Verderio: quattro obiettivi nel nuovo PGT. Gli ''indirizzi'' presentati alla popolazione
A seguito degli incontri del 27 novembre con le attività commerciali e le associazioni e del 28 con le attività produttive e artigianali, nella serata di martedì 5 dicembre l’Amministrazione ha illustrato ai cittadini il Piano di governo del territorio.
Il sindaco Robertino Manega e l’assessore all’Urbanistica Antonella Sala hanno spiegato che le linee guida del Piano sono il frutto del lavoro e dell'analisi di ciò che già è presente sul territorio di Verderio, un Comune che dal 2014 ha unito due paesi con sviluppi e bisogni diversi, che devono essere ancora bilanciati per risultare compatti anche a livello urbanistico. Il funzionario responsabile dell’ufficio urbanistico Denis Zanaboni ha puntualizzato come il PGT sia stato sviluppato dagli architetti del Centro Studi PIM Valentina Brambilla e Dario Sbalzarini che in questo primo appuntamento hanno dato una visione generale del progetto che sarà approfondito in un secondo momento con due conferenze pubbliche di valutazione ambientale strategica.
Lo studio è partito da un’indagine del territorio che ha denotato una popolazione di 5.500 abitanti – dato leggermente in calo rispetto al 2012 – con un’età media alta, in un Comune in cui il 70% dell’attività economica è dominata dal settore manifatturiero e dove la dotazione pro-capite di servizi è bassa rispetto alla media. Le aree verdi pubbliche non sono molto estese e i parchi sono contenuti, d’altro canto il paese è circondato da diversi ambienti riconosciuti a livello naturalistico. Le principali questioni che interesseranno la zona sono il completamento della Pedemontana, il ponte San Michele e la variante della strada provinciale 55.
ù
Da questi dati gli architetti hanno studiato, in accordo con l’Amministrazione, quattro argomenti principali che verranno concretizzati in progetti con l’aiuto dei cittadini: connettere e riequilibrare la città pubblica, valorizzare gli spazi aperti a corona della città, sostenere la tradizione manifatturiera e infine rigenerare la città esistente e diffondere la qualità urbana. Tutto questo volto a sviluppare le zone residenziali, produttive, commerciali e dei servizi favorendo una viabilità dolce. Innanzitutto si intende creare un nuovo centro che unisca le due parti del paese, che favorisca il commercio del vicinato e che ospiti una nuova scuola dell’infanzia e attrezzature sportive. Si intendono valorizzare gli spazi aperti intorno alla città, il territorio agricolo e le cascine che punteggiano la campagna dando implemento a sentieri che ora sono poco battuti, per realizzare così una spina verde urbana in linea con i criteri regionali di consumi di suolo. Per sostenere la tradizione manifatturiera ed evitare la fuga delle imprese si troveranno metodologie per incentivare le realtà locali e dare il più grande ventaglio possibile di opportunità ai commercianti. Questo intervento deve partire con la rigenerazione della città esistente, migliorando l’accessibilità, individuando gli ambiti che necessitano di un aiuto e capendo quali servizi potenziare e quali creare ex novo.
Una barriera da abbattere, ha puntualizzato Zanaboni, per attuare al meglio il PGT è la diversa normativa morfologica che fa ricadere su Verderio ex superiore un vincolo ambientale nell’ambito decreti dei beni culturali di cui Verderio inferiore è privo. “Una parte del comune è vincolata dalla Commissione del paesaggio e dall’avvallo della soprintendenza mentre l’altra metà può agire liberamente”. La soluzione per portare la qualità paesaggistica e ambientale a pari livello sarebbe quella di estendere la medesima Commissione con determinati criteri a tutto il territorio, pur continuando a farla sottostare ad un organo superiore per una parte dell’area controllata. Un’opzione alternativa sarebbe quella di trovare, con un futuro regolamento edilizio, norme morfologiche comuni rispetto all’impatto paesaggistico di un intervento.
L’assessore Sala ha poi preso la parola per sottolineare come il paese presenti una carenza di aree verdi classiche, ma allo stesso tempo sia ricco di fasce verdi con sentieri pubblici e campi da recuperare per creare un grande anello pedonale e ciclabile unico. Era già intenzione dell’Amministrazione riqualificare queste aree e saldare i confini con il Parco Adda e il Parco Agricolo Nord Est per fornire nuove aree dove trascorrere il tempo libero e allo stesso tempo ricavare zone pedonali nel centro storico per collegare il paese da est a ovest. Questa volontà dovrebbe scongiurare la fusione tra il centro urbano e l’area industriale, una distinzione che risulta sempre meno netta anche alla popolazione.
Un’unificazione è invece opportuna tra i due ex comuni, conseguibile attraverso la rivitalizzazione del centro ex Inferiore, incentivando il commercio e agendo sulla qualità dello spazio pubblico attrezzandolo con sedute e zone d’ombra. Per facilitare la fruizione dei negozi si intende implementare la viabilità pedonale e ciclabile senza trascurare la mancanza di parcheggi che scoraggiano i passanti a fermarsi e che costringono tante realtà a chiudere. Nel frattempo la Giunta ha approvato la presa d’atto di uno studio di fattibilità di un nuovo centro sportivo e di un istituto scolastico nell’area della palestra intercomunale. Saranno presentate tre diverse opzioni che verranno valutate e modificate a seconda della disponibilità dell’Amministrazione, che dovrà acquisire tutte le aree pubbliche per realizzare le strutture. Al termine dell’incontro il sindaco ha aggiornato i cittadini sulla situazione dell’ufficio postale e sull’istallazione di un Postamat per il quale i tecnici avevano già firmato il verbale di verifica di costruzione a luglio dello scorso anno. Nonostante le sollecitazioni, questa opera non è ancora stata avviata per mancanza di materiali. Questa situazione è stata causata dall’avvio nello stesso periodo del progetto “Polis” che intende fornire una coesione economica, sociale e territoriale del Paese con un nuovo modello di ufficio postale, che ha causato il rallentamento di diversi altri interventi a livello nazionale.
Al termine della serata i presenti hanno compilato un questionario volto a raccogliere direttamente dai residenti idee e spunti e per riuscire ad individuare le zone e le problematiche sulle quali agire e concentrare il PGT. Il modulo verrà caricato sul sito del Comune per essere compilato dagli interessati, insieme alle slides utilizzate nel corso della presentazione.
Il sindaco Robertino Manega e l’assessore all’Urbanistica Antonella Sala hanno spiegato che le linee guida del Piano sono il frutto del lavoro e dell'analisi di ciò che già è presente sul territorio di Verderio, un Comune che dal 2014 ha unito due paesi con sviluppi e bisogni diversi, che devono essere ancora bilanciati per risultare compatti anche a livello urbanistico. Il funzionario responsabile dell’ufficio urbanistico Denis Zanaboni ha puntualizzato come il PGT sia stato sviluppato dagli architetti del Centro Studi PIM Valentina Brambilla e Dario Sbalzarini che in questo primo appuntamento hanno dato una visione generale del progetto che sarà approfondito in un secondo momento con due conferenze pubbliche di valutazione ambientale strategica.
Lo studio è partito da un’indagine del territorio che ha denotato una popolazione di 5.500 abitanti – dato leggermente in calo rispetto al 2012 – con un’età media alta, in un Comune in cui il 70% dell’attività economica è dominata dal settore manifatturiero e dove la dotazione pro-capite di servizi è bassa rispetto alla media. Le aree verdi pubbliche non sono molto estese e i parchi sono contenuti, d’altro canto il paese è circondato da diversi ambienti riconosciuti a livello naturalistico. Le principali questioni che interesseranno la zona sono il completamento della Pedemontana, il ponte San Michele e la variante della strada provinciale 55.
ù
Da questi dati gli architetti hanno studiato, in accordo con l’Amministrazione, quattro argomenti principali che verranno concretizzati in progetti con l’aiuto dei cittadini: connettere e riequilibrare la città pubblica, valorizzare gli spazi aperti a corona della città, sostenere la tradizione manifatturiera e infine rigenerare la città esistente e diffondere la qualità urbana. Tutto questo volto a sviluppare le zone residenziali, produttive, commerciali e dei servizi favorendo una viabilità dolce. Innanzitutto si intende creare un nuovo centro che unisca le due parti del paese, che favorisca il commercio del vicinato e che ospiti una nuova scuola dell’infanzia e attrezzature sportive. Si intendono valorizzare gli spazi aperti intorno alla città, il territorio agricolo e le cascine che punteggiano la campagna dando implemento a sentieri che ora sono poco battuti, per realizzare così una spina verde urbana in linea con i criteri regionali di consumi di suolo. Per sostenere la tradizione manifatturiera ed evitare la fuga delle imprese si troveranno metodologie per incentivare le realtà locali e dare il più grande ventaglio possibile di opportunità ai commercianti. Questo intervento deve partire con la rigenerazione della città esistente, migliorando l’accessibilità, individuando gli ambiti che necessitano di un aiuto e capendo quali servizi potenziare e quali creare ex novo.
Una barriera da abbattere, ha puntualizzato Zanaboni, per attuare al meglio il PGT è la diversa normativa morfologica che fa ricadere su Verderio ex superiore un vincolo ambientale nell’ambito decreti dei beni culturali di cui Verderio inferiore è privo. “Una parte del comune è vincolata dalla Commissione del paesaggio e dall’avvallo della soprintendenza mentre l’altra metà può agire liberamente”. La soluzione per portare la qualità paesaggistica e ambientale a pari livello sarebbe quella di estendere la medesima Commissione con determinati criteri a tutto il territorio, pur continuando a farla sottostare ad un organo superiore per una parte dell’area controllata. Un’opzione alternativa sarebbe quella di trovare, con un futuro regolamento edilizio, norme morfologiche comuni rispetto all’impatto paesaggistico di un intervento.
L’assessore Sala ha poi preso la parola per sottolineare come il paese presenti una carenza di aree verdi classiche, ma allo stesso tempo sia ricco di fasce verdi con sentieri pubblici e campi da recuperare per creare un grande anello pedonale e ciclabile unico. Era già intenzione dell’Amministrazione riqualificare queste aree e saldare i confini con il Parco Adda e il Parco Agricolo Nord Est per fornire nuove aree dove trascorrere il tempo libero e allo stesso tempo ricavare zone pedonali nel centro storico per collegare il paese da est a ovest. Questa volontà dovrebbe scongiurare la fusione tra il centro urbano e l’area industriale, una distinzione che risulta sempre meno netta anche alla popolazione.
Un’unificazione è invece opportuna tra i due ex comuni, conseguibile attraverso la rivitalizzazione del centro ex Inferiore, incentivando il commercio e agendo sulla qualità dello spazio pubblico attrezzandolo con sedute e zone d’ombra. Per facilitare la fruizione dei negozi si intende implementare la viabilità pedonale e ciclabile senza trascurare la mancanza di parcheggi che scoraggiano i passanti a fermarsi e che costringono tante realtà a chiudere. Nel frattempo la Giunta ha approvato la presa d’atto di uno studio di fattibilità di un nuovo centro sportivo e di un istituto scolastico nell’area della palestra intercomunale. Saranno presentate tre diverse opzioni che verranno valutate e modificate a seconda della disponibilità dell’Amministrazione, che dovrà acquisire tutte le aree pubbliche per realizzare le strutture. Al termine dell’incontro il sindaco ha aggiornato i cittadini sulla situazione dell’ufficio postale e sull’istallazione di un Postamat per il quale i tecnici avevano già firmato il verbale di verifica di costruzione a luglio dello scorso anno. Nonostante le sollecitazioni, questa opera non è ancora stata avviata per mancanza di materiali. Questa situazione è stata causata dall’avvio nello stesso periodo del progetto “Polis” che intende fornire una coesione economica, sociale e territoriale del Paese con un nuovo modello di ufficio postale, che ha causato il rallentamento di diversi altri interventi a livello nazionale.
Al termine della serata i presenti hanno compilato un questionario volto a raccogliere direttamente dai residenti idee e spunti e per riuscire ad individuare le zone e le problematiche sulle quali agire e concentrare il PGT. Il modulo verrà caricato sul sito del Comune per essere compilato dagli interessati, insieme alle slides utilizzate nel corso della presentazione.
I.Bi.