Accadeva 40 anni fa/44 novembre ’83: tentata estorsione a un negoziante meratese. Muore il dr. Giuseppe Bonanomi

La fine di ottobre è caratterizzata da una vicenda di “nera” che scuote il meratese. Due ragazzi di appena 18 anni e un minorenne minacciano telefonicamente un noto commerciante di Merate. Vogliono sessanta milioni di lire oppure faranno saltare il negozio. La trattativa va avanti per due settimane circa. Trovare tutto il contante non è semplice. Dopo una serie di telefonate gli estorsori fissano l’appuntamento nella stradina del cimitero. E’ il 25 ottobre, il commerciante con un parente parte, in mano ha una scatola di scarpe piena di carta straccia. I due arrivano sul piazzale del cimitero – che non è quello di oggi ma era solo una striscia di asfalto diritta da via Antonio Baslini al vecchio ingresso con attorno uno sterrato e tanti cespugli. E è dentro uno di questi che il commerciante getta la scatola.
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Il comandante di stazione Guido Scarpa

Alle 21.15 arrivano due motorini. I ragazzi scendono dalle selle e si inoltrano tra i cespugli. Ma non fanno in tempo a trovare la scatola che dai rovi balzano fuori tre carabinieri in borghese agli ordini del comandante di stazione Guido Scarpa. I militari immobilizzano i due mentre sopraggiunge la gazzella di supporto sulla quale gli estorsori vengono caricati e portati prima in caserma in via Verdi e poi in carcere.

Anche a Robbiate non si sta troppo tranquilli. Contro la porta di una consigliere comunale vengono gettati una molotov e una tanica di benzina. La rudimentale bottiglia incendiaria si ferma a poca distanza dalla tanica ma quanto basta per innescare un principio di incendio. Fortunatamente transitano due agenti della vigilanza privata che spengono le fiamme e allertano i carabinieri.
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Senza il tradizionale camice bianco il professor Gianfranco Montanari entra nell’aula magna dell’ospedale cittadino indossando un elegante abito gessato. E saluta amici, colleghi, autorità, tutti intervenuti alla cerimonia organizzata dall’Ussl in suo onore. Sacrificando la sua vita privata ha dedicato l’intera esistenza alla sanità pubblica creando uno dei primi reparti di Rianimazione in Italia che ancora oggi (1983) è un modello di efficienza e modernità. Lascio un reparto – dice – assolutamente all’avanguardia, al quale ho lavorato per vent’anni. A chi mi succederà mantenerlo tale.
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A Merate muore Enrico Ferrario, una figura chiave del paese che diventa città. Consigliere comunale dal 1956 al 1975, sindaco dal 1960 al 1964, presidente dell’acquedotto fino al 1979, presidente dell’AS Merate dalla fusione con il GS La Torre fino al ’79 e poi presidente onorario. A lui è stato dedicato lo stadio comunale di via Bergamo.
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Giuseppe Ghezzi

Entra in vigore il primo Piano regolatore Generale di Merate. Sostituisce il Piano di Fabbricazione del 1973. Giuseppe Ghezzi, sindaco in carica lo ritiene equilibrato tra la necessità di dare un impulso alla città e di mantenere aree non toccate dall’edificato.
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Giorgio Rughetto diventa presidente della Proloco. Fondata nel 1958 da Mario Sala, allora sindaco, la pro Merate conta 103 iscritti. Ma la partecipazione alle adunanze è scarsa. Il Comune è rappresentato dall’onnipresente Andrea Colombo.

A cento giorni dalla scomparsa viene ritrovata la salma della 23enne cernuschese sparita da casa senza lasciare traccia. Le ricerche si erano estese in tutto il territorio ed era stato persino dragato lo stagno di San Rocco in forza di una segnalazione anonima. Soltanto grazie alla pulizia del canale che corre sopra il fiume Adda è stato possibile ritrovare il corpo e recuperare la salma, probabilmente in acqua da molto tempo con segni evidenti del morso dei pesci. Si conclude così, tragicamente, una vicenda che aveva inchiodato l’attenzione del meratese tutto.
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Un infarto stronca la vita del dottor Giuseppe Bonanomi, il più noto dei “medici di famiglia” quello che aveva il maggior numero di pazienti. Un medico della vecchia scuola capace di intervenire col bisturi se necessario e estrarre un dente in caso di assoluta necessità. Sempre presente correva giorno e notte dai pazienti, senza mai un lamento, mai un rifiuto. Laureato nel ’48 arriva a Rovagnate per sostituire il dottor Agliati; poi si trasferisce a Osnago nel 1950 e nel 1951 arriva a Merate.
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Il primo ambulatorio è in via Cerri, poi apre quello nell’abitazione di via don Cesare Cazzaniga. Alla professione di medico di famiglia ha dedicato tutta la vita e due dei suoi cinque figli sono medici, Michele e Paolo, prematuramente scomparso. Il 18 novembre, già con una salute compromessa Giuseppe Bonanomi veniva ricoverato in ospedale per un arresto cardiaco con fibrillazione ventricolare. Nonostante le cure prodigate dai colleghi di Rianimazione e Cardiologia il dottor Bonanomi cessava di respirare. Aveva 61 anni.
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Metti una sera a tavola a Montevecchia. Rinomata da sempre per le sue specialità, la prima collina che si staglia all’orizzonte provenendo da sud ancora oggi ha molto da offrire. Vino, formaggini, rosmarino e Basilico sono i prodotti di punta. Vediamo come era la situazione 40 anni fa considerando però che i dati sulle superfici sono rilevati dal primo censimento vitivinicolo voluto dall’Istat nel 1970.
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Secondo questo censimento c’erano 44 ettari di terreno coltivati a vite con una produzione di 1.500 quintali di uva pari a circa mille quintali di vino, pari a circa 100mila litri. Ci sono viti impiantate più di cento anni fa. Ben 44 i produttori censiti ma non rientrano nel numero tutti i contadini che coltivano la vite per trarne il vino di casa. Numeri sempre da prendere con molta molta prudenza. Come per il rosmarino. Qui spiegano i produttori, a metà collina non gela come invece in basso e sopra i 600 metri. E’ la zona ideale. La produzione è stimata in 900 quintali l’anno.
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E poi ci sono i formaggini, e qui detta legge (anno 1983, ricordiamo) Mabel, Amabile Maggioni con la signora Lina. Da un quintale di latte, la coppia ricava circa 18 kg di formaggini con una produzione di almeno 5mila la settimana. Quanto ci sarebbe ancora da scrivere di questa meravigliosa collina. Lasciamo ai lettori qualche vecchia immagine. A imperitura memoria.
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Ecco la consueta carrellata di foto del “come eravamo”
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La formazione dell’AC Pagnano che milita in terza categoria

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AS Merate “Pompe Vergani” campionato nazionale serie C1

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Continua il campionato delle Forze dell’ordine. Ecco la squadra della Guardia di Finanza

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Il 1962 in festa per i 21 anni. Una cinquantina di ragazzi della leva si sono incontrati in Piazza Prinetti per poi dirigersi in carovana al tetto brianzolo per la cena sociale

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In festa anche i trentacinquenni di Cernusco. Con una gita sul Garda e una visita a Sirmione i cernuschesi del 1948 hanno trascorso una bellissima giornata in compagnia

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Ed ecco la formazione dei vigili urbani che nel recupero del 2 novembre ha battuto la squadra dei carabinieri per 2-0 

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Foto di gruppo dei partecipanti al torneo di bocce di Brivio “Lui & Lei” organizzato dal locale CRAL

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Ben 106 giovanissimi di età compresa tra 6 e 14 anni si sono ritrovati sulla pista del pattinaggio a rotelle presso l’oratorio femminile per il raduno organizzato dalla neonata società cittadina “Rotellistica Roseda”

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Anche la classe 1963 di Calco si ritrova per festeggiare i vent’anni

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Foto di gruppo degli esordienti dell’AS Merate e dei pari età del Milan. Per inciso l’amichevole sul campo dell’oratorio finisce 1 a 3 per i rossoneri

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La bocciofila Fulgor di Cernusco Lombardone al gran completo

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Inaugurato il nuovo bus Fiat 238 acquistato dalla polisportiva Libertas Cernuschese

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La formazione della pallavolo dell’AS Merate all’esordio in serie C2

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Ben 29 chilogrammi e mezzo, tanto pesa la maxi zucca, raccolta a Brivio che ha offerto l’occasione al gruppo di amici di organizzare una ricca cena a base di gnocchi e tortellini di zucca

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Ecco la formazione del Basket Rovagnate in promozione

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E la squadra dell’A.S. Merate, sponsorizzata dalla Banca Briantea, impegnata nel torneo di pallavolo organizzato dalla Di.Po Vimercate
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Dopo cinquant’anni chiude il lattaio di via Roma al civico 8. Giuseppe Ruffoni con una attrezzatura in legno produceva il burro in panetti mentre Marta Dell’Oro stava dietro il banco a vendere prima il latto sfuso e poi col passare degli anni quello in confezione. Un’altra immagine storica della storia della città si spegne

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Il Como di Tarcisio Burgnich ex della grande Inter e il Cernusco di Sottocornola posano prima dell’amichevole


44/continua
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