Merate: 450mila € stanziati per riqualificare San Rocco

Con determina nr. 277 della responsabile Lavori pubblici e Ecologia architetto Ramona Lazzaroni è stato assunto l’impegno di spesa per l’intervento di riqualificazione dell’area umida del Laghetto di San Rocco.  Si tratta di un progetto ancora risalente all’inizio dell’attuale consigliatura, predisposto dall’allora assessore all’Ecologia Andrea Robbiani per risanare lo specchio d’acqua artificiale, acquisito in comodato quarantennale nel maggio 2022.
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Nella medesima data il sindaco Massimo Augusto Panzeri – con una iniziativa unilaterale, si disse, non concordata con gli altri assessori – tolse le deleghe a Robbiani assegnandole a Fabio Tamandi. Però dal maggio 2022 a oggi soltanto qualche opera di pulizia del terreno di proprietà – poche decine di metri quadrati – è stata effettivamente realizzata. Lo stagno versa nelle condizioni di due anni fa.
In che cosa consista esattamente questo progetto ancora non è noto.
Il 27 ottobre  scorso l’architetto Lazzaroni con propria determina 179 affidava lo studio di fattibilità a un cosiddetto “raggruppamento temporaneo professionale” composto da Davide Beccarelli di Imbersago, capogruppo, Francesco Branchini, ingegnere di Colico e Maurizio Penati, geologo di Colico, al quale sono stati assegnati i compiti di progettazione, direzione lavori e coordinamento della sicurezza per la riqualificazione dell’area.

Per questo incarico sono stati stanziati 49.988,37 euri. L’impegno di spesa invece assomma, al netto dello stanziamento ai professionisti, a 400mila euro di cui 45mila per acquisizione aree. Dunque un totale di 450mila euri.
L’intervento è inserito nel piano triennale delle opere pubbliche 2023/2025. La copertura finanziaria è assicurata dall’avanzo di amministrazione.

Il progetto di intervento precedente prevedeva la chiusura temporanea dell’immissario torrente Ruschetta proveniente dal lago di Sartirana, il trasferimento della fauna ittica nel lago, lo svuotamento del bacino artificiale, la pulizia del fondo, il rinforzo degli argini, la sistemazione del tombotto di scolo del troppo pieno, la realizzazione di un sentiero circumlacuale con staccionate in legno e, naturalmente il ripristino dell’immissario previa pulizia dell’alveo del torrente.

Ora si attende di conoscere il progetto dei nuovi professionisti.
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