Olgiate, Mandic: in consiglio la lettera a Bertolaso. La minoranza si astiene

Dopo aver approvato la mozione proposta dal capogruppo di maggioranza, Francesco Cogliati, sul tema “salvaguardia del Mandic” e aver bocciato la mozione con cui la minoranza chiedeva di accogliere favorevolmente la mozione presentata lo scorso 25 ottobre a Merate, il consiglio comunale di Olgiate Molgora nella serata di lunedì 20 novembre è stato chiamato a esprimersi sulla mozione presentata dall’assessore ai Servizi Sociali, Maurizio Maggioni, avente per oggetto “Delibera di conferimento al sindaco della rappresentanza degli interessi dei cittadini e del territorio in valore del presidio ospedaliero S. Leopoldo Mandic” –  in altre parole, il documento approvato dai sindaci delle Conferenze del Casatese e del Meratese e indirizzato alla cortese attenzione dell’assessore regionale Guido Bertolaso, a cui si chiede, dopo tre pagine di premesse e cenni storici, un confronto in vista di un’ auspicata costruzione di un percorso innovativo per cambiare il futuro del presidio ospedaliero meratese. 

L’illustrazione della mozione è arrivata dopo l’approvazione della proposta di modifica dello statuto dell’azienda speciale Retesalute, punto sul quale il consiglio si è espresso unanimemente favorevole nonostante una serie di osservazioni avanzate dal consigliere di minoranza Pierantonio Galbusera e una richieste di chiarimenti sul perché la seduta fosse stata convocata in forma “straordinaria”. 
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L'assessore Maurizio Maggioni

L’assessore Maggioni ha dato lettura della lettera indirizzata a Bertolaso e della proposta di deliberazione legata, ovvero quella di conferire al sindaco mandato affinché provveda nelle opportune sedi istituzionali a farsi portatore degli interessi dei cittadini e nel territorio in ordine al futuro del Mandic e in particolar modo di vigilare sull’operato dei presidenti delle Conferenze dei sindaci del Meratese e Casatese rispetto alla lettera. 
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Il consigliere Andrea Martena

A parlare dai banchi della minoranza è stato il consigliere Andrea Martena, che era assente il consiglio precedente e non aveva potuto dire la sua sulla mozione di Cogliati e quella presentata dal suo gruppo (assente invece questa volta il capogruppo Stefano Golfari). “Accogliamo con favore la lettera e il fatto che si sia riusciti a fare sintesi tra comuni. Si è arrivati a questa sintesi però perché si è partiti da una mozione condivisa tra più personalità” ha detto, facendo chiaro riferimento alla mozione presentata il 25 ottobre a Merate. “Quella mozione aveva la caratteristica di essere trasversale. Era una mozione che ritroviamo in questa lettera, anche se duole un po’ il fatto che il contenuto sia stato edulcorato per poter arrivare a mettere d’accordo una molteplicità di persone”. Martena è quindi entrato nello specifico del testo. “Non capisco il perché di tutte queste premesse storiche e così pochi dati sullo stato attuale. E poi quella chiosa finale sul laboratorio di sperimentazione… Avrei preferito in questo senso un messaggio più forte. Qui vengono citate solo alcune criticità, manca però il riferimento alla coesistenza tra privato e pubblico, la razionalizzazione dell’Emergenza Urgenza, il problema delle liste d’attesa…”. Tuttavia il consigliere ha ribadito la positività del fatto che si sia arrivati a un documento comune. “Può essere l’inizio di un dialogo, dialogo che deve portare a qualcosa di concreto. Si giudicherà la lettera comunque sulla base dei risultati che si porteranno a casa”. 

Se da un lato il consigliere di “Olgiate cambia passo” ha accolto tutto sommato favorevolmente la lettera indirizzata all’assessore Bertolaso, dall’altro non si può dire lo stesso per la proposta di deliberazione finale, di cui ha chiesto la possibilità di apportare delle modifiche. “Già con la mozione di Cogliati si chiedeva al sindaco di farsi rappresentante delle istanze dei cittadini. Ora deliberare questo creerebbe un precedente. Il sindaco non ha bisogno di mandato, già ce l’ha…”
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Il sindaco Giovanni Battista Bernocco

A rispondere per primo è stato proprio il sindaco Giovanni Battista Bernocco, che ha tenuto a precisare che la mozione presentata a Merate non era effettivamente “condivisa”. “Questa è condivisa da tutti i comuni, e pertanto non può essere modificata. Anche io in alcuni passaggi non mi ritrovo, ma si tratta di un documento davvero condiviso, quindi non modificabile”. Martena ha ribattuto spiegando di non voler modificare la lettera, ma la proposta di deliberazione finale. 

È intervenuto quindi anche Maggioni, rispondendo per punti a Martena. Sull’osservazione sui laboratori di sperimentazione, l’assessore ha detto: “Questo territorio ha sempre dimostrato di avere una certa lungimiranza rispetto ai bisogni dei cittadini, come quando sono nati l’Hospice, il Difra e il progetto Dama, che esiste solo nell’ospedale di Merate”. Sulle criticità nei reparti e sul personale, Maggioni si è detto d’accordo sul fatto che ci siano. “Anche altri ospedali però subiscono queste criticità. Tutta la sanità lombarda, forse anche nazionale, è in questa situazione. Il problema del privato è molto più generale e per ora non compete noi. Sulle liste d’attesta invece andrebbero analizzati i dati della Asst di Lecco. C’è un dato gravissimo di persone che non si presentano a fare gli esami causando problemi, perché se in un giorno si possono fare 10 ecografie e poi 5 non si presentano, è chiaro che in giornata non si posso chiamare altri 5…” E infine Maggioni ha risposto anche sul tema di “dare mandato al sindaco”. “Posso essere d’accordo sull’osservazione, ma noi vogliamo proprio che i sindaci stiano con il fiato sul collo ai presidenti delle Conferenza per fare in modo che ottengano quello che si chiede con questa lettera”. 
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Il capogruppo Francesco Cogliati

A Martena non è andato giù il primo commento del sindaco, sulla mozione presentata a Merate il 25 ottobre. “Se siamo arrivati a questo punto, è perché alcuni hanno iniziato a parlarsi e hanno iniziato a produrre qualcosa. Andare avanti da soli non porta a niente…” Martena non ha fatto in tempo a finire la frase che è intervenuto il capogruppo di maggioranza Francesco Cogliati, rispedendo al mittente l’osservazione e dando vita a un battibecco combattuto a suon di “forse non hai capito”, “al massimo non ti sei spiegato”. La discussione è sfociata in un po’ di caciara, nonostante ciò Martena è riuscito a esprimere di nuovo il suo dissenso verso la proposta di deliberazione sul “rinforzamento” del mandato al sindaco. Alla fine il punto è stato messo in votazione e i tre consiglieri di minoranza si sono astenuti.
E.Ma.
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