Merate: sciopero delle lavoratrici fuori dal Frisia
Stipendi pagati in ritardo o pagati al 50% da un anno. È per questa ragione che nella giornata di lunedì 18 dicembre a Milano e a Merate le lavoratrici e i lavoratori addetti alle pulizie rispettivamente del Pio Albergo Trivulzio e dell’Istituto Frisia hanno scioperato fuori dalle strutture affiancati dai sindacati.
Circa un’ottantina gli addetti a Milano, sedici invece quelli a Merate: quindici donne e un uomo. La situazione però da entrambe le parti è la stessa. Da dicembre 2022, in concomitanza con il passaggio dei dipendenti a Celsius Srl, l’azienda che appalta il servizio, gli stipendi non sono mai stati retribuiti regolarmente, ma sempre in ritardo.
“Inizialmente Celsius aveva un problema con il Durc (Documento unico di regolarità contributiva ndr), ma la cosa si è risolta” ha spiegato a Merate Marco Paleari, segretario organizzativo Filcams CGIL Lecco. “Il problema però si è protratto e continua a esserci per via dell’azienda appaltante, il Pio Albergo Trivulzio. Nonostante i ripetuti incontri, la proclamazione dello stato di agitazione poi sospeso a fronte degli impegni presi con il Prefetto di Milano, peraltro disattesi, a oggi siamo ancora in questa situazione, con le dipendenti che attendono la mensilità di novembre e la tredicesima. È una cosa vergognosa, soprattutto perché la dirigenza del Pio Albergo Trivulzio si sottrae al confronto e non si fa trovare”.
Il Pio Albergo Trivulzio risulterebbe commissariato e indebitato con molte altre aziende. Per cercare di sanare la situazione con le operatrici di Merate ci sono stati dei tentativi di pagamento entro i tempi, ma al 50% dell’importo dovuto. Lo stipendio delle lavoratrici oscilla tra i 500 e i 700 euro al mese.
“Il problema è duplice” ha aggiunto Elena Pavan di Fisacat Cisl Monza e Brianza - Lecco. “Si tratta di un comparto prettamente femminile. In un momento sociale come quello che stiamo vivendo, questa situazione è assurda. La dignità personale di queste donne è lesa. Non percependo con regolarità lo stipendio sono costrette ad appoggiarsi al marito, mentre le dipendenti che non ce l’hanno, o che vivono altre situazioni, sono ancora più in difficoltà. Questa situazione è come un domino, se loro non vengono pagate, a loro volta risultano morose nei pagamenti di muti, case, affitti o altre cose e non è giusto”.
Nella giornata di sciopero le dipendenti hanno comunque garantito il minimo del servizio, soprattutto come senso di responsabilità nei confronti degli ospiti dell’Istituto Frisia. “Hanno sempre lavorato con impegno, anche durante il periodo del Covid non si sono mai sottratte – ha aggiunto Paleari. – Anche oggi lavoreranno, anzi, si sentivano quasi in difficoltà a scioperare perché tutto quello che fanno in questa struttura è indispensabile, e ridurre al minimo l’indispensabile non è semplice. Serviva però un segnale forte per far capire che la situazione così non può andare avanti così. Non è sostenibile”.
Circa un’ottantina gli addetti a Milano, sedici invece quelli a Merate: quindici donne e un uomo. La situazione però da entrambe le parti è la stessa. Da dicembre 2022, in concomitanza con il passaggio dei dipendenti a Celsius Srl, l’azienda che appalta il servizio, gli stipendi non sono mai stati retribuiti regolarmente, ma sempre in ritardo.
“Inizialmente Celsius aveva un problema con il Durc (Documento unico di regolarità contributiva ndr), ma la cosa si è risolta” ha spiegato a Merate Marco Paleari, segretario organizzativo Filcams CGIL Lecco. “Il problema però si è protratto e continua a esserci per via dell’azienda appaltante, il Pio Albergo Trivulzio. Nonostante i ripetuti incontri, la proclamazione dello stato di agitazione poi sospeso a fronte degli impegni presi con il Prefetto di Milano, peraltro disattesi, a oggi siamo ancora in questa situazione, con le dipendenti che attendono la mensilità di novembre e la tredicesima. È una cosa vergognosa, soprattutto perché la dirigenza del Pio Albergo Trivulzio si sottrae al confronto e non si fa trovare”.
Il Pio Albergo Trivulzio risulterebbe commissariato e indebitato con molte altre aziende. Per cercare di sanare la situazione con le operatrici di Merate ci sono stati dei tentativi di pagamento entro i tempi, ma al 50% dell’importo dovuto. Lo stipendio delle lavoratrici oscilla tra i 500 e i 700 euro al mese.
“Il problema è duplice” ha aggiunto Elena Pavan di Fisacat Cisl Monza e Brianza - Lecco. “Si tratta di un comparto prettamente femminile. In un momento sociale come quello che stiamo vivendo, questa situazione è assurda. La dignità personale di queste donne è lesa. Non percependo con regolarità lo stipendio sono costrette ad appoggiarsi al marito, mentre le dipendenti che non ce l’hanno, o che vivono altre situazioni, sono ancora più in difficoltà. Questa situazione è come un domino, se loro non vengono pagate, a loro volta risultano morose nei pagamenti di muti, case, affitti o altre cose e non è giusto”.
Nella giornata di sciopero le dipendenti hanno comunque garantito il minimo del servizio, soprattutto come senso di responsabilità nei confronti degli ospiti dell’Istituto Frisia. “Hanno sempre lavorato con impegno, anche durante il periodo del Covid non si sono mai sottratte – ha aggiunto Paleari. – Anche oggi lavoreranno, anzi, si sentivano quasi in difficoltà a scioperare perché tutto quello che fanno in questa struttura è indispensabile, e ridurre al minimo l’indispensabile non è semplice. Serviva però un segnale forte per far capire che la situazione così non può andare avanti così. Non è sostenibile”.
Comunicato stampa
Oggetto: Lunedì 18 dicembre 2023 sciopero dei lavoratori delle pulizie dell’azienda Celsius SRL operanti all’Istituto “Frisia” di Merate
È dal dicembre 2022, praticamente a un anno dal passaggio dei dipendenti alla nuova azienda appaltatrice Celsius SRL, che i lavoratori delle pulizie operanti all’Istituto “Frisia” di Merate – succursale del Pio Albergo Trivulzio di Milano - ogni mese devono lesinare lo stipendio, mai retribuito regolarmente e puntualmente nonostante i ripetuti incontri con l'azienda e la proclamazione dello stato di agitazione, poi sospeso a fronte di impegni presi con il Prefetto di Milano, rimasti finora disattesi.
Dobbiamo per serietà e chiarezza evidenziare che, se da un lato Celsius SRL aveva problemi con il DURC - oggi ormai sanati - che impedivano i regolari pagamenti degli stipendi, dall'altro l'azienda appaltante, ovvero il Pio Albergo Trivulzio, nonostante gli impegni presi e negandosi agli incontri richiesti, ha sempre ritardato il pagamento delle fatture all’appaltatrice, causando i forti disagi che i lavoratori continuato a subire: a tutt’oggi, infatti, i dipendenti sono ancora in attesa di ricevere lo stipendio di novembre e non sanno se potranno percepire la 13ª mensilità.
La committente Pio Albergo Trivulzio, attualmente commissariata e indebitata con molte altre aziende, continua a sottrarsi alla sua responsabilità di pagare le fatture. Una tale situazione di incertezza impedisce ai lavoratori, che hanno sempre svolto con impegno e serietà le proprie mansioni, di godersi in serenità le feste natalizie. Per queste ragioni Filcams CGIL e Fisascat CISL, dopo aver aperto lo stato di agitazione, hanno indetto uno sciopero che riguarderà la giornata o l’intero turno di lavoro di lunedì 18 dicembre 2023. La mobilitazione, nel rispetto dei minimi di servizio, comprenderà un presidio davanti all’Istituto “Frisia” di Merate (Via Don Gnocchi 24) a partire dalle ore 10:00.