Imballaggi: vince l’Italia con la linea dei Conservatori
Mercoledì al Parlamento Europeo si è tenuta la votazione e l’approvazione della Proposta di Regolamento sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio. La proposta parte dal presupposto che il riuso sia via da perseguire a scapito del riciclo.
“Per mesi ho lavorato intensamente per migliorare il testo, presentando emendamenti con lo scopo di allontanare l’ideologismo che caratterizzava il contenuto di quella che era la proposta iniziale della Commissione, per renderla più applicabile alla realtà in cui viviamo” dichiara l’On.Fiocchi (FdI-ECR).
La proposta di regolamento oggi prevede una riduzione dei rifiuti da imballaggio pari al 5% entro il 2030, al 10% entro il 2035 e al 15% entro il 2040. Percentuali che aumentano del 5% ad ogni scadenza per gli imballaggi in plastica. I paesi che riciclano almeno l’85% non saranno sottoposti a nuovi vincoli. Vengono quindi valorizzati Stati come l’Italia e il Belgio che possiedono un altissimo tasso di riciclo.
“Era mio dovere difendere l’interesse nazionale. Siamo riusciti ad escludere il vino e le bevande alcoliche dall'obbligo di riuso di fatto riconoscendo il valore delle nostre filiere. Lo stesso vale per il settore alberghiero e della ristorazione ma anche per anche i contenitori a contatto con i cibi freschi. Insomma – conclude Fiocchi - potremo acquistare ancora l’insalata pronta nel sacchetto. Sono però stati approvati emendamenti sul contenuto minimo di riciclato obbligatorio nel packaging da gennaio 2030 e sono certo che non ci sarà sufficiente materiale riciclato in Europa per adempiere agli obblighi del Regolamento. Spero che in fase di Consiglio l’Italia corregga il tiro.”.
L'iter legislativo prevede ora con il Consiglio europeo il 18 dicembre, prima della negoziazione in sede di trilogo, il cui avvio è previsto nel mese di gennaio che vedrà inoltre la nuova presidenza Belga.
“Per mesi ho lavorato intensamente per migliorare il testo, presentando emendamenti con lo scopo di allontanare l’ideologismo che caratterizzava il contenuto di quella che era la proposta iniziale della Commissione, per renderla più applicabile alla realtà in cui viviamo” dichiara l’On.Fiocchi (FdI-ECR).
La proposta di regolamento oggi prevede una riduzione dei rifiuti da imballaggio pari al 5% entro il 2030, al 10% entro il 2035 e al 15% entro il 2040. Percentuali che aumentano del 5% ad ogni scadenza per gli imballaggi in plastica. I paesi che riciclano almeno l’85% non saranno sottoposti a nuovi vincoli. Vengono quindi valorizzati Stati come l’Italia e il Belgio che possiedono un altissimo tasso di riciclo.
“Era mio dovere difendere l’interesse nazionale. Siamo riusciti ad escludere il vino e le bevande alcoliche dall'obbligo di riuso di fatto riconoscendo il valore delle nostre filiere. Lo stesso vale per il settore alberghiero e della ristorazione ma anche per anche i contenitori a contatto con i cibi freschi. Insomma – conclude Fiocchi - potremo acquistare ancora l’insalata pronta nel sacchetto. Sono però stati approvati emendamenti sul contenuto minimo di riciclato obbligatorio nel packaging da gennaio 2030 e sono certo che non ci sarà sufficiente materiale riciclato in Europa per adempiere agli obblighi del Regolamento. Spero che in fase di Consiglio l’Italia corregga il tiro.”.
L'iter legislativo prevede ora con il Consiglio europeo il 18 dicembre, prima della negoziazione in sede di trilogo, il cui avvio è previsto nel mese di gennaio che vedrà inoltre la nuova presidenza Belga.
On. Pietro Fiocchi (FdI)