Lomagna: palestra contesa tra le donne del Giunco e le ragazze del Gso. E per mezz’ora rischia di saltare il corso di total body
La palestra comunale di Lomagna
Da una parte ci sono un gruppo di donne (casalinghe, operaie, impiegate, pensionate) che hanno fatto dell'ora serale di total body un momento di aggregazione, di svago e di cura del proprio fisico. Dall'altro c'è l'amministrazione stretta tra le richieste di più associazioni e che, stando alle contendenti, aggrappandosi al regolamento e tralasciando il buon senso, pare voler cassare questa attività per una questione di...mezz'ora.
Questi i fatti.
Dal 2005 l'associazione "Il Giunco" presieduta da Luciano Pisanelli organizza corsi per tutte le età e di diverse discipline. Particolare apprezzamento ha sempre riscosso l'attività di total body, svolta alla sera nella palestra comunale a ridosso del Municipio, con insegnati preparate e qualificate e rivolta a donne di un'età compresa tra i 30 e i 60 anni. Il corso, che è arrivato ad avere addirittura punte di 40 iscritti, si è sempre svolto la sera il lunedì e il giovedì. A seguito però di lavori di ristrutturazione nella palestra dell'oratorio, dove opera il GSO altro gruppo sportivo che fa capo alla parrocchia e che conta numerosi tesserati (attivi e non), la squadra del volley femminile chiede all'amministrazione di poter usufruire della palestra comunale per poter svolgere le proprie attività. Il "trasloco" che avrebbe dovuto durare un anno in realtà si è protratto e, al momento, non è ancora cessato a causa anche di impedimenti tecnici che rendono impossibile il gioco nella struttura ammodernata (il pavimento in linoleum, infatti, diventa scivoloso quando fa caldo e non consente l'ottimale prestazione delle atlete). La convivenza, però, tra le frequentati del corso di total body e il volley si fa però difficile. La preparazione del campo con l'allestimento della rete, infatti, avviene stando al racconto del "Giunco" durante l'ultimo quarto d'ora di ginnastica, con evidente irritazione delle donne che, lo scorso anno, arrivano anche a un diverbio piuttosto acceso. Quando a giugno di quest'anno il presidente presenta in comune la mappatura degli orari a partire dal mese di ottobre, se lo vede approvare con la sottrazione di mezz'ora il lunedì, nell'orario serale, dimezzando dunque la parentesi di total body ridotta a soli 30 minuti per lasciare spazio agli allenamenti di pallavolo che, trattandosi di una squadra agonistica, secondo il regolamento hanno la precedenza sugli altri fruitori della struttura. Scatta così l'allarme perchè con solo mezz'ora la lezione del lunedì è naturalmente improponibile e l'offerta del giovedì non è sufficiente per accontentare tutte le richieste comunque offrire un corso completo. "Non chiediamo di avere l'uso esclusivo della palestra, ci mancherebbe altro" hanno spiegato Pisanelli e le iscritte al corso "vorremmo però un compromesso che consenta a tutti di svolgere l'attività sportiva e fisica che desiderano senza mettere a rischio l'attività degli altri. Se a noi il lunedì resta solo mezz'ora è chiaro che salta tutto il corso. E sarebbe un vero peccato, perchè per queste donne è importante. Si è creato un gruppo, sono nate delle amicizie, si tratta di persone di Lomagna che amano stare insieme e che in questi due giorni di ginnastica trovano uno svago e un momento di serenità. Perchè negarlo? La decisione dell'amministrazione e in particolare dell'assessore Bovati di non accogliere le nostre richieste, che peraltro vanno in scia alla tradizione del passato, ci sembra esprimano una preferenza per il GSO a discapito nostro. Non crediamo sia giusto guardare i numeri, anche perchè i nostri tesserati sono tutti attivi a differenza degli altri gruppi dove ci sono soci simpatizzanti, e l'agonismo. Ognuno partecipa alle attività in base alle proprie possibilità e capacità. Per mezz'ora rischiamo di far saltare questo gruppo di donne che da anni ormai si trovava e si era aggregato bene. Non vogliamo togliere nulla alle ragazze della pallavolo. Chiediamo solo che ci sia lasciata la nostra ora di attività".
Come dicevamo l'amministrazione, cui offriamo lo spazio per replicare, pare attaccarsi al regolamento comunale che dà la precedenza agli agonisti. Le frequentati del corso, però, non ci stanno a sentirsi di "serie B" e senza quella mezz'ora del lunedì, chiaramente, non sarà possibile nemmeno far partire le attività, ridotte dunque ad un solo giorno, il giovedì. Se a questo si aggiunge il "silenzio" della consulta sport che sull'argomento pare non voler intervenire, lasciando la gestione del problema ai contendenti, si comprende come l'irritazione stia montando. "Spiace vedere come un'attività che è a favore delle donne di Lomagna, fatta in paese diversamente da altre discipline costrette a migrare altrove per mancanza di spazio, venga messa in secondo piano per una questione di mezz'ora. Ci sembra davvero una cosa impossibile". L'aspettativa, ora, è che l'assessore preposto, Fabio Bovati, incontri il gruppo delle donne e a loro, ed eventualmente ad altri cittadini interessati, spieghi le ragioni di questa che è vista come una vera e propria chiusura.
S.V.