Cernusco: Gatti subentra a Fiocchi. Scontro sul bilancio

L’atmosfera fatata del natale in un centro paese con addobbi luccicanti si è trasformata non appena varcato l’ingresso della sala consigliare. A Cernusco Lombardone il clima del rispetto e del contegno, almeno istituzionale, è stato guastato da un sindaco esagitato durante e al termine della penultima seduta dell’anno. Al limite dello sconcerto.

Ad alimentare il nervosismo, ancora una volta, il fantasma di Daniela Fiocchi, ormai fuori dai giochi a Cernusco dopo che le ragioni del Comune hanno prevalso nella sentenza del TAR che ha legittimato la decadenza dell’ex consigliera. In Municipio si è votata la sua surroga. Fiocchi che, nell’arena della politica locale, si è appena assicurata un incarico di consulenza legale per il Comune di Santa Maria Hoè per la procedura di liquidazione dell’Unione della Valletta e per le eventuali attività giudiziali ed extragiudiziali. Fa così parte dello staff del sindaco Efrem Brambilla.
consiglio_comunale_1_cernusco_02.jpg (37 KB)
L’ingresso del nuovo consigliere Alberto Gatti è stato accolto dalla minoranza Un Passo Avanti Insieme con l’astensione. Un voto commentato dal sindaco con un “complimenti”, subito rispedito al mittente dalla consigliera Simona Limonta. Valeria Pirovano aveva domandato poco prima se il possibile ricorso al Consiglio di Stato da parte di Fiocchi avrebbe potuto ingenerare delle problematiche future. La risposta del primo cittadino è stata soggettiva, senza richiami giurisprudenziali, appellandosi alla scarsa probabilità di un ribaltamento del giudizio del TAR. Una spiegazione che, a quanto pare, non è apparsa del tutto convincente agli occhi dell’opposizione. Se l’intervento di Gatti è stato istituzionale, preannunciando perseveranza e impegno nello svolgimento del suo incarico e chiedendo di essere giudicato sui fatti e non sulle opinioni, quello del sindaco è stato cosparso di indignazione. A Consiglio comunale chiuso, infatti, il tempo supplementare si è svolto nell’atrio, con un duro faccia a faccia tra Toto e Limonta, supportata da un simpatizzante di UPAI.
consiglio_comunale_1_cernusco_04.jpg (36 KB)
Il clima febbricitante è stato dovuto poi ad un altro elemento di imbarazzo, che sta diventando una costante: il bilancio. Qui ad assestare i colpi ci ha pensato Samantha Brusadelli evidenziando una raffica di incongruenze sul Documento Unico di Programmazione. Sottolineatura in rosso nella sezione del DUP in cui si parla dell’edilizia pubblica. In assenza del riferimento esplicito al civico 21 di piazza della Vittoria sembra che la palazzina che l’Ambito distrettuale ristrutturerà per realizzare il co-housing di anziani e disabili sia quella di via Vitale Sala, citata nel precedente capoverso. Un errore materiale nel fare il copia-incolla, ha ammesso l’assessore al Bilancio Pietro Santoro, mentre il sindaco cercava di convincere che fosse tutto chiaro.

Discorso analogo per i lavori sull’antisismico della scuola elementare che vengono riferiti al 2023 nonostante il DUP sia del periodo 2024-2026. Non viene spiegato, come poi emerso in aula dalla precisazione della vice sindaca Renata Valagussa, che la gara per l’affidamento dei lavori quest’anno sia andata deserta e che sarà riproposta nel 2024, probabilmente ritoccando in rialzo la base d’asta.
consiglio_comunale_1_cernusco_06.jpg (29 KB)
Ma le critiche più severe di Brusadelli sono arrivate per l’assenza di un richiamo esplicito al Piano Triennale delle Opere Pubbliche che dovrebbe essere integrato al DUP almeno in una sintesi tabellare. Per fare il confronto la consigliera ha attinto all’albo pretorio e ha notato che nel Triennale delle Opere Pubblico è sparito l’intervento della bellezza di 2 milioni di euro per realizzare un nuovo palazzetto dello sport al centro sportivo. Nel DUP invece viene riportato questo obiettivo. Una lampante discrasia a cui l’intero gruppo di maggioranza non ha saputo fornire una risposta. Non si è capito se rimarrà tra gli obiettivi di mandato oppure se IFNC ha rinunciato. Caduti in fallo, si sono limitati ad ascoltare la reazione beffarda di Brusadelli: “Se ci state ripensando non siamo altro che contenti. Come abbiamo sempre detto, per noi le priorità sono altre”.

E ancora, con un occhio al Triennale delle Opere pubbliche, Brusadelli ha chiesto chiarimenti sulle tempistiche della riqualificazione di piazza della Vittoria. Sono stati posti 250 mila euro sul 2024 e altrettanti non nell’anno successivo ma nel 2026. Anche questo è un errore di cui la Giunta non si è accorta. E poi lo scetticismo finanche sulle somme più elementari. Il costo complessivo dei lavori sulla piazza non fa 500 mila euro, bensì 532 mila euro. Insomma, come dire che 2+2 a Cernusco non faccia 4. Il neo assessore al Bilancio Santoro ha ipotizzato che il totale contenga anche i costi di progettazione. Se così fosse non si capisce però come mai gli altri investimenti in tabella non contengano questa alternativa modalità di calcolo.
consiglio_comunale_1_cernusco_05.jpg (37 KB)
Messi in fila questi e altri aspetti, Brusadelli era pronta ad infliggere il colpo di grazia con la dichiarazione di voto, che è stata più volte ostacolata dalle reazioni scomposte del primo cittadino, tra sorrisini e gesticolazione per sminuire l’intervento finale, in continuità con l’intera trattazione del punto all’ordine del giorno. Con pervicacia Brusadelli ha richiamato il sindaco al rispetto del Regolamento, fino a minacciare di rinunciare a proseguire nella motivazione del voto contrario al DUP, definito “pieno di errori”.

La discussione è andata avanti nell’atrio, con un indignato Toto che non si capacitava del voto contrario su un DUP che invece ha rivendicato come “perfetto”.
M.P.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.