Eccesso di legittima difesa
Al signor Emanuele Signor Emanuele, lei ha ragione nel dire che se qualcuno puntasse una pistola alla tempia per minacciare me o i miei cari (o in verità chiunque), farei qualunque cosa per resistergli, compreso ucciderlo. È un istinto naturale ed è anche giusto moralmente; e infatti la legge protegge questa condotta, perché si tratta di legittima difesa. Quand'è che però la difesa è legittima? Quando credo di essere in pericolo e quando la risposta gli è proporzionata. Uccidere il tale del suo esempio è assolutamente legittimo perché credo essere in pericolo la vita stessa. Nel caso del gioielliere, tuttavia, lui è colpevole perché ha ucciso pur non essendo in pericolo, anzi quando i ladri già stavano fuggendo: per questo si parla di «eccesso di legittima difesa». Si può poi discutere sulla durata della pena: anche secondo me 17 anni sono forse troppi e si possono riconoscere delle attenuanti, ma riconoscerlo colpevole rimane giusto. Riconoscerlo innocente sarebbe come ammettere la pena di morte per il furto. Purtroppo il suo esempio e la storia del gioielliere non sono veramente confrontabili come gravità.
Roberto