Paderno: il consiglio unito su S.L. Mandic e Retesalute

La seduta consigliare di Paderno di giovedì 23 novembre è stata breve, siccome i due punti all’ordine del giorno riguardanti la situazione del San Leopoldo Mandic e il nuovo statuto di Retesalute erano già stati discussi approfonditamente durante l’assemblea del 7 novembre.
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Come già anticipato, il Consiglio ha approvato all’unanimità la modifica dello statuto dell’azienda speciale, concordato con i sindaci del Casatese e Meratese, che comporta due importanti novità: l’introduzione di un comitato di controllo analogo e la possibilità di avere un amministratore unico o un consiglio d’amministrazione composto da 3 o da 5 membri. Questi cambiamenti permetteranno ai soci di controllare costantemente l’erogazione dei servizi ed essere presenti nella gestione della vita aziendale, adattando l’organizzazione governativa per far operare al meglio Retesalute.

I consiglieri hanno poi approvato all’unanimità l’integrazione della prima mozione già messa ai voti durante lo scorso Consiglio e il documento definitivo inviato dai Comuni all’assessore al Welfare Guido Bertolaso, riguardanti il presidio Mandic. Il sindaco Gianpaolo Torchio ha spiegato che la nuova lettera ha mantenuto un taglio propositivo verso Regione Lombardia, le ASST e il territorio per recuperare la storia dell’ospedale di Merate che negli anni ha dato risultati straordinari, fungendo da modello per altre realtà. Torchio ha mostrato fiducia che dall’incontro con Bertolaso possa iniziare un percorso di confronto nella direzione indicata dai Comuni, per lavorare insieme nella delineazione degli obiettivi dell’azienda ospedaliera. Insomma, un punto di partenza per uscire dalla situazione di crisi e rilanciare su una sanità innovata, mantenendo costante l’impegno dei sindaci con l’introduzione della “Delibera di conferimento al sindaco della rappresentanza degli interessi dei cittadini e del territorio in valore del presidio ospedaliero S. Leopoldo Mandic”.

Il consigliere di minoranza Matteo Crippa ha preso dunque la parola specificando che, dopo il suo intervento dello scorso assise, non ha avuto sfiducia nella stesura di quel documento unitario che ancora non si era raggiunto con la prima mozione e che ora invece ha trovato manifestazione. La lettera a Bertolaso ha confermato che la presentazione di un testo così significativo condiviso da tutti i Comuni sia stato più efficace per mostrare un territorio coeso in un unico obiettivo. Il sindaco ha specificato che la nuova mozione non è sicuramente identica alla prima ma che ne rappresenta una sua evoluzione, una sintesi che vede tutti i sindaci convinti, e si spera, tutti i Consigli allineati.
I.Bi.
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