Perchè sempre "NO"

Ciao Direttore,
sono giorni che leggo di interventi da parte dei tuoi lettori perennemente concentrati a dire "NO " su qualsiasi tipo di intervento/modifica che si vuol tentare di ottenere. Mi riferisco alle querelle nate sulla costruzione del/dei nuovi ponti sull'Adda, del maggior utilizzo del CSS nel Cementificio di Calusco d'Adda, sulla possibile concessione di aumento edificabilità all'interno di Villa Baslini. In tutte e tre queste ipotesi, perennemente si deve dire "NO", adducendo giustificazioni a mio sommesso avviso "ad personam". No alla costruzione del nuovo ponte viario perchè in questo modo aumenterebbe a dismisura il transito di camion in una zona, Paderno d'Adda, tanto cara al grandissimo Leonardo da Vinci che proprio in questa zona ha tratto parecchie delle sue ispirazioni. Poi chi se ne frega di domandarsi " ma questi c@@@o di camion dove possiamo farli passare ? Boh? E chi se ne frega, basta solo che non passino dalle mie parti perchè la cosa mi disturba. No all'aumento del CSS perchè anche in questo caso, fra le controindicazioni, vi sarebbero anche un notevole aumento di transito di camion che ovviamente non solo rompono i " gabbasisi" ma poi inquinano, non tenendo in nessun conto la riduzione di inquinamento che si avrebbe riducendo l'utilizzo di fonti fossili, meglio conosciute come " carbone ". Da ultimo perchè concedere a chi vuole fare " business " di RECUPERARE un " eco mostro" posto in una delle più prestigiose zone di Merate, il tutto al solo fine di fare "danè". Ah, mi dimenticavo la strada è stretta e perigliosa. Carissimo Architetto Giovanni, visto che lei è del mestiere, non si è posto la domanda che chi avrebbe intenzione di impegnare avariate centinaia di migliaia di € non si sia posto il problema ? Lei meglio di me sa che un conto è fare/modificare un edificio ed un conto è poi riuscire a guadagnarci dalla vendita, o se preferisce dal suo realizzo. Quanti immobili di ultima generazione giacciono nel meratese in stato di semiabbandono? Concludo dicendo che si deve sempre guardare al bene comune e non al proprio piccolo " orticello" e magari con un occhio lungimirante.
Emilio
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