Nomine dirigenti sanitari
Caro Direttore,
sulle nomine dei dirigenti sanitari in Lombardia le riporto un post del giornalista Cesare Zapperi del Corriere della Sera che condivido in toto:
LE NOMINE E IL COVID GIÀ DIMENTICATO
Ci sono notizie di fronte alle quali non sai se provare sconcerto o sconforto. Ma quando leggi i nomi dei nuovi direttori generali delle strutture sanitarie lombarde quei sentimenti apparentemente contrastanti diventano un tutt’uno. Perché si rimane trasecolati, al netto della solita ferrea e spregiudicata lottizzazione che ormai non scandalizza più nessuno, nell’apprendere che certi “eroi” del Covid siano stati promossi ad incarichi prestigiosi.
Qui, in Bergamasca, nella terra che ha pagato il prezzo più alto per l’impreparazione, l’inefficienza e l’inadeguatezza di chi guidava la sanità, tocca vedere le nomine peggiori. Francesco Locati, colui che era a capo dell’Asst di Seriate e che gesti’ come tutti abbiamo visto la drammatica vicenda dell’ospedale di Alzano, ora viene messo a guidare nientemeno che l’ospedale Papa Giovanni XXIII, il gioiello della sanità orobica.
E Massimo Giupponi, dg dell’Ats che in quel maledetto 2020 tra dimissioni volontarie e spintanee mostro’ vistose falle e ritardi su molti fronti, e nonostante sia inviso a diversi attori del settore (a partire dai medici), viene riconfermato nell’incarico.
Si potrebbe aggiungere, per parlare della vicina Brescia, il caso di Luigi Cajazzo, colui che nel 2020 fu costretto a dimettersi da direttore generale della sanità lombarda per, usiamo un’espressione non urticante così Lorsignori non si impermalosiscono, l’incapacità a gestire l’emergenza. Tre anni dopo, eccolo direttore degli Spedali Civili, l’ospedale d’eccellenza della Leonessa.
Se provassimo a ragionare da utenti e non da sudditi, categoria a cui appartiene anche chi approva anche le schifezze se vengono dalla propria parte politica, dovremmo provare orrore di fronte a scelte che il presidente della Regione Attilio Fontana e l’assessore Guido Bertolaso hanno precisato essere dettate solo “dalla competenza”. Ma ormai siamo abituati ad accettare di tutto, a subire malagestioni che incidono sulla nostra vita e a continuare come se nulla fosse. Anzi, premiando addirittura chi non si è mostrato all’altezza. Forse, anzi sicuramente, davvero, ce lo meritiamo. (Cesare Zapperi)
Un caro saluto e buone feste.
sulle nomine dei dirigenti sanitari in Lombardia le riporto un post del giornalista Cesare Zapperi del Corriere della Sera che condivido in toto:
LE NOMINE E IL COVID GIÀ DIMENTICATO
Ci sono notizie di fronte alle quali non sai se provare sconcerto o sconforto. Ma quando leggi i nomi dei nuovi direttori generali delle strutture sanitarie lombarde quei sentimenti apparentemente contrastanti diventano un tutt’uno. Perché si rimane trasecolati, al netto della solita ferrea e spregiudicata lottizzazione che ormai non scandalizza più nessuno, nell’apprendere che certi “eroi” del Covid siano stati promossi ad incarichi prestigiosi.
Qui, in Bergamasca, nella terra che ha pagato il prezzo più alto per l’impreparazione, l’inefficienza e l’inadeguatezza di chi guidava la sanità, tocca vedere le nomine peggiori. Francesco Locati, colui che era a capo dell’Asst di Seriate e che gesti’ come tutti abbiamo visto la drammatica vicenda dell’ospedale di Alzano, ora viene messo a guidare nientemeno che l’ospedale Papa Giovanni XXIII, il gioiello della sanità orobica.
E Massimo Giupponi, dg dell’Ats che in quel maledetto 2020 tra dimissioni volontarie e spintanee mostro’ vistose falle e ritardi su molti fronti, e nonostante sia inviso a diversi attori del settore (a partire dai medici), viene riconfermato nell’incarico.
Si potrebbe aggiungere, per parlare della vicina Brescia, il caso di Luigi Cajazzo, colui che nel 2020 fu costretto a dimettersi da direttore generale della sanità lombarda per, usiamo un’espressione non urticante così Lorsignori non si impermalosiscono, l’incapacità a gestire l’emergenza. Tre anni dopo, eccolo direttore degli Spedali Civili, l’ospedale d’eccellenza della Leonessa.
Se provassimo a ragionare da utenti e non da sudditi, categoria a cui appartiene anche chi approva anche le schifezze se vengono dalla propria parte politica, dovremmo provare orrore di fronte a scelte che il presidente della Regione Attilio Fontana e l’assessore Guido Bertolaso hanno precisato essere dettate solo “dalla competenza”. Ma ormai siamo abituati ad accettare di tutto, a subire malagestioni che incidono sulla nostra vita e a continuare come se nulla fosse. Anzi, premiando addirittura chi non si è mostrato all’altezza. Forse, anzi sicuramente, davvero, ce lo meritiamo. (Cesare Zapperi)
Un caro saluto e buone feste.
Pierangelo Manzoni