Salvini e Le Pen, pur nutrendo dubbi sui primi non perché dichiaratamente Nazisti ma perché filo putiniani.
Ha pianto sulla palese e pericolosa incapacità dei suoi giannizzeri, ha rivendicato la giustezza di aver promosso la sorella alla massima carica del Partito anziché nominarla in aziende partecipate. Ha difeso a spada tratta Salvini, in quanto non ancora indagato, non ostante abbia confermato i dirigenti di Anas, indagati per corruzione ad opera del pregiudicato Verdini e il di lui figlio, padre e fratello della sua convivente, per aver incontrato Huawei società di Lobbing socia dei Verdini, per tutto questo non deve rispondere al Parlamento.
Dopo oltre un'ora dall'inizio dello Show ha affrontato il tema del pistolero, minacciando non di cacciarlo a calci, ma di deferirlo ai probiviri, che coraggio! In seguito si è prodigata in una sequela di frottolone su Rai, Giustizia, poveri, tagli giusti a scuola e sanità, l'immancabile puerile vittimismo che la contraddistingue, tanto i giornalisti presenti non potevano replicare.
Probabilmente a breve si terra un confronto fra Elly Schein e Giorgia Meloni, magari moderata dal gran ciambellano Vespa, spero che Elly vinca il confronto, ha argomenti inoppugnabili.
Grazie per l'attenzione
Fulvio Magni