Teatro Oreno: il bilancio di 4 anni della Chirurgia Generale
L’occasione è stata pensata per scambiarsi gli auguri per l’imminente Natale. Ciò nondimeno si farà anche il punto su cosa è stato realizzato negli ultimi quattro anni – dal punto di vista clinico, organizzativo e sul territorio- e sul futuro prossimo.
Così tutto lo staff medico e infermieristico della Chirurgia Generale dell’Ospedale di Vimercate si ritroverà il prossimo 20 dicembre al Teatro Oreno.
Con gli operatori della struttura diretta da Christian Cotsoglou ci saranno altri professionisti di più specialità dell’Ospedale di via Santi Cosma e Damiano e, soprattutto, molti pazienti operati presso la Chirurgia Generale accompagnati dai loro familiari.
Partner dell’iniziativa del 20 dicembre anche i volontari dell’Associazione “Mio Fratello” che da qualche anno, sostenendola con diverse donazioni, è a fianco della Chirurgia Generale.
Il primario Cotsoglou anticipa qualche numero che sarà ripreso nel corso dell’evento.
Negli ultimi quattro anni, dal 2020 ad oggi, sono stati eseguiti oltre 4.400 interventi: il 44,5% di chirurgia d’urgenza, quasi il 18% di chirurgia oncologica, circa il 38% di chirurgia cosiddetta minore (ernie e quant’altro con basso tasso di complicanze).
La vocazione specifica della Chirurgia Generale di Vimercate è rappresentata dalla chirurgia oncologica, in particolare dalla chirurgia epato-bilio pancreatica.
“L’incremento dell’incidenza della diagnosi del tumore del pancreas è significativa”, ricorda Cotsoglou. Negli ultimi quattro anni i casi trattati a Vimercate sono stati 70, ovvero 17 all’anno (in precedenza, dal 2012 al 2019 erano stati 45 ovvero poco più di 5 all’anno).
Per quanto riguarda la chirurgia del fegato gli interventi realizzati negli ultimi 4 anni sono stati 122, mentre “nella chirurgia gastro enterico – aggiunge il primario – abbiamo sviluppato in modo rilevante la modalità di intervento laparoscopico che, come noto, riduce notevolmente il tempo di degenza di pazienti e permette una ripresa post operatoria più rapida”.
Ma è sul fronte della chirurgia toracica (responsabile Roberto Bellini, affiancato nell’attività da altri due chirurghi oltre ad uno specializzando) si è registrato un salto, un balzo in avanti non indifferente. Si è passati dai 117 casi trattati nel 2019 ai 155 sia nel 2020 che nel 2021, ai 232 lo scorso anno, ai 300 di quest’anno.
Nel corso dell’iniziativa al Teatro Oreno si richiameranno, oltre alla collaborazione e alla sinergia con la Chirurgia Generale dell’Ospedale di Desio, diretta da Dario Maggioni, anche le 40 pubblicazioni scientifiche apparse sulle riviste mediche più autorevoli a livello nazionale e internazionale e i nuovi supporti tecnologici all’attività dei 16 chirurghi generali impegnati attualmente nella struttura di Vimercate.
“Per i casi più complessi, ad esempio, c’è stato il sostegno, pre e intraoperatorio, del cosiddetto rendering 3D, che riduce non poco l’incomprensione di eventuali anomali anatomiche: è una ricostruzione tridimensionale perfettamente sovrapponibile - spiega Cotsoglou – alla realtà dell’organo e dei tessuti contigui su cui si deve intervenire”.
Infine la valorizzazione del lavoro e dell’attività del gruppo oncologico multidisciplinare dell’Ospedale che riunisce, settimanalmente, attorno ad un tavolo, su casi clinici complessi, operatori di più specialità: oltre
al chirurgo di diverse branche, l’oncologo, il radiologo, l’anatomopatologo, l’endoscopista, l’anestesista, il nutrizionista e il personale infermieristico dedicato.
Così tutto lo staff medico e infermieristico della Chirurgia Generale dell’Ospedale di Vimercate si ritroverà il prossimo 20 dicembre al Teatro Oreno.
Con gli operatori della struttura diretta da Christian Cotsoglou ci saranno altri professionisti di più specialità dell’Ospedale di via Santi Cosma e Damiano e, soprattutto, molti pazienti operati presso la Chirurgia Generale accompagnati dai loro familiari.
Partner dell’iniziativa del 20 dicembre anche i volontari dell’Associazione “Mio Fratello” che da qualche anno, sostenendola con diverse donazioni, è a fianco della Chirurgia Generale.
Il primario Cotsoglou anticipa qualche numero che sarà ripreso nel corso dell’evento.
Negli ultimi quattro anni, dal 2020 ad oggi, sono stati eseguiti oltre 4.400 interventi: il 44,5% di chirurgia d’urgenza, quasi il 18% di chirurgia oncologica, circa il 38% di chirurgia cosiddetta minore (ernie e quant’altro con basso tasso di complicanze).
La vocazione specifica della Chirurgia Generale di Vimercate è rappresentata dalla chirurgia oncologica, in particolare dalla chirurgia epato-bilio pancreatica.
“L’incremento dell’incidenza della diagnosi del tumore del pancreas è significativa”, ricorda Cotsoglou. Negli ultimi quattro anni i casi trattati a Vimercate sono stati 70, ovvero 17 all’anno (in precedenza, dal 2012 al 2019 erano stati 45 ovvero poco più di 5 all’anno).
Per quanto riguarda la chirurgia del fegato gli interventi realizzati negli ultimi 4 anni sono stati 122, mentre “nella chirurgia gastro enterico – aggiunge il primario – abbiamo sviluppato in modo rilevante la modalità di intervento laparoscopico che, come noto, riduce notevolmente il tempo di degenza di pazienti e permette una ripresa post operatoria più rapida”.
Ma è sul fronte della chirurgia toracica (responsabile Roberto Bellini, affiancato nell’attività da altri due chirurghi oltre ad uno specializzando) si è registrato un salto, un balzo in avanti non indifferente. Si è passati dai 117 casi trattati nel 2019 ai 155 sia nel 2020 che nel 2021, ai 232 lo scorso anno, ai 300 di quest’anno.
Nel corso dell’iniziativa al Teatro Oreno si richiameranno, oltre alla collaborazione e alla sinergia con la Chirurgia Generale dell’Ospedale di Desio, diretta da Dario Maggioni, anche le 40 pubblicazioni scientifiche apparse sulle riviste mediche più autorevoli a livello nazionale e internazionale e i nuovi supporti tecnologici all’attività dei 16 chirurghi generali impegnati attualmente nella struttura di Vimercate.
“Per i casi più complessi, ad esempio, c’è stato il sostegno, pre e intraoperatorio, del cosiddetto rendering 3D, che riduce non poco l’incomprensione di eventuali anomali anatomiche: è una ricostruzione tridimensionale perfettamente sovrapponibile - spiega Cotsoglou – alla realtà dell’organo e dei tessuti contigui su cui si deve intervenire”.
Infine la valorizzazione del lavoro e dell’attività del gruppo oncologico multidisciplinare dell’Ospedale che riunisce, settimanalmente, attorno ad un tavolo, su casi clinici complessi, operatori di più specialità: oltre
al chirurgo di diverse branche, l’oncologo, il radiologo, l’anatomopatologo, l’endoscopista, l’anestesista, il nutrizionista e il personale infermieristico dedicato.