Comodamente sedute/110: è il pensiero che conta

Mai come lo scorso anno in famiglia per quanto riguarda la scelta dei regali natalizi, abbiamo commesso errori clamorosi, costringendoci, nei giorni successivi al Natale alla corsa al reso e al cambio: Susanna ha ricevuto da parte mia delle scarpe che non erano proprio quelle che desiderava, Sara con Fabrizio si è tanto impegnata per regalarmi un pile bellissimo, ma sbagliando sia la taglia che il colore, per non parlare dei regali che si sono scambiati tra fratello e sorelle: portachiavi, calze, libri, insomma un disastro.
Invece di essere riconoscenti e felici per i doni ricevuti eravamo tutti piuttosto delusi e scontenti.
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Com’è possibile che persone che si conoscono da tutta la vita e si vogliono così bene, facciano tanta fatica a scegliere un regalo capace di soddisfare le aspettative reciproche?

Questa cosa mi ha fatto pensare un po’ al significato dello scambio dei doni natalizi che è iniziata con la nascita di Gesù ed in particolare con la visita dei Re Magi e dei doni che portarono: oro, incenso e mirra.

Insomma l’intento era quello di celebrare un momento di gioia, anche se purtroppo nel corso degli anni sappiamo bene quale caratteristica un po’ troppo consumistica ha preso questa bella usanza.
Però al di là del consumismo la gioia che si prova a donare e ricevere dovrebbe essere comunque autentica, a prescindere da ciò che riceviamo perché come si ripete sovente:

E’ il pensiero che conta

Di questa frase lungo gli anni abbiamo un po’ smarrito il significato secondo me.
Se ripenso ai Natali della mia giovinezza, ricordo che scegliere un regalo per le persone a me care, non era fonte di ansia e indecisione e soprattutto non vivevo la preoccupazione di trovare ad ogni costo qualcosa di utile che potesse soddisfare i gusti e le necessità di chi l’avrebbe ricevuto.

Quando trovavo qualcosa di bello mi domandavo: a chi potrei regalarlo? E poi lo accompagnavo con un bel biglietto nel quale magari raccontavo la storia della mia scelta augurandomi che potesse piacere.
E nessuno ci rimaneva male.

Perché la magia di un regalo sta tutta racchiusa lì: nella gioia di sapere che qualcuno ti ha pensato e te lo dimostra con un piccolo gesto concreto.

E non importa cosa ne farai di quel regalo: potrai riciclarlo senza sentirti in colpa come si riciclano abiti, libri, carta e penne, oppure dimenticarlo in un angolo, o dedicargli uno spazio speciale in qualche angolo della casa: ma l’emozione di riceverlo e sentirti amata, non la dimenticherai per il resto della tua vita

I doni non sono mai sbagliati, nemmeno quando ci deludono, ma è necessario che impariamo ad andare oltre, a leggere l’affetto di chi ce lo regala, che non sempre va di pari passo con la conoscenza dei nostri gusti, ma questa credetemi, è veramente tutta un’altra storia, di poca importanza.

Vi auguro una buona domenica magari dedicata alle ultime corse per acquistare regali: mi raccomando scegliete con il cuore!

«Ciascuno di noi è custode di chi ha accanto:
per parentela, per amicizia, per lavoro, per vicinato.
Ciascuno di noi è affidato ad altri e altri sono affidati a noi,
perché Dio muove tutto per spingerci ad amare di più ed essere amati di più»
ALESSANDRO D’AVENIA

E come sempre, se volete passare per un saluto vi aspetto nel mio blog www.comodamentesedute.com

Giovanna Fumagalli Biollo
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