Senza il Nord, Italia nel terzo mondo

Semmai il nord ha dato e ci continua a dare da lavorare al meridione,da'pensioni sociali e paga statuti speciali che hanno costi enormi soprattutto al sud (vedi redditi di cittadinanza distribuiti soprattutto in Campagna Sicilia e Calabria e il costo generale della regione Sicilia coi suoi forestali).La questione meridionale era presente già all'alba dell'unità d'Italia dove brigantaggio e latifondisti avevano fiaccato da secoli il meridione.Ai tempi della Magna Grecia,di Roma,di Federico II di Svevia (lo "Stupor Mundi")il meridione era avanzato ma lì eravamo nel XIII secolo...poi il Rinascimento fiorì in tutta Italia poi l'età barocca con la conquista spagnola e anche il Nord era sotto i capricci degli Spagnoli,poi i Francesi poi gli Austriaci hanno devastato il Nord con le leggi e col bastone.Quindi:Di quale nord state parlando che ha sfruttato il sud????ma studiatela la storia.Essendo il nord più a contatto con il mondo Europeo è naturale che gli influssi, l'industria e la modernità abbia attecchito prima al nord ma al sud non c'è stato nessuna evoluzione in questo senso.E'colpa del nord Italia?Non credo proprio tanto più che la classe politica dall'avvento della Repubblica a parte pochi è sempre stata appannaggio di importanti famiglie del centro e sud Italia.Gli uffici pubblici,l'esercito,tribunali,sindacati e qualsiasi ente statale è perlopiù composto da gente del sud quindi di fatto è il meridione a decidere le sorti dell'Italia.Il nord zitto lavora paga tasse e pensioni anche per chi come lei si sente una vittima del nord.Basta con questo vittimismo e con questa "Questione settentrionale"(???)senza le industrie del nord Italia saremmo un paese del terzo mondo.
Franzino
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