Calco: dibattito in assise per il programma delle opere
È stato approvato nel corso del consiglio comunale di mercoledì 20 dicembre a Calco il piano triennale delle opere pubbliche, documento che, nel corso della seduta, è stato definito dalla minoranza “un po’ vuoto”.
Come spiegato dal sindaco Stefano Motta, l’anno a venire vedrà come intervento principale la riqualificazione del comparto di via Italia. L’ente ha acquisito un capannone presente sulla via (posto sul retro del municipio) con l’intenzione di realizzare parcheggi e sfruttarlo per altre attività. Con 220mila euro nel 2024 realizzerà quelle opere necessarie (tra cui la rimozione di amianto dal tetto) per renderlo fruibile. Unitamente a questo ci sarà l’intervento di messa in sicurezza del tratto pedonale di via Nazionale che da Largo Pomeo sale verso il Viaggiator Goloso.
Ma non è tutto. Il Comune procederà anche con il secondo lotto di lavori all’isola ecologica, soprattutto grazie ai 527mila euro di finanziamento ottenuti tramite Silea, che ha guidato la partecipazione al bando Pnrr. L’intervento complessivo sarà di 601mila euro e prevederà ulteriori miglioramenti alla piattaforma già recentemente riqualificata, come la realizzazione di pensiline e la palazzina per conferire i Rae. Non ultimo l’intervento di efficientamento energetico, che il Comune realizzerà con i 70mila di contributo ricevuto dallo Stato.
Non rientra nel programma (poiché il costo è sotto i 150mila euro) ma rientra comunque tra i lavori del 2024 la realizzazione del bar cucina per l’area San Vigilio. Dopo aver presentato un primo progetto e aver ricevuto un parere negativo dalla soprintendenza, il Comune ha provveduto a far redarre un nuovo progetto che passerà dalla commissione paesaggistica alla prima riunione utile. Nessun’opera è invece prevista per il momento per il 2025 e 2026.
La consigliera di minoranza Marianna Comotti, pur complimentandosi per la vincita del bando per il miglioramento dell’isola ecologica, non ha esitato a definire il programma triennale delle opere pubbliche “vuoto” rispetto a quello dell’anno precedente. “Siamo passati da quello dello scorso anno che ammontava a 11milioni di euro a quello di quest’anno che vede come opera principale l’intervento su via Italia, che per noi peraltro non è nemmeno ‘centrale’ come opera. Per contro dal programma sono scomparsi interventi come quello per la località Molinetto…”
Non ha tentennato a replicare il sindaco Stefano Motta, anche con una velata provocazione. “Queste sono le opere che possiamo realizzare senza illudere la gente e senza raccontare storie a nessuno con le risorse che abbiamo a disposizione. Ci sono comuni più fortunati di noi che ottengono maggiori contributi”. E poi ancora: “Noi, dubito che otterremo finanziamenti regionali, non tanto per ragioni legate all’impegno amministravo, ma per ragioni politiche”. Quindi il primo cittadino ha ricordato anche l’impegno che il Comune ha messo lo scorso anno per partecipare a tutti i bandi Pnrr indetti, tra cui appunto quello per far fronte al rischio idrogeologico, candidando un progetto del valore di 1,7 milioni di euro per risolvere il problema degli allagamenti alla località Molinetto.
“Non abbiamo più saputo niente sugli esiti. Abbiamo vinto i bandi per la digitalizzazione, ma per il resto non abbiamo più avuto risposte, e rimaniamo in attesa” ha aggiunto Motta, ricordando poi anche i bandi per la messa in sicurezza e la riqualificazione a cui sono state candidate le due scuole del paese, la primaria e la secondaria. “Va ricordato inoltre che sono stati investiti molti soldi per le progettazioni e che le candidature hanno richiesto un grosso impegno da parte degli uffici, ma per il momento la situazione è questa” ha concluso il sindaco.
Messo ai voti, il punto ha visto la contrarietà dei consiglieri di minoranza Giuseppe Magni, Marianna Comotti e Giacomo Bonfanti, subentrato al posto della dimissionaria Sonia Sigurtà proprio a partire da questa seduta.
Come spiegato dal sindaco Stefano Motta, l’anno a venire vedrà come intervento principale la riqualificazione del comparto di via Italia. L’ente ha acquisito un capannone presente sulla via (posto sul retro del municipio) con l’intenzione di realizzare parcheggi e sfruttarlo per altre attività. Con 220mila euro nel 2024 realizzerà quelle opere necessarie (tra cui la rimozione di amianto dal tetto) per renderlo fruibile. Unitamente a questo ci sarà l’intervento di messa in sicurezza del tratto pedonale di via Nazionale che da Largo Pomeo sale verso il Viaggiator Goloso.
Ma non è tutto. Il Comune procederà anche con il secondo lotto di lavori all’isola ecologica, soprattutto grazie ai 527mila euro di finanziamento ottenuti tramite Silea, che ha guidato la partecipazione al bando Pnrr. L’intervento complessivo sarà di 601mila euro e prevederà ulteriori miglioramenti alla piattaforma già recentemente riqualificata, come la realizzazione di pensiline e la palazzina per conferire i Rae. Non ultimo l’intervento di efficientamento energetico, che il Comune realizzerà con i 70mila di contributo ricevuto dallo Stato.
Non rientra nel programma (poiché il costo è sotto i 150mila euro) ma rientra comunque tra i lavori del 2024 la realizzazione del bar cucina per l’area San Vigilio. Dopo aver presentato un primo progetto e aver ricevuto un parere negativo dalla soprintendenza, il Comune ha provveduto a far redarre un nuovo progetto che passerà dalla commissione paesaggistica alla prima riunione utile. Nessun’opera è invece prevista per il momento per il 2025 e 2026.
La consigliera di minoranza Marianna Comotti, pur complimentandosi per la vincita del bando per il miglioramento dell’isola ecologica, non ha esitato a definire il programma triennale delle opere pubbliche “vuoto” rispetto a quello dell’anno precedente. “Siamo passati da quello dello scorso anno che ammontava a 11milioni di euro a quello di quest’anno che vede come opera principale l’intervento su via Italia, che per noi peraltro non è nemmeno ‘centrale’ come opera. Per contro dal programma sono scomparsi interventi come quello per la località Molinetto…”
Non ha tentennato a replicare il sindaco Stefano Motta, anche con una velata provocazione. “Queste sono le opere che possiamo realizzare senza illudere la gente e senza raccontare storie a nessuno con le risorse che abbiamo a disposizione. Ci sono comuni più fortunati di noi che ottengono maggiori contributi”. E poi ancora: “Noi, dubito che otterremo finanziamenti regionali, non tanto per ragioni legate all’impegno amministravo, ma per ragioni politiche”. Quindi il primo cittadino ha ricordato anche l’impegno che il Comune ha messo lo scorso anno per partecipare a tutti i bandi Pnrr indetti, tra cui appunto quello per far fronte al rischio idrogeologico, candidando un progetto del valore di 1,7 milioni di euro per risolvere il problema degli allagamenti alla località Molinetto.
“Non abbiamo più saputo niente sugli esiti. Abbiamo vinto i bandi per la digitalizzazione, ma per il resto non abbiamo più avuto risposte, e rimaniamo in attesa” ha aggiunto Motta, ricordando poi anche i bandi per la messa in sicurezza e la riqualificazione a cui sono state candidate le due scuole del paese, la primaria e la secondaria. “Va ricordato inoltre che sono stati investiti molti soldi per le progettazioni e che le candidature hanno richiesto un grosso impegno da parte degli uffici, ma per il momento la situazione è questa” ha concluso il sindaco.
Messo ai voti, il punto ha visto la contrarietà dei consiglieri di minoranza Giuseppe Magni, Marianna Comotti e Giacomo Bonfanti, subentrato al posto della dimissionaria Sonia Sigurtà proprio a partire da questa seduta.