Osnago: ultimo bilancio per Brivio. Imu e Irpef invariate

Ultimo bilancio di previsione per il sindaco Paolo Brivio, uscente al termine di due mandati. Il primo cittadino ha vantato la correttezza dell’azione amministrativa, che si riflette in una situazione finanziaria che non desta preoccupazione. Il tasso di indebitamento è via via calato, attestandosi nel 2024 al 3,34% sulle entrate correnti. Le aliquote dell’addizionale IRPEF (gettito in entrata presunto di 470 mila euro) e dell’IMU (previsti in entrata 1.551.500 euro) rimangono invariate. Marco Riva, capogruppo di minoranza, ha lamentato il mancato accoglimento della proposta di Orgoglio Osnago di eliminare l’IMU sui terreni boschivi, di ridurlo sui terreni agricoli e di agevolare il secondo box delle famiglie numerose.

L’assessore Felice Rocca ha annunciato che il Comune si è candidato al bando regionale Recap per la riqualificazione energetica della palestra e della parte vecchia del plesso scolastico delle elementari. “Un intervento superiore al milione di euro” ha affermato Rocca. Ha informato inoltre che nelle prossime settimane partirà la riqualificazione energetica del Municipio e della biblioteca. Con l’inizio della primavera, inoltre, è attesa la riqualificazione del centro storico.

Polemiche poi per le dichiarazioni del sindaco contro il Governo Meloni, definito “non amico dei Comuni”, un’espressione apparsa anche sulle slide proiettate. “È un Governo taglia 100 milioni di euro, pretende l’approvazione dei bilanci comunali entro il 31 dicembre, ma dirà a fine gennaio l’effetto che avranno i suoi tagli lineari. È un modo curioso di fare programmazione finanziaria”. Brivio ha sottolineato che quest’anno Lario Reti Holding non distribuirà i dividendi. L’anno scorso la scelta in senso opposto aveva sollevato un dibattito sulla stampa, con diverse voci critiche.

Marco Riva ha contestato le affermazioni del sindaco sull’esecutivo di Giorgia Meloni: “Fare politica nazionale in un Consiglio comunale quando si parla di bilancio è vergognoso, il Governo si è insediato da appena un anno. Questo Comune piuttosto non è amico dei giovani, ha spostato dei mutui sulla testa dei nostri figli. Paghiamo il doppio pro capite rispetto a Lomagna. La rinegoziazione dei mutui è stata una mancanza di coraggio”. Il riferimento è andato alla rinegoziazione concessa dallo Stato ai tempi del Covid, quando la capacità di spesa corrente era diventata pressante a fronte di numerose spese straordinarie dettate dal contesto pandemico.

Il sindaco ha rincarato: “Rivendico di fare affermazioni politiche in Consiglio comunale, che è una sede politica. Il governo è alla sua seconda Legge di bilancio. Fin quando sono sindaco mi sento libero di poter fare queste affermazioni. Quando arriverà il nipotino della Giorgia, canterà ‘Per fortuna che Giorgia c’è’. Si contraggono mutui per consentire investimenti sul futuro”. A sostegno del primo cittadino, che ha la delega al Bilancio, è accorso il capogruppo di maggioranza Federico Dusi, che ha evidenziato come si lascerà alla prossima amministrazione un bilancio in salute, con un tasso di indebitamento diminuito.
M.P.
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