Merate, un lettore: fermare il cemento in villa Baslini
Buongiorno
il Comune di Merate ha pubblicato sul sito istituzionale la documentazione relativa alla recente approvazione della variante generale al P.G.T. Si profila una nuova colata di cemento in ambito vincolato dalla Soprintendenza, ovvero il parco di Villa Baslini. La norma particolare che definisce le attività ammesse per quest'ambito prevede la possibilità di edificare una superficie coperta di 1.200 metri quadrati.
Considerata l'altezza virtuale utile si tratta di una volumetria di 3.600 metri cubi fuori terra, che distribuita su due piani come previsto dall'apposito articolo, consentirebbe l'edificazione di una dozzina di appartamenti con superficie lorda di pavimento di 100 metri quadrati, oppure altra destinazione compatibile con le norme di piano. Sotto il profilo economico un "regalo" che incrementa notevolmente il valore intrinseco della proprietà. La domanda, lecita, che mi pongo e che si porranno anche altri cittadini è il perché di questa scelta. Qual'è il motivo che sta alla base di una proposta così invasiva su un'area a verde di pregio ubicata nel cuore della città e servita da una viabilità pesantemente condizionata da una strada stretta ed a senso unico ? E' difficile trovare solidi elementi che possano sostenerla. L'augurio è che la Soprintendenza, Ente preposto alla salvaguardia del vincolo storico paesaggistico possa cassare in toto la scelta. Naturalmente la procedura per "stimolare" questa riflessione è l'osservazione scritta da presentare alla Pubblica Amministrazione nei termini di Legge. In casi come questo, trattandosi del così detto "interesse diffuso", i gruppi di minoranza dovrebbero provvedervi, facendosi portavoce di un sentire collettivo.
Lo faranno ?
Grazie per l'attenzione. Giovanni
il Comune di Merate ha pubblicato sul sito istituzionale la documentazione relativa alla recente approvazione della variante generale al P.G.T. Si profila una nuova colata di cemento in ambito vincolato dalla Soprintendenza, ovvero il parco di Villa Baslini. La norma particolare che definisce le attività ammesse per quest'ambito prevede la possibilità di edificare una superficie coperta di 1.200 metri quadrati.
Considerata l'altezza virtuale utile si tratta di una volumetria di 3.600 metri cubi fuori terra, che distribuita su due piani come previsto dall'apposito articolo, consentirebbe l'edificazione di una dozzina di appartamenti con superficie lorda di pavimento di 100 metri quadrati, oppure altra destinazione compatibile con le norme di piano. Sotto il profilo economico un "regalo" che incrementa notevolmente il valore intrinseco della proprietà. La domanda, lecita, che mi pongo e che si porranno anche altri cittadini è il perché di questa scelta. Qual'è il motivo che sta alla base di una proposta così invasiva su un'area a verde di pregio ubicata nel cuore della città e servita da una viabilità pesantemente condizionata da una strada stretta ed a senso unico ? E' difficile trovare solidi elementi che possano sostenerla. L'augurio è che la Soprintendenza, Ente preposto alla salvaguardia del vincolo storico paesaggistico possa cassare in toto la scelta. Naturalmente la procedura per "stimolare" questa riflessione è l'osservazione scritta da presentare alla Pubblica Amministrazione nei termini di Legge. In casi come questo, trattandosi del così detto "interesse diffuso", i gruppi di minoranza dovrebbero provvedervi, facendosi portavoce di un sentire collettivo.
Lo faranno ?
Grazie per l'attenzione. Giovanni
Architetto Giovanni