Santa Maria vs La Valletta: ora lo scontro è sulla biblioteca

Scaffali svuotati e carrelli della spesa pieni di scatole. Dal 7 dicembre le luci della biblioteca a Santa Maria Hoè sono spente. È desolante lo scenario che si è creato in un luogo che dovrebbe soltanto essere uno stimolo alla cultura. E invece è diventato il terreno di scontro tra due Comuni. Il colpo d’occhio che si ha vedendo le condizioni in cui si trovano i locali è lo stesso di una casa messa a soqquadro in un furto riuscito a metà, con gli autori dell’atto messi in fuga da un allarme o da un intrepido testimone. Le immagini rendono l’idea: scatoloni aperti a terra, accatastati l’uno sull’altro.

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Ha scelto ancora un periodo di festività il Comune di La Valletta Brianza per spostare questa volta dalla biblioteca dell’Unione dei Comuni Lombarda della Valletta il materiale che si ritiene essere di proprietà del solo Ente guidato dal sindaco Marco Panzeri, prima ancora che sia cominciata la fase di liquidazione dell’organismo istituzionale in via di chiusura, l’Unione appunto.

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L’operazione – spontaneamente resa nota sui social da Anna Perego, assessore dell’Unione – è stata “guastata” da un severo monito superpartes. Non è un commento tagliente del sindaco di Santa Maria Hoè, ma un documento della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Lombardia. Interpellata dal primo cittadino santamariese, sentito il Comune di La Valletta Brianza, l’Istituzione che risponde direttamente al Ministero della Cultura ha bollato come “condotte contra legem” le attività di spostamento fisico dei volumi della biblioteca perpetrate da La Valletta Brianza. La Soprintendente ha intimato il divieto di proseguire il trasloco. Ha informato dell’accaduto il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Monza e la Prefettura di Lecco. Ha infine annunciato un sopralluogo per il 12 gennaio. Lo spostamento non è mai stato autorizzato, come invece prescrive la Legge in materia.

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Dalla seconda settimana di dicembre il pubblico servizio di scambio e lettura di libri è stato interrotto per scelta unilaterale di La Valletta Brianza, senza coinvolgere l’altro Ente. Il sindaco di Santa Maria Hoè, Efrem Brambilla, appena venuto a conoscenza dello spostamento in atto si è rivolto alla Soprintendenza, che ha bloccato l’iniziativa che sarebbe proseguita fino al 31 dicembre. Le precisazioni telefoniche fornite a Elisabetta Tavola, del Settore Affari Generali del Comune de La Valletta, non sono bastate. La sospensione dello spostamento è avvenuta solo a seguito della nota messa nero su bianco.

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Le immagini di com'era prima la biblioteca

Le ruggini sulla biblioteca nascono da maggio, quando Marco Panzeri ha chiesto a Santa Maria Hoè di “esprimere l’eventuale volontà al subentro nel contratto in essere” per l’affitto della saletta destinata alla lettura, di proprietà di un privato. È seguito il no secco di Efrem Brambilla, che avrebbe preferito che la gestione complessiva delle convenzioni, dei contratti, dei beni e delle funzioni in capo all’Unione fosse svolta dal liquidatore, individuato nella persona di Franco Albertoni, che inizierà il suo mandato dal prossimo gennaio. Ma Panzeri ha fatto di testa sua e ha fatto rescindere il contratto. Con nota protocollata il 28 giugno il presidente dell’Unione Panzeri imponeva di far pervenire tassativamente entro lo stesso 28 giugno la delibera di Giunta esecutiva con l’impegno al subentro nel contratto di locazione a partire dal gennaio 2024. La stipula iniziale prevedeva un costo annuo di 5.400 euro. Il nuovo accordo vedrà un aumento del canone. Santa Maria intende imputare la differenza a La Valletta Brianza.

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Ma la biblioteca è solo l’ultimo (e non conclusivo) capitolo della saga. In piene festività di natale e capodanno, a inizio 2023 le attrezzature degli operai del Comune sono stati prelevati dal magazzino di Santa Maria Hoè e non sono più tornati indietro. Stessa sorte per dei computer. I dati informatici contenuti all’interno sono tornati a disposizione del personale amministrativo di Santa Maria Hoè soltanto ad agosto. In un’altra festività, quella di Sant’Antonio, persino le transenne sono state portate via. Identico ritornello per gli archivi dell’Ufficio degli affari economici. E poi ancora la strumentazione della Protezione civile e del trasporto sociale la cui sede di rimessa è stata trasferita altrove. E poco alla volta sta diminuendo il materiale d’archivio della Polizia locale negli uffici santamariesi.

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Le ripetute lettere del sindaco Efrem Brambilla non sono servite a niente e il suo Comune ha dovuto provvedere al riacquisto di una buona parte del materiale non più disponibile per non interrompere i servizi che, in teoria, fino alla fine del 2023 dovevano proseguire senza alcuna variazione. Brambilla vorrà imputare anche questi maggiori costi a La Valletta Brianza.

Il sindaco Brambilla ha giocato ad agosto persino la carta della richiesta di accesso agli atti per ricevere l'inventario di tutti i beni mobili in capo all'Unione e l'elenco dei beni di proprietà di Santa Maria Hoè ma trattenuti dall'Unione. A dispetto della Legge che pone il limite di 30 giorni per una risposta, dall'altra parte c'è stato solo un muro di gomma. Il Comune di Santa Maria Hoè è pronto a procedere in tutte le sedi per far valere le proprie ragioni.
M.P.
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