Merate, da paese di contadini a città/7: con il foto-viaggio lungo l’ex statale 36 dello Spluga e tra storiche panoramiche
La penultima parte del viaggio fotografico alla riscoperta del passato di Merate punta l’obiettivo sulla ex statale 36 la “Strada statale del lago di Como e dello Spluga”, istituita nel 1956, che fino a pochi anni fa correva da Sesto San Giovanni fino al passo dello Spluga attraversando i nostri paesi.
Ogni chilometro era indicato da una pietra miliare.
Merate era al chilometro 32, la pietra era posizionata proprio al confine tra Cernusco e Merate, nei pressi dello stabile che ospita la farmacia.
Il tracciato originario attraversava i centri di Arcore, Usmate, Osnago, Cernusco poi deviato dalla “bretella” a est. Per anni si è parlato di interramento, ma senza successo.
Poi di un diverso tracciato lungo la ferrovia, ma anche questa ipotesi è stata (giustamente) bocciata perché avrebbe invaso l’area tutelata del Parco del Curone.
Infine doveva essere sostituita dal prolungamento della tangenziale Est, promesso già nel 2020 dalla regione Lombardia e ribadito con un documento nel 2022 firmato da Mauro Piazza, Mattia Micheli e Antonio Rossi. Rimasto, naturalmente, lettera morta.
Così la “36” è stata spostata sull’asse della Vallassina mentre il vecchio tracciato è stato ribattezzato strada provinciale 342 dir.
Ecco come appariva negli anni sessanta la statale 36 lungo la quale, poco oltre il palazzo del 1900 circa denominato all’epoca “Casa Clapis”, operava un elettrauto e sorgeva la sede della Gazometri, società del gas.
Un’altra immagine nella quale si nota lo storico edificio ex Enel.
Come si presentava negli anni settanta la Tessitura di Merate, poi Siber & Wehrli e di nuovo Tessitura di Merate, di cui oggi restano le vestigia abbandonate del grande locale “telai” e della “torcitura”.
Infine concludiamo questo lungo viaggio con una carrellata di foto panoramiche scattate nel corso di una cinquantina d’anni
IMMAGINI DELLA EX STATALE 36
7/CONTINUA
Ogni chilometro era indicato da una pietra miliare.
Merate era al chilometro 32, la pietra era posizionata proprio al confine tra Cernusco e Merate, nei pressi dello stabile che ospita la farmacia.
Il tracciato originario attraversava i centri di Arcore, Usmate, Osnago, Cernusco poi deviato dalla “bretella” a est. Per anni si è parlato di interramento, ma senza successo.
Poi di un diverso tracciato lungo la ferrovia, ma anche questa ipotesi è stata (giustamente) bocciata perché avrebbe invaso l’area tutelata del Parco del Curone.
Infine doveva essere sostituita dal prolungamento della tangenziale Est, promesso già nel 2020 dalla regione Lombardia e ribadito con un documento nel 2022 firmato da Mauro Piazza, Mattia Micheli e Antonio Rossi. Rimasto, naturalmente, lettera morta.
Così la “36” è stata spostata sull’asse della Vallassina mentre il vecchio tracciato è stato ribattezzato strada provinciale 342 dir.
Ecco come appariva negli anni sessanta la statale 36 lungo la quale, poco oltre il palazzo del 1900 circa denominato all’epoca “Casa Clapis”, operava un elettrauto e sorgeva la sede della Gazometri, società del gas.
Un’altra immagine nella quale si nota lo storico edificio ex Enel.
Come si presentava negli anni settanta la Tessitura di Merate, poi Siber & Wehrli e di nuovo Tessitura di Merate, di cui oggi restano le vestigia abbandonate del grande locale “telai” e della “torcitura”.
Infine concludiamo questo lungo viaggio con una carrellata di foto panoramiche scattate nel corso di una cinquantina d’anni
IMMAGINI DELLA EX STATALE 36
7/CONTINUA
C.B.