Elezioni: Lega a Calolziocorte e Oggiono. E a Merate? FdI vuole un proprio candidato
Un dato balza subito all’occhio guardando le due tabelle: la Lega a Merate è molto debole. Un paradosso, considerando che governa dal 2019. Certo, oggi non si può più dire chi sia rimasto leghista da allora: il Sindaco di sicuro ma crediamo nessun altro. Alfredo Casaletto e Fiorenza Albani hanno preso la tessera di Fratelli d’Italia il mese scorso, Fabio Tamandi ha rassicurato il coordinatore provinciale di Forza Italia, Roberto Gagliardi, che aderirà ufficialmente al partito, Giuseppe Procopio è da sempre un “Lupino” nel senso di coerente braccio destro di Maurizio Lupi ora capo di Noi Moderati, Franca Maggioni pare un’apolide del centrodestra.
Come sia stato possibile far precipitare il carroccio così in basso è a libera interpretazione. Qui preme impostare un altro ragionamento: le candidature nei comuni principali debbono essere negoziate anche con le segreterie provinciali. E’ storia. E Fratelli d’Italia, nella nuova versione Alessandro Negri – quindi fuori dall’orbita dell’onnipresente Mauro Piazza – darà seguito alle indicazioni del nazionale: la metà dei candidati sindaco di ogni provincia chiamata al voto la prossima primavera dovrà essere della Fiamma tricolore. Una indicazione forse eccessiva, sulle ali di un non ancora smorzato entusiasmo di marca craxiana, con piramide e Panseca al seguito, ma comprensibile per un partito che ha vissuto mezzo secolo nell’angolo buio della politica italiana.
In questo quadro la partita si giocherà soprattutto tra Merate e Oggiono, dato che Calolziocorte ha già un sindaco leghista riconfermato il 14 maggio 2023 con la coalizione di centrodestra ottenendo il 53.30% dei consensi.
Oggiono oggi è guidata da una lista di centrosinistra. La Lega ha già fatto sapere che intende ricandidare Roberto Paolo Ferrari, sindaco della cittadina dall’8 giugno 2009 al 26 maggio 2019 e poi parlamentare dal 19 marzo 2018 al 12 ottobre 2022. Calolziocorte ha un sindaco della Lega. Possibile che anche a Merate si ricandidi un esponente del Carroccio? Che senso ha per i meloniani contare sul doppio dei voti dei salviniani e poi accontentarsi di ruoli secondari dentro le Giunte?
Ecco questa è forse la questione più spinosa che riguarda Merate. I numeri sono implacabili: la Lega in città raccoglie il più basso numero di consensi rispetto agli altri 84 comuni della Provincia. E già questo dato basterebbe a mettere in discussione la ricandidatura di Massimo Augusto Panzeri. Ma se poi il Carroccio pretenderà anche di imporre un proprio uomo a Oggiono, per Fratelli d’Italia la situazione sarebbe imbarazzante, sia rispetto alle aspettative del provinciale che del regionale. Di qui la chiamata alle armi per Alfredo Casaletto che ha voluto l’onore di entrare nel partito di riferimento del centrodestra ma ora dovrà prendersi l’onere di rappresentarlo in campagna elettorale. E, da indiscrezioni, sembra che l’Avvocato non si sia tirato indietro.
Tra l’altro, sempre da voci di corridoio, pare che Valter Cogliati, discusso coordinatore del circolo cittadino di Fratelli d’Italia, nominato da Mastroberardino, si sia dimesso. E ora la carica sia vacante. Il correntone dei “piazzisti” si va sfaldando dopo la vittoria al congresso di Alessandro Negri. E ora per le candidature tutti i meloniani dovranno parlare con Negri. E con Giacomo Zamperini, consigliere regionale. Non proprio amicone di Piazza.
Come sia stato possibile far precipitare il carroccio così in basso è a libera interpretazione. Qui preme impostare un altro ragionamento: le candidature nei comuni principali debbono essere negoziate anche con le segreterie provinciali. E’ storia. E Fratelli d’Italia, nella nuova versione Alessandro Negri – quindi fuori dall’orbita dell’onnipresente Mauro Piazza – darà seguito alle indicazioni del nazionale: la metà dei candidati sindaco di ogni provincia chiamata al voto la prossima primavera dovrà essere della Fiamma tricolore. Una indicazione forse eccessiva, sulle ali di un non ancora smorzato entusiasmo di marca craxiana, con piramide e Panseca al seguito, ma comprensibile per un partito che ha vissuto mezzo secolo nell’angolo buio della politica italiana.
In questo quadro la partita si giocherà soprattutto tra Merate e Oggiono, dato che Calolziocorte ha già un sindaco leghista riconfermato il 14 maggio 2023 con la coalizione di centrodestra ottenendo il 53.30% dei consensi.
Oggiono oggi è guidata da una lista di centrosinistra. La Lega ha già fatto sapere che intende ricandidare Roberto Paolo Ferrari, sindaco della cittadina dall’8 giugno 2009 al 26 maggio 2019 e poi parlamentare dal 19 marzo 2018 al 12 ottobre 2022. Calolziocorte ha un sindaco della Lega. Possibile che anche a Merate si ricandidi un esponente del Carroccio? Che senso ha per i meloniani contare sul doppio dei voti dei salviniani e poi accontentarsi di ruoli secondari dentro le Giunte?
Ecco questa è forse la questione più spinosa che riguarda Merate. I numeri sono implacabili: la Lega in città raccoglie il più basso numero di consensi rispetto agli altri 84 comuni della Provincia. E già questo dato basterebbe a mettere in discussione la ricandidatura di Massimo Augusto Panzeri. Ma se poi il Carroccio pretenderà anche di imporre un proprio uomo a Oggiono, per Fratelli d’Italia la situazione sarebbe imbarazzante, sia rispetto alle aspettative del provinciale che del regionale. Di qui la chiamata alle armi per Alfredo Casaletto che ha voluto l’onore di entrare nel partito di riferimento del centrodestra ma ora dovrà prendersi l’onere di rappresentarlo in campagna elettorale. E, da indiscrezioni, sembra che l’Avvocato non si sia tirato indietro.
Tra l’altro, sempre da voci di corridoio, pare che Valter Cogliati, discusso coordinatore del circolo cittadino di Fratelli d’Italia, nominato da Mastroberardino, si sia dimesso. E ora la carica sia vacante. Il correntone dei “piazzisti” si va sfaldando dopo la vittoria al congresso di Alessandro Negri. E ora per le candidature tutti i meloniani dovranno parlare con Negri. E con Giacomo Zamperini, consigliere regionale. Non proprio amicone di Piazza.