Olgiate: stanziati 8000 euro per visite in centri medici privati quando il pubblico è troppo lento

Il bilancio di previsione per il triennio 2024-2026 di Olgiate Molgora vede uno stanziamento di 8.000 euro per un nuovo progetto proposto dall’assessore ai Servizi Sociali Maurizio Maggioni. Il Comune interverrà in casi di estrema necessità pagando esami clinici in una struttura privata (che ha avuto accreditamento da Regione Lombardia) a cittadini con la fascia di reddito più bassa, oltre che a finanziare agli alunni della primaria la certificazione utile a ottenere l’affiancamento di un educatore a scuola qualora le tempistiche del sistema sanitario nazionale siano troppo lunghe.
OlgiateUltimoCC1.jpg (186 KB)
L'assessore Maurizio Maggioni

A entrare più nel dettaglio del progetto è stato l’assessore Maggioni stesso nel corso del consiglio comunale di giovedì 28 dicembre, rispondendo alle richieste di chiarimento del capogruppo di minoranza Stefano Golfari. “È un duplice progetto. Per quanto riguarda gli adulti, affinché il Comune intervenga, il cittadino deve avere innanzitutto la prescrizione dell’esame fatta dal medico di base, deve aver prenotato l’esame attraverso il sistema sanitario nazionale e gli deve essere stata fissata una data che il medico ritiene troppo troppo in là per la sua situazione, solo in questo caso il Comune provvederà a pagare l’esame” ha detto, spiegando tuttavia che non verrano coperti esami di ogni tipo, ma solo i cosiddetti esami clini primari. 

“Lo stesso vale per gli alunni. Troppo spesso infatti accade che le tempistiche per ottenere la certificazione per avere l’educatore siano di 18 mesi o più. Lo screening inizia in seconda elementare. Se un alunno ha necessità di un educatore, aspettando tutto questo tempo intanto è già in quarta o quinta”. Le strutture che forniranno questi servizi saranno quelle risulteranno vincitrici dei bandi emessi dal Comune, e con le quali l’ente stipulerà una convenzione. 

“I prezzi degli esami saranno definiti dal bando – ha tenuto a precisare Maggioni. – Non è che se una struttura privata fa pagare un certo esame 150 euro, noi lo pagheremo così. Nel bando preciseremo che i prezzi degli esami saranno quelli del sistema sanitario nazionale”. 

Pur ritenendo l’iniziativa “buona”, la minoranza si è detta perplessa. Il consigliere Golfari ha chiesto se il Comune ha la facoltà di indicare un centro di cure privato, seppur accreditato, per svolgere gli esami. Inoltre il capogruppo ha ricordato: “La sanità privata la paghiamo quando abbiamo una necessità, nel frattempo però stiamo sempre pagando anche il pubblico attraverso le tasse. Può il Comune bypassare il sistema pubblico in questo modo? L’intenzione è buona, ma andrei con cautela. Stabilire dei limiti entro cui aiutare quando si parla di salute non è facile. In questo caso si viene aiutati dall’Isee, ma qui non si tratta se un cittadino è più o meno ricco, ma di quanto sia grave la sua situazione sanitaria”. 

L’assessore Maggioni ha spiegato che imporsi un limite è d’abbiglio. “Noi aiuteremo i cittadini con la fascia di reddito più bassa. Se uno ha una fascia di reddito poco più alta, mi dispiace ma l’esame se lo paga. Non si può non dare un’indicazione”. Scettico anche il consigliere di minoranza Andrea Martena, che ha detto: “Stabilire chi aiutare e chi no è difficile”. Sempre Martena ha poi chiesto chiarimenti sulle certificazioni per gli alunni: “La vostra visione è che in questo momento c’è un problema di tempi di attesa troppo lunghi per queste certificazioni e quindi avete pensato a questa soluzione nell’immediato, o è una cosa anche per il futuro?”. Con quella che può considerarsi una velata ironia, Martena ha poi citato la mozione sul Mandic: “Visto che il sindaco ha il mandato dei cittadini, faccia presente questa criticità”. 
OlgiateUltimoCC7.jpeg (166 KB)
Il capogruppo Stefano Golfari

L’assessore Maggioni ha spiegato che si tratta di un problema attuale dovuto però a un cambiamento in corso. “C’è un incremento del numero di ragazzi che necessitano di sostegno.
Quando ho iniziato a fare l’assessore nel 2016 spendevamo 78mila euro all’anno, oggi ne spendiamo 150mila. Ma anche il numero dei ragazzi è cambiato, quando io arrivai ne avevamo 14, ora sono 40. È un problema che esiste”. Maggioni ha concluso tuttavia spiegando che l’auspicio è quello di non spendere neanche un centesimo degli 8.000 euro previsti. 

Il bilancio di previsione, messo ai voti, ha visto la contrarietà dei consiglieri di minoranza.
E.Ma.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.