Femminicidio: fenomeno dal quale nessuno può chiamarsi fuori
Il femminicidio è un fenomeno sociale che sta scuotendo le fondamenta della società.
In questi giorni in modo particolare, tutti siamo chiamati a una riflessione in merito e nessuno può dirsi estraneo alla cultura che lo supporta e lo alimenta, la cultura patriarcale di cui tutte e tutti siamo vittime e complici e che, partendo da una differenza biologica fra maschi e femmine, ha generato una differenza di genere che è la base delle profonde ingiustizie sociali di cui ancora oggi le donne sono vittime.
Il patriarcato è una ragnatela che soffoca lo sviluppo dell’intera società, imponendo rigidi modelli a donne e uomini, attraverso i ruoli, il linguaggio, il comportamento, che vengono perpetrati nell’educazione dei figli, innescando un effetto a catena difficile da interrompere. Tuttavia, se per gli uomini il modello patriarcale presenta enormi vantaggi di genere, per le donne la realtà è ben diversa.
Ancora oggi le donne, a parità di mansioni con i loro colleghi maschi, guadagnano mediamente il 30% in meno, il lavoro domestico non è riconosciuto né tantomeno retribuito, i servizi sociali che favoriscano la conciliazione casa/lavoro sono insufficienti.
D’altro canto, i rapporti e le relazioni fra i generi, anche nelle fasce di età più giovani, sono inquinati dalla mancanza di educazione sentimentale, spesso delegata a internet e al mondo dei social network, di consapevolezza e rispetto delle donne.
Tanta strada è stata percorsa dall’inizio delle lotte per l’emancipazione della donna, ma altrettanta e forse di più s’ha da percorrere perché le donne possano godere degli stessi privilegi di genere assegnati ai maschi alla nascita: nessuno mi critica per come sono vestito, nessuno mi rimprovera se mi comporto in modo frivolo, nessuno pretende da me accudimento quotidiano e costante, nessuno pretende di avere il controllo totale su di me e i miei sentimenti.
Nessuno mi ammazza perché voglio decidere da solo della mia vita.
Il femminicidio è un fenomeno sociale che sta scuotendo le fondamenta della società: nessuno può chiamarsi fuori
In questi giorni in modo particolare, tutti siamo chiamati a una riflessione in merito e nessuno può dirsi estraneo alla cultura che lo supporta e lo alimenta, la cultura patriarcale di cui tutte e tutti siamo vittime e complici e che, partendo da una differenza biologica fra maschi e femmine, ha generato una differenza di genere che è la base delle profonde ingiustizie sociali di cui ancora oggi le donne sono vittime.
Il patriarcato è una ragnatela che soffoca lo sviluppo dell’intera società, imponendo rigidi modelli a donne e uomini, attraverso i ruoli, il linguaggio, il comportamento, che vengono perpetrati nell’educazione dei figli, innescando un effetto a catena difficile da interrompere. Tuttavia, se per gli uomini il modello patriarcale presenta enormi vantaggi di genere, per le donne la realtà è ben diversa.
Ancora oggi le donne, a parità di mansioni con i loro colleghi maschi, guadagnano mediamente il 30% in meno, il lavoro domestico non è riconosciuto né tantomeno retribuito, i servizi sociali che favoriscano la conciliazione casa/lavoro sono insufficienti.
D’altro canto, i rapporti e le relazioni fra i generi, anche nelle fasce di età più giovani, sono inquinati dalla mancanza di educazione sentimentale, spesso delegata a internet e al mondo dei social network, di consapevolezza e rispetto delle donne.
Tanta strada è stata percorsa dall’inizio delle lotte per l’emancipazione della donna, ma altrettanta e forse di più s’ha da percorrere perché le donne possano godere degli stessi privilegi di genere assegnati ai maschi alla nascita: nessuno mi critica per come sono vestito, nessuno mi rimprovera se mi comporto in modo frivolo, nessuno pretende da me accudimento quotidiano e costante, nessuno pretende di avere il controllo totale su di me e i miei sentimenti.
Nessuno mi ammazza perché voglio decidere da solo della mia vita.
Il femminicidio è un fenomeno sociale che sta scuotendo le fondamenta della società: nessuno può chiamarsi fuori
Ora Basta