Nomina DG Asst Lecco: dichiarazioni di Piazza in contrapposizione con tutti i sindaci di casatese e meratese
Il Tavolo Sanità del Meratese prende atto delle decisioni annunciate dall'Assessore al Welfare della Regione Lombardia e dal Presidente Fontana riguardo le recenti nomine dei nuovi Direttori Generali, inclusa quella per l'ASST di Lecco e l'ospedale di Merate. Pur non esprimendo un giudizio definitivo sulle scelte fatte, il Tavolo attende con speranza che i cambiamenti nella dirigenza portino i risultati positivi attesi e urgentemente necessari per l'ospedale di Merate e per l'intero territorio, in risposta alle preoccupazioni e alle esigenze a lungo trascurate auspicando una nuova fase di collaborazione
con il territorio e le istituzioni da parte dell’ASST.
Il Tavolo rimarca nuovamente quelli che devono essere almeno i punti principali per il rilancio del sistema socio-sanitario del Meratese e non solo, ovvero:
● Il mantenimento dell’Ospedale di Merate come presidio DEA di 1° Livello;
● La necessità di rendere disponibile agli Amministratori il patrimonio informativo relativo alle strutture sanitarie presenti sul territorio e ai bisogni del territorio stesso per poter, di concerto con Regione e ASST, contribuire attivamente al disegno dell’offerta di servizi futuri;
● Chiarezza sulle prospettive del punto nascite anche alla luce delle numeriche dell’ultimo anno guardando agli andamenti delle strutture vicine o similari per individuare le cause di tale situazione e provvedere a opportuni interventi;
● Chiarimenti sui reparti non più riattivati (vedi psichiatria) dopo il periodo Covid-19;
● Un chiaro piano di rilancio del Mandic con strategia, funzioni, specializzazioni e obiettivi ben definiti e misurabili, auspicando una stretta collaborazione della nuova dirigenza con le istituzioni del territorio in primo luogo e tutte le rappresentanze associative, politiche per un confronto di valore e costruttivo in vista del nuovo POAS e del futuro Ospedale di Comunità di Merate. Il Tavolo Sanità è a disposizione per una interlocuzione proficua con la nuova dirigenza.
Infine, il Tavolo esprime totale disaccordo e sconcerto circa le recenti dichiarazioni del Consigliere Regionale Piazza sull'appoggio incondizionato all'ex Direttore Favini. La situazione critica dell'ASST e dell'ospedale di Merate è largamente attribuibile a scelte discutibili effettuate negli ultimi anni, tra cui, ad esempio:
● Un calo drastico delle nascite, ben oltre la media degli ospedali vicini (non spiegabile quindi solo con un calo demografico)
● Un progressivo depauperamento delle risorse per il Mandic, riportiamo le parole del
documento firmato dai comuni del Meratese e Casatese: “progressivo depauperamento dei servizi all’interno dell’ospedale. Alcuni esempi oggettivi ma non esaustivi: chiusura del Repartodi Psichiatria, sostanziale azzeramento di Urologia e Oculistica, riduzione del personale della Pediatria, …”
● Un eccessivo ricorso ai medici gettonisti, soprattutto in reparti critici come il Pronto Soccorso.
● La perdita di professionalità chiave per il territorio, basti pensare alle dimissioni nei soli ultimi 3 mesi dei primari di: Pediatria, Ginecologia e Ostetricia, Ortopedia.
● L'assenza di un piano socio-sanitario efficace, evidenziata dal sostanziale inutilizzo, ad esempio, di strutture come la casa di comunità di Olgiate.
Non si capisce quindi il “lavoro di alta qualità” descritto dal Consigliere Piazza quale possa essere, dopo che l’Assessore al Welfare stesso arrivato a Merate non di certo per inaugurare chissà quale nuova struttura ma, piuttosto, proprio per raccogliere le criticità espresse da tutti i sindaci del territorio sul futuro del Mandic e del socio-assistenziale nel territorio Meratese.
Il Tavolo Sanità del Meratese ribadisce la sua disponibilità a un dialogo costruttivo con la nuova dirigenza e così come preannunciato dall’Assessore stesso.
con il territorio e le istituzioni da parte dell’ASST.
Il Tavolo rimarca nuovamente quelli che devono essere almeno i punti principali per il rilancio del sistema socio-sanitario del Meratese e non solo, ovvero:
● Il mantenimento dell’Ospedale di Merate come presidio DEA di 1° Livello;
● La necessità di rendere disponibile agli Amministratori il patrimonio informativo relativo alle strutture sanitarie presenti sul territorio e ai bisogni del territorio stesso per poter, di concerto con Regione e ASST, contribuire attivamente al disegno dell’offerta di servizi futuri;
● Chiarezza sulle prospettive del punto nascite anche alla luce delle numeriche dell’ultimo anno guardando agli andamenti delle strutture vicine o similari per individuare le cause di tale situazione e provvedere a opportuni interventi;
● Chiarimenti sui reparti non più riattivati (vedi psichiatria) dopo il periodo Covid-19;
● Un chiaro piano di rilancio del Mandic con strategia, funzioni, specializzazioni e obiettivi ben definiti e misurabili, auspicando una stretta collaborazione della nuova dirigenza con le istituzioni del territorio in primo luogo e tutte le rappresentanze associative, politiche per un confronto di valore e costruttivo in vista del nuovo POAS e del futuro Ospedale di Comunità di Merate. Il Tavolo Sanità è a disposizione per una interlocuzione proficua con la nuova dirigenza.
Infine, il Tavolo esprime totale disaccordo e sconcerto circa le recenti dichiarazioni del Consigliere Regionale Piazza sull'appoggio incondizionato all'ex Direttore Favini. La situazione critica dell'ASST e dell'ospedale di Merate è largamente attribuibile a scelte discutibili effettuate negli ultimi anni, tra cui, ad esempio:
● Un calo drastico delle nascite, ben oltre la media degli ospedali vicini (non spiegabile quindi solo con un calo demografico)
● Un progressivo depauperamento delle risorse per il Mandic, riportiamo le parole del
documento firmato dai comuni del Meratese e Casatese: “progressivo depauperamento dei servizi all’interno dell’ospedale. Alcuni esempi oggettivi ma non esaustivi: chiusura del Repartodi Psichiatria, sostanziale azzeramento di Urologia e Oculistica, riduzione del personale della Pediatria, …”
● Un eccessivo ricorso ai medici gettonisti, soprattutto in reparti critici come il Pronto Soccorso.
● La perdita di professionalità chiave per il territorio, basti pensare alle dimissioni nei soli ultimi 3 mesi dei primari di: Pediatria, Ginecologia e Ostetricia, Ortopedia.
● L'assenza di un piano socio-sanitario efficace, evidenziata dal sostanziale inutilizzo, ad esempio, di strutture come la casa di comunità di Olgiate.
Non si capisce quindi il “lavoro di alta qualità” descritto dal Consigliere Piazza quale possa essere, dopo che l’Assessore al Welfare stesso arrivato a Merate non di certo per inaugurare chissà quale nuova struttura ma, piuttosto, proprio per raccogliere le criticità espresse da tutti i sindaci del territorio sul futuro del Mandic e del socio-assistenziale nel territorio Meratese.
Il Tavolo Sanità del Meratese ribadisce la sua disponibilità a un dialogo costruttivo con la nuova dirigenza e così come preannunciato dall’Assessore stesso.
Tavolo Sanità / PD Meratese e Federazione Provincial