Da che parte sta

Caro Direttore,
La leggo sempre con attenzione e in modo particolare in questi ultimi periodi. L'ho sempre considerata un giornalista sagace e pungente ma, oggi, mi permetta di farla riflettere su un aspetto base della pubblicità; "parlatene, male, pur che se ne parli". Da questa regola di base, dobbiamo noi lettori capire che lei in fondo stia dalla parte dell'attuale amministrazione? O peggio, non le pare di fare il loro gioco, a sua insaputa, a metterli comunque sempre alla ribalta? Si perché si parla sempre di loro! Non dovrebbe essere lei imparziale quale giornalista e limitarsi alla cronaca basata su fatti oggettivi comprovati e non soggettivi? Non è che in fondfo in fondo sia dalla loro parte? 

Filomena
Per il momento possiamo scrivere solo di quanto conosciamo. L'opposizione è scarsamente attiva, diciamo pure addormentata, altri movimenti in corso - se davvero ci sono - si muovono sotto traccia. Mentre è del governo in carica che si deve scrivere. Dato che qualche certezza c'è, ad esempio che il Sindaco si ricandiderà a qualunque costo. La cronaca cui si riferisce è assolutamente oggettiva e imparziale. Presenta dati elettorali ufficiali da cui i partiti della coalizione trarranno le dovute valutazioni. Non siamo "nati" per fare i registratori e gli altoparlanti, anche se a bassa intensità come altri. Siamo usi ragionare. Sui numeri, certo. Da cui però discendono le scelte politiche e di campo.
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