Precisazioni

Ciao Direttore, prima rispondo a te. No so se sono io a non aver capito il tuo intervento o se sei tu che non hai capito il senso del mio. Io non discuto sulla opportunità o meno di togliere a Tito l'onoreficenza, io volevo solo far notare la sorta di " negazionismo" del "compagno" che, se ho ben capito, dichiara che visto che Tito non ha subito nessuna accusa di crimini contro l'umanità da parte della Corte di giustizia europea non gli si può ascrivere nessuna colpa certa su quanto avvenuto nelle foibe a cura di PARTIGIANI JUGOSLAVI ED IN PARTE ITALIANI. Invece al " simpaticone" che GIUSTIFICA quanto fatto da Tito & C. sempre che io riesca inserisco un esaustivo intervento. Folle vendetta”: lo dichiararono congiuntamente nel 2011 a Pola il Presidente della Croazia Ivo Josipovic e quello d’Italia Giorgio Napolitano definendo i massacri del secondo dopoguerra sul confine orientale “atroci crimini che non hanno giustificazione alcuna”. Quanti furono davvero gli infoibati: forse cinquemila, forse il doppio o il triplo e quanti i profughi dai territori istriani: circa 350 mila cacciati dalle loro case, dalle loro cose, dalla loro terra e molto mal accolti anche quando arrivarono in Italia. Il primo a deporre una corona su una foiba, a Basovizza nel 1975, il Presidente Leone. Gli sloveni protestarono e la bruciarono. Finalmente, dal 2005 anche queste vittime hanno un giorno consacrato alla loro memoria: il 10 febbraio è divenuto infatti il giorno del ricordo del loro martirio perché “le foibe furono una sciagura nazionale alla quale i contemporanei non attribuirono il dovuto rilievo”, come ha spiegato l’attuale Presidente Mattarella. E quest’anno anche la nostra rivista vuol essere presente. Per gridare: “mai più!” Per ricordare l’intricato contesto, i fatti salienti di quell’eccidio e di quella pulizia etnica e le loro cause. Per concludere. A chi ci legge l'ardua sentenza.

Emilio
Credo che abbiamo capito entrambi, mi limitavo a ricordare quella lunghissima diatriba su onorificenze e cittadinanze onorarie conferite nel contesto del momento.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.