Mandic: in P.S. incertezza sulla reale esperienza dei gettonisti
“Non sono certo soddisfatto della risposta, per altro attesa a lungo, ricevuta dall’assessore al Welfare Bertolaso alla mia interrogazione sul pronto soccorso dell’ospedale Mandic di Merate. Soprattutto perché è la solita risposta da parte di un assessorato che non prende cognizione delle criticità che abbiamo sollevato. Ho chiesto quali specializzazioni possiedono i medici a gettone per capire se effettivamente sono esperti di emergenza urgenza o normalmente fanno tutt’altro. Mi viene detto che attualmente sono operativi 9 medici di cooperativa, di cui 5 con specialità equipollente o affine, 4 con esperienza di pronto soccorso tra gli 8 e i 20 anni, frutto di autocertificazioni. Ma ci viene spiegato anche che i gettonisti presenti al Mandic nei turni notturni che potrebbero essere chiamati contemporaneamente in emergenza, sono 3. E le caratteristiche che dovrebbero garantire la loro esperienza vengono appunto autocertificate dagli interessati, quindi siamo nell’incertezza dei requisiti di accesso, fatto che non mi tranquillizza. Inoltre, l’Azienda riferisce che nessun medico effettua di norma turni con meno di 11 ore di riposo e che è accaduto solo un paio di volte in tre anni che, per cause improvvise, non siano state rispettate queste regole. Può accadere, però da quanto stabilisce il capitolato non doveva succedere. Non posso che confidare che questo stato di fatto abbia vita breve e che ci sia un intervento di Regione per dare una stabilità diversa ai P.S., compreso quello di Merate. Noi continueremo a vigilare, anche perché l’assessore ha recentemente dichiarato che il sistema di ricorso ai gettonisti deve terminare quanto prima. E siccome noi del Pd lo chiediamo da tempo, confidiamo si torni presto a garantire la specializzazione e la conoscenza dei reparti emergenza-urgenza”.
Gian Mario Fragomeli, Consigliere regionale PD