Sgrammatica istituzionale

Come al solito il Sig. Emilio mostra scarsa comprensione, in questo caso, di grammatica istituzionale abituato a pensare, che "un solo uomo al comando" (in questo caso il Presidente Mattarella) abbia la possibilità di decidere, in autonomia, le sorti di un Paese mentre fortunatamente, la nostra splendida Costituzione antifascista, contiene un sistema complesso di pesi e contrappesi che distribuiscono le funzioni e i compiti del potere tra più soggetti, in maniera che nessuno, da solo, possa prevaricare gli altri. Sostenere che ci sono stati " 2 vani tentativi per non farci votare" è veramente demenziale ed insensato. Al Presidente della Repubblica, in caso di crisi governative e prima di potere sciogliere le Camere, è attribuito l'incarico di verificare se esistano le condizioni affinché si possa formare un nuovo Governo che possa essere sostenuto da una più solida maggioranza e che abbia i necessari voti in Parlamento. Se queste condizioni non emergono, il Presidente della Repubblica, sentiti i Presidenti di Camera e Senato, non può fare altro che provvedere allo scioglimento anticipato delle Camere. Al contrario e ad esempio, in occasione delle dimissioni del Presidente del Consiglio Conte nel gennaio del 2021 (Governo Conte II), il Presidente Mattarella ha provveduto alla verifica delle condizioni per la formazione di un nuovo Governo e tutti i partiti, ad eccezione di Fratelli d'Italia ed un piccolo gruppo dei 5 Stelle, hanno dato la loro disponibilità alla formazione di un nuovo esecutivo. In particolare alla Camera favorevoli 559 su 630 seggi e al Senato favorevoli 274 su 321 seggi; solo un pazzo avrebbe potuto sciogliere le Camere in questa condizione. Se Forza Italia e la Lega non fossero stati disponibili a votare la fiducia al costituendo Governo Draghi il Presidente della Repubblica avrebbe dovuto sciogliere anzitempo le Camere, come poi accaduto al termine di quella esperienza. Quindi, in una Repubblica parlamentare sono i partiti, attraverso i voti dei propri parlamentari, a determinare la fine di una legislatura e non il Presidente della Repubblica che ha tra le sue funzioni quella di garante, di gestire le crisi parlamentari ma non decidere, in via autonoma, se andare o meno alle elezioni anticipate. Suggerisco pertanto al bolsenofobico Sig. Emilio, oltre all'esercizio del "copia e incolla" da Wikipedia ed il sentirsi già proiettato in una Repubblica presidenziale, di dedicare più tempo allo studio della nostra carta costituzionale che sono certo troverà bellissima e funzionale. Noto peraltro che, dopo l'annuncio del suo ultimo intervento dell'anno ormai diversi giorni fa, continua la sua propaganda governativa...stia sereno, non c'è da preoccuparsi. In via esemplificativa: i migranti sono scomparsi e non se ne parla proprio più malgrado siano raddoppiati rispetto al precedente anno (ricordo con piacere il suo ultimo intervento a riguardo dove aveva manifestato nei loro confronti una ritrovata empatia che mi aveva veramente commosso); gli attacchi alla Magistratura, alla stampa (divieto delle pubblicazioni delle intercettazioni e delle ordinanze di custodia cautelare già approvato alla Camera) e quelli personali a giornalisti non allineati continuano senza indugio; le televisioni sono ben presidiate e il PNRR è stato depotenziato in quanto i progetti presentati sono irrealizzabili entro il 2026 e gli obbiettivi per il conseguimento della quinta rata sono fortemente in ritardo. Al contrario, le mirabolanti promesse, declinate in campagna elettorale sono ancora lì, ferme, in attesa di essere realizzate come ad esempio la sicurezza cosi tanto propagandata di cui non se ne vede proprio traccia, il decantato "pugno duro" in Europa non è pervenuto e chi si appresta ad andare in pensione, dopo decenni di duro lavoro, si è accorto di come sono più restrittivi i requisiti richiesti e che la promessa di abolire la riforma Fornero e l'assegno minimo ad €1.000 sono solo chimere. Probabilmente la continua ed intensa produzione di interventi non facilita una analisi compiuta delle tematiche affrontate ed è consigliabile, per evitare castronerie, un cambio di paradigma.

Grazie per l'attenzione.
Francesco
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