Merate: la questione settentrionale irrompe in cc sul tema di Villa Confalonieri. 'Scontro' Robbiani-Giumelli sui 'numeri'
La questione settentrionale è tornata con prepotenza in aula consigliare a Merate.
A darne lo spunto è stata la mancata riqualificazione di villa Confalonieri.
Rammarico, infatti, è stato espresso all'interno della discussione sul Documento Unico di Programmazione dal consigliere Andrea Robbiani per l'assenza di qualsiasi intervento sull'edificio a fronte del ripristino invece del parco nella sua bellezza.
“Su questo tema era necessario insistere di più. Bisognava fare uno sforzo supplettivo” ha rimarcato incassando in parte il pensiero concorde sia del sindaco Massimo Panzeri (“Si poteva fare di più è vero, ma la villa non è stata trascurata e non era il progetto principale di questa legislatura”) che del capogruppo Alessandro Vanotti che ha ricordato come il non ottenimento dei finanziamenti abbia di fatto fermato qualsiasi possibilità di intervento. “Il 100% del bando è andato a città del sud e questa cosa non è molto corretta” ha detto “perchè ovviamente se tutta l'Italia partecipa a ottenere dei fondi per la riqualificazione del patrimonio scoprire che tutti vanno al sud non è corretto”.
Senza esprimersi sul tema meratese, invece, il consigliere Marco Giumelli di Cambia Merate ha puntato il dito sulla discussione aperta con un sottofondo leghista. “Se consideriamo l'Italia unita, il 100% è andato all'Italia, non vedo il motivo di rimarcare questa divisione”.
Pensiero che è stato contestato dal primo cittadino “Per un comune virtuoso come il nostro, vedere che la non virtuosità diventa premiante lascia l'amaro in bocca. Viene più premiato un comune in dissesto rispetto a uno che ha i conti in ordine”.
Il tema non poteva scivolare via facilmente e infatti Robbiani è nuovamente intervenuto. "A noi basterebbe una norma che consenta di utilizzare i nostri soldi che invece sono vincolati. Merate ha una capacità di spesa enorme e paghiamo le condizioni dei comuni in dissesto. La questione settentrionale è ancora tutta aperta e ci penalizza nonostante ci sia un Governo che dovrebbe difedere gli interessi del nord ma invece pensa più al ponte sullo stretto. Prima ci sono le nostre infrastrutture e se poi avanza qualcosa anche quello. E' un tema su cui tutti dovremmo combattere perchè se siamo in una gara dei 100 metri noi partiamo con braccia e mani legate. La questione settentrionale noi l'abbiamo tutti i giorni".
"Dividiamo allora i comuni virtuosi tra quelli non virtuosi e non tra comuni del nord e quelli del sud. E' una questione di bilancio a posto o non a posto. E la statistica è una percentuale non è che il 100% è il sud o il nord" ha replicato Giumelli.
A chiudere i dati snocciolati dal consigliere Robbiani che non hanno lasciato spazio a repliche.
Nel 2022 secondi i dati del Ministero dell'Interno i comuni in dissesto erano 120: 47 in Campania, 46 in Sicilia, 30 in Calabri, 27 in Puglia, 24 nel Lazio, 17 in Lombardia e Molise, 14 in Piemonte, 12 in Liguria.
Le spese per materiale di cancelleria nel 2021 in Lombardia sono ammontate a 69.500 euro, in Sicilia a 586mila.
A darne lo spunto è stata la mancata riqualificazione di villa Confalonieri.
Rammarico, infatti, è stato espresso all'interno della discussione sul Documento Unico di Programmazione dal consigliere Andrea Robbiani per l'assenza di qualsiasi intervento sull'edificio a fronte del ripristino invece del parco nella sua bellezza.
“Su questo tema era necessario insistere di più. Bisognava fare uno sforzo supplettivo” ha rimarcato incassando in parte il pensiero concorde sia del sindaco Massimo Panzeri (“Si poteva fare di più è vero, ma la villa non è stata trascurata e non era il progetto principale di questa legislatura”) che del capogruppo Alessandro Vanotti che ha ricordato come il non ottenimento dei finanziamenti abbia di fatto fermato qualsiasi possibilità di intervento. “Il 100% del bando è andato a città del sud e questa cosa non è molto corretta” ha detto “perchè ovviamente se tutta l'Italia partecipa a ottenere dei fondi per la riqualificazione del patrimonio scoprire che tutti vanno al sud non è corretto”.
Senza esprimersi sul tema meratese, invece, il consigliere Marco Giumelli di Cambia Merate ha puntato il dito sulla discussione aperta con un sottofondo leghista. “Se consideriamo l'Italia unita, il 100% è andato all'Italia, non vedo il motivo di rimarcare questa divisione”.
Pensiero che è stato contestato dal primo cittadino “Per un comune virtuoso come il nostro, vedere che la non virtuosità diventa premiante lascia l'amaro in bocca. Viene più premiato un comune in dissesto rispetto a uno che ha i conti in ordine”.
Il tema non poteva scivolare via facilmente e infatti Robbiani è nuovamente intervenuto. "A noi basterebbe una norma che consenta di utilizzare i nostri soldi che invece sono vincolati. Merate ha una capacità di spesa enorme e paghiamo le condizioni dei comuni in dissesto. La questione settentrionale è ancora tutta aperta e ci penalizza nonostante ci sia un Governo che dovrebbe difedere gli interessi del nord ma invece pensa più al ponte sullo stretto. Prima ci sono le nostre infrastrutture e se poi avanza qualcosa anche quello. E' un tema su cui tutti dovremmo combattere perchè se siamo in una gara dei 100 metri noi partiamo con braccia e mani legate. La questione settentrionale noi l'abbiamo tutti i giorni".
"Dividiamo allora i comuni virtuosi tra quelli non virtuosi e non tra comuni del nord e quelli del sud. E' una questione di bilancio a posto o non a posto. E la statistica è una percentuale non è che il 100% è il sud o il nord" ha replicato Giumelli.
A chiudere i dati snocciolati dal consigliere Robbiani che non hanno lasciato spazio a repliche.
Nel 2022 secondi i dati del Ministero dell'Interno i comuni in dissesto erano 120: 47 in Campania, 46 in Sicilia, 30 in Calabri, 27 in Puglia, 24 nel Lazio, 17 in Lombardia e Molise, 14 in Piemonte, 12 in Liguria.
Le spese per materiale di cancelleria nel 2021 in Lombardia sono ammontate a 69.500 euro, in Sicilia a 586mila.
S.V.