Fiera di Osnago, una domanda

Scusate magari sono io che non ho capito bene, ma mi pare di capire che siccome la fiera non ha le forze economiche per lasciare l'area in uno stato di decoro la soluzione sia di prendere un privato (il catenificio regina) e dirgli: "Tu risolvi il problema della fiera e io comune ti lascio costruire 60.000mq di cemento poco più in là"... ma spero di aver capito male io.
Carlo
Gentile lettore, nella sua analisi sembra che sia stata ribaltata la ratio della programmazione urbanistica, che è materia complessa. Non è che per risolvere il problema della Fiera si è chiamato il catenificio. Piuttosto è il catenificio ad essere interessato a un comparto e il relativo permesso del Comune è vincolato ad una serie di compensazioni e oneri che il privato deve riconoscere come contropartita. Fin da quando i PGT si chiamavano Piani regolatori, a Osnago i campi di via Martiri della Liberazione sono stati connessi urbanisticamente al polo fieristico. Il PGT vigente prevede ad esempio che per costruire l'insediamento produttivo di quasi 60 mila mq, l'operatore debba realizzare un nuovo edificio per la Fiera (attualmente è per lo più inagibile). Tale compensazione è codificata come "standard qualitativo". Un altro, sempre in relazione al PL Fiera, sarebbe la famosa riqualificazione della Cassinetta per un valore di 1,2 milioni di euro. E poi miglioramenti viabilistici. L'Ambito di sviluppo nei pressi della Fiera è talmente rilevante che rientra anche nella programmazione urbanistica della Provincia di Lecco. Dal momento, però, che l'associazione Fiera non ha le forze per andare avanti e che la rinascita di un polo fieristico non pare che abbia un forte appeal sul territorio, l'amministrazione comunale sta valutando l'ipotesi di sostituire la Fiera con un centro per l'innovazione e la formazione tecnologica. Servirebbe perciò una Variante al PGT. Per costruire il polo per l'alta formazione tecnologica, bisognerà prima smantellare. In questo modo lo scioglimento della convenzione tra Comune e Associazione Fiera avverrebbe con il ripristino delle condizioni originarie, come vuole l'accordo voluto dalla DC locale trent'anni fa. Per far sì che il cerchio si chiuda, tutti gli ingranaggi del complesso meccanismo si devono muovere in sincronia.
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