Un teatrino indecente per una seggiola e i cittadini continuano a votarli
Leggendo le cronache delle grandi manovre in vista delle prossime elezioni comunali cadono le braccia e si capisce perché alla fine le persone non vanno più a votare.
In molti comuni chiamati al rinnovo è partita la corsa all'iscrizione a Fratelli d'Italia, a volte con esiti ridicoli come ad Osnago o Merate dove tutti questi illuminati sulla Via della Scrofa si aggrappano ai diversi Ras provinciali con la speranza di avere azzeccato la corrente vincente. In caso contrario saranno sicuramente pronti a cambiare ancora cavallo.
In altri comuni assistiamo al tetro dell'assurdo, con gruppi consiliari di estrazione politica opposta che si accordano per fare liste insieme, vedere quanto accade a Casatenovo o Airuno fa perdere veramente la voglia di votare.
Tutto questo per una misera seggiola in un consiglio comunale e per ambizione personale, ma la cosa peggiore è che i cittadini continuano a votare per questi personaggi che saltano di volta in volta sul carro del vincitore senza alcuna coerenza.
Bisogna avere una incrollabile fede nella democrazia, che in fondo è il sistema politico meno dannoso, per continuare a difendere il suffragio universale.
In molti comuni chiamati al rinnovo è partita la corsa all'iscrizione a Fratelli d'Italia, a volte con esiti ridicoli come ad Osnago o Merate dove tutti questi illuminati sulla Via della Scrofa si aggrappano ai diversi Ras provinciali con la speranza di avere azzeccato la corrente vincente. In caso contrario saranno sicuramente pronti a cambiare ancora cavallo.
In altri comuni assistiamo al tetro dell'assurdo, con gruppi consiliari di estrazione politica opposta che si accordano per fare liste insieme, vedere quanto accade a Casatenovo o Airuno fa perdere veramente la voglia di votare.
Tutto questo per una misera seggiola in un consiglio comunale e per ambizione personale, ma la cosa peggiore è che i cittadini continuano a votare per questi personaggi che saltano di volta in volta sul carro del vincitore senza alcuna coerenza.
Bisogna avere una incrollabile fede nella democrazia, che in fondo è il sistema politico meno dannoso, per continuare a difendere il suffragio universale.
Un lettore