PD: Del Boca e Dusi lasciano. Basta tessera, motivi diversi
Due giovani volti del Meratese del Partito Democratico non rinnoveranno la tessera del Partito Democratico. Sono due ex segretari di circolo. Gino del Boca per Merate e Federico Dusi per Osnago (il circolo che raggruppo anche Cernusco Lombardone, Lomagna e Montevecchia). Attribuiscono motivazioni differenti, seppur in passato abbiano manifestato franche critiche al proprio partito, ma l’esito è lo stesso.
Il più loquace, contattato, è Del Boca. “Lascio a malincuore per il rispetto che nutro verso le persone che si stanno spendendo sul territorio, a partire dal segretario provinciale Manuel Tropenscovino, e il segretario del circolo di Merate Mattia Salvioni” afferma in prima battuta Del Boca, che con il suo impegno lavorativo all’estero ha anche abbandonato i banchi dell’opposizione a Palazzo Tettamanti. Le sue critiche sono riservate alla politica nazionale. “Il locale lavora, ma ritengo che il progetto politico a livello nazionale si è esaurito. Non mi sento di dare nemmeno la colpa alla Schlein ma dopo Renzi, nel bene e nel male, il PD non si è più ripreso. Si dovrebbe ripartire da zero e ristrutturare i circoli in una cornice diversa, ripensando la modalità di fidelizzazione degli iscritti e dell’elettorato” commenta Del Boca, che aveva iniziato l’attività politica da segretario dei Giovani Democratici del meratese.
I malumori di Del Boca partono da lontano, manifestati sempre con una certa schiettezza. La scelta di non aderire più al PD è stata maturata da tempo. Già aveva scelto di non rinnovare la tessera per il 2023, lo aveva già comunicato informalmente ai segretari provinciale e meratese. Lo ha beffato il metodo digitale “semi-automatico” del tesseramento. Ci starà più attento per il 2024. “Alle ultime primarie non ho votato, chiunque avesse vinto non avrebbe risollevato e riformato veramente il partito”.
Sul panorama locale, Gino del Boca ha critiche da vendere sul centro-destra. “Ci sono sempre gli stessi registi, gli stessi attori e tante comparse evanescenti buttate nella mischia. In questo contesto è davvero difficile attirare una vera nuova classe dirigente. Scommetto che si vedranno sempre gli stessi volti del centro-destra alle prossime elezioni di Merate”.
Pronto a fare le pulci a Fratelli d’Italia. “Se fossi un elettore di FdI sarei amareggiato nel vedere che non vengono sfruttate le risorse interne, con le poltrone che vengono assegnate a chi ha un trascorso in Forza Italia. Tra spaccature, incontri segreti, cambi di casacca e valzer di poltrone a Merate sembra di assistere da fuori ad una soap opera avvilente”.
Quindi, la proposta alternativa. Del Boca, ormai libero da appartenenze, lancia un appello: “Invito chiunque che non si riconosca in questo svilente spettacolo a dissociarsi e trovare una piattaforma comune con il centro-sinistra. Serve pragmatismo, aprendosi ad una lista civica. Senza demonizzare il passato di qualcuno, sarebbe importante discuterne e, perlomeno, non partire prevenuti. È ovvio che il PD sarà un portatore di interessi in questa piattaforma, ma tanto meglio se si portano dentro altre sensibilità”.
Era nell’aria l’uscita di Federico Dusi. Uno scenario emerso con le recenti elezioni dei nuovi segretari di circolo. Nessuno si è candidato per l’incarico che era stato assunto da Dusi. Il nodo sarà sciolto nelle prossime settimane con l’individuazione di un successore. “Non ho né rabbia né rancore verso il PD, sono sempre stato tesserato anche quando non mi piacevano alcune cose. Ho fatto il possibile, ho dato e ricevuto tutto quello che si poteva per questo partito”.
Per Dusi è la fine di un ciclo: “Penso che sia finita una fase della mia vita. Non è una questione di PD, ma fa parte di un cambiamento per Federico. Penso di aver fatto tutte le esperienze possibili nel partito, nella Direzione regionale e come segretario del circolo, faccio fatica ad immaginare di crescere ancora. Ribadisco di non essere arrabbiato, alle Europee voterò ancora PD”.
L’ultimo impegno a sostegno del PD è stato per le Regionali, in cui ha supportato attivamente la candidatura di Gian Mario Fragomeli, del quale continua a nutrire stima. Dusi mantiene invece l’attività in Consiglio comunale nella sua Osnago, dove è capogruppo per “Progetto”. A giugno ci saranno le elezioni amministrative e Dusi potrà essere ancora della partita. “L’impegno in Comune è slegato da quello per il partito, sebbene i valori di Progetto Osnago siano di centro-sinistra. A Felice Rocca ho già espresso la mia disponibilità di far parte della nuova lista”.
Il più loquace, contattato, è Del Boca. “Lascio a malincuore per il rispetto che nutro verso le persone che si stanno spendendo sul territorio, a partire dal segretario provinciale Manuel Tropenscovino, e il segretario del circolo di Merate Mattia Salvioni” afferma in prima battuta Del Boca, che con il suo impegno lavorativo all’estero ha anche abbandonato i banchi dell’opposizione a Palazzo Tettamanti. Le sue critiche sono riservate alla politica nazionale. “Il locale lavora, ma ritengo che il progetto politico a livello nazionale si è esaurito. Non mi sento di dare nemmeno la colpa alla Schlein ma dopo Renzi, nel bene e nel male, il PD non si è più ripreso. Si dovrebbe ripartire da zero e ristrutturare i circoli in una cornice diversa, ripensando la modalità di fidelizzazione degli iscritti e dell’elettorato” commenta Del Boca, che aveva iniziato l’attività politica da segretario dei Giovani Democratici del meratese.
I malumori di Del Boca partono da lontano, manifestati sempre con una certa schiettezza. La scelta di non aderire più al PD è stata maturata da tempo. Già aveva scelto di non rinnovare la tessera per il 2023, lo aveva già comunicato informalmente ai segretari provinciale e meratese. Lo ha beffato il metodo digitale “semi-automatico” del tesseramento. Ci starà più attento per il 2024. “Alle ultime primarie non ho votato, chiunque avesse vinto non avrebbe risollevato e riformato veramente il partito”.
Sul panorama locale, Gino del Boca ha critiche da vendere sul centro-destra. “Ci sono sempre gli stessi registi, gli stessi attori e tante comparse evanescenti buttate nella mischia. In questo contesto è davvero difficile attirare una vera nuova classe dirigente. Scommetto che si vedranno sempre gli stessi volti del centro-destra alle prossime elezioni di Merate”.
Pronto a fare le pulci a Fratelli d’Italia. “Se fossi un elettore di FdI sarei amareggiato nel vedere che non vengono sfruttate le risorse interne, con le poltrone che vengono assegnate a chi ha un trascorso in Forza Italia. Tra spaccature, incontri segreti, cambi di casacca e valzer di poltrone a Merate sembra di assistere da fuori ad una soap opera avvilente”.
Quindi, la proposta alternativa. Del Boca, ormai libero da appartenenze, lancia un appello: “Invito chiunque che non si riconosca in questo svilente spettacolo a dissociarsi e trovare una piattaforma comune con il centro-sinistra. Serve pragmatismo, aprendosi ad una lista civica. Senza demonizzare il passato di qualcuno, sarebbe importante discuterne e, perlomeno, non partire prevenuti. È ovvio che il PD sarà un portatore di interessi in questa piattaforma, ma tanto meglio se si portano dentro altre sensibilità”.
Era nell’aria l’uscita di Federico Dusi. Uno scenario emerso con le recenti elezioni dei nuovi segretari di circolo. Nessuno si è candidato per l’incarico che era stato assunto da Dusi. Il nodo sarà sciolto nelle prossime settimane con l’individuazione di un successore. “Non ho né rabbia né rancore verso il PD, sono sempre stato tesserato anche quando non mi piacevano alcune cose. Ho fatto il possibile, ho dato e ricevuto tutto quello che si poteva per questo partito”.
Per Dusi è la fine di un ciclo: “Penso che sia finita una fase della mia vita. Non è una questione di PD, ma fa parte di un cambiamento per Federico. Penso di aver fatto tutte le esperienze possibili nel partito, nella Direzione regionale e come segretario del circolo, faccio fatica ad immaginare di crescere ancora. Ribadisco di non essere arrabbiato, alle Europee voterò ancora PD”.
L’ultimo impegno a sostegno del PD è stato per le Regionali, in cui ha supportato attivamente la candidatura di Gian Mario Fragomeli, del quale continua a nutrire stima. Dusi mantiene invece l’attività in Consiglio comunale nella sua Osnago, dove è capogruppo per “Progetto”. A giugno ci saranno le elezioni amministrative e Dusi potrà essere ancora della partita. “L’impegno in Comune è slegato da quello per il partito, sebbene i valori di Progetto Osnago siano di centro-sinistra. A Felice Rocca ho già espresso la mia disponibilità di far parte della nuova lista”.
M.P.