Cernusco: piano scolastico in Consiglio. Via libera unanime

È stato approvato nel Consiglio comunale di venerdì 17 novembre il Piano per il Diritto allo Studio di Cernusco Lombardone per l’anno scolastico 2023/2024. Con lo scambio di deleghe in Giunta, questa volta la predisposizione è toccata alla vice sindaca Renata Valagussa, tornata ad occuparsi di scuola, da assessore. Ha offerto una panoramica sui rapporti tra Comune e Istituto scolastico e sulla popolazione scolastica. Alla scuola dell’infanzia “Giancarla Ancarani” ci sono 66 bambini, di cui 21 non residenti. A Montevecchia, la materna pubblica di riferimento per il Comprensivo “A. Bonfanti A. Valagussa” è frequentata anche da 6 cernuschesi. Per quanto riguarda le elementari, il plesso “Gianni Rodari” conta 187 studenti, di cui 46 non residenti. Alla scuola media è frequentata da 414 alunni. Il “G. Verga” è l’istituto di riferimento per il Comprensivo a cui afferiscono i quattro Comuni di Cernusco, Lomagna, Montevecchia e Osnago.
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Sono stati illustrati i servizi che il Comune mette a disposizione: lo scuolabus (che vale 80 mila euro all’anno) e la mensa, il cui appalto è stato rinnovato nella scorsa estate. Sono state mostrate le relative tariffe, che variano in base all’ISEE e in base alla residenza in paese o meno dell’iscritto.

Valagussa ha tenuto a specificare le esigenze per gli alunni disabili che necessitano di assistenza. L’AES (Assistenza Educativa Scolastica) è attivata per un bambino dell’asilo, per 6 alunni alle elementari e per 4 alle medie. La figura professionale dovrebbe assistere gli studenti disabili per 18 ore su 40 al “Rodari” e per 12 su 30 ore al “G. Verga”. Nella restante parte del tempo questi alunni vengono seguiti dai docenti. La difficoltà nel reperimento degli educatori sta creando dei disagi, soprattutto alla secondaria di primo grado. In misura minore anche alla primaria permangono ad anno scolastico inoltrato alcune ore scoperte.

“Ho chiesto a Retesalute per quanto tempo dobbiamo ancora aspettare. Stanno valutando una persona che probabilmente aderirà. Quindi spero che dalla fine della settimana prossima avremo la copertura totale delle ore” ha commentato la vice sindaca in risposta alle domande della consigliera di minoranza Samantha Brusadelli. “Il problema è che molti educatori si sono dimessi dopo aver firmato il contratto e se ne sono andati dopo aver provato per un po’. Non solo perché hanno fatto domanda per le MAD ed essere assunti dalla scuola”.

Spazio poi ai progetti scolastici. Alla primaria c’è il corso “Porcospini” sull’affettività per le classi quarte. La vice sindaca ha sottolineato l’importanza di un progetto che è in grado di far emergere preventivamente potenziali situazioni di abusi e maltrattamenti. Per l’intero istituto è previsto il counselling psicologico. Il corso di nuoto per le sole classi terze. Per tutte le classi delle elementari è previsto un laboratorio di lingua inglese svolto da madrelingua. Viene introdotto per gli studenti di terza, quarta e quinta un corso di scacchi per 60 ore, sostenuto dal Comune con 2.100 euro. C’è poi un progetto contro l’indifferenza incentrato sull’Olocausto e sulla Liberazione. Nell’ottica dell’educazione civica, ci sarà la visita al Municipio. Ci sono progetti sull’educazione alimentare e stradale. Il progetto accoglienza quest’anno ha avuto come tema principale la valorizzazione del patrimonio arboreo.
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 La vice sindaca Renata Valagussa

Alle medie vengono assistiti i ragazzi con i disturbi dell’apprendimento. Viene proposto inoltre un laboratorio teatrale. Le Curoniadi, appuntamento sportivo che coinvolgeva tutto l’Istituto, questa volta saranno circoscritte alle sole classi prime del “G. Verga”. Anche il Consiglio Sovracomunale dei Ragazzi e delle Ragazze viene ridimensionato: varrà solo per le quarte e le quinte delle elementari dell’IC e per le classi prime delle medie. Vengono escluse le seconde e terze medie. Nonostante ciò a inizio del Consiglio comunale il sindaco Gennaro Toto ha nominato ad uno ad uno i nuovi consiglieri eletti del CSRR augurando loro buon lavoro e sottolineando l’importanza di tale organismo nell’avvicinamento all’interesse verso la cosa pubblica.

Il gruppo di minoranza UPAI ha lamentato la riduzione dei progetti, con l’eliminazione dei rapporti con le associazioni, ad esempio i progetti di atletica e di educazione musicale con la banda. “Francamente rimaniamo un po’ sconfortati. Non c’è nulla di nuovo, a parte il progetto sugli scacchi, ed è rimasto ben poco anche dei progetti realizzati in passato” ha detto Brusadelli in relazione alla scuola elementare. “Da un’amministrazione che investe sullo sport non ci aspettavamo che facesse sparire il progetto di atletica in collaborazione con la Polisportiva o che accettasse di limitare il corso di nuoto alle sole classi terze” l’affondo di UPAI. “Abbiamo l’impressione di aver perso l’occasione, da un lato, di avvicinare i bambini della primaria allo sport e alla musica e, dall’altro, di coinvolgerli nelle attività proposte dalle associazioni che operano in paese. Davvero un peccato” ha ribadito la consigliera. Critiche anche per i pochi progetti alle medie.

La minoranza ha attribuito la scarsa progettualità e i ritardi nell’approvazione del Piano per il Diritto allo Studio al recente cambio di vertice nell’assessorato all’Istruzione, proprio nella fase in cui viene predisposto il PDS. “È evidente che, data la recente nomina, l’assessore Valagussa ha dovuto fare uno sforzo non indifferente per predisporre il piano che oggi votiamo. Quando ci siamo dichiarati perplessi sul nuovo assetto delle deleghe era principalmente alla scuola che pensavamo” ha commentato Brusadelli. La consigliera ha lamentato che la Consulta Istruzione, in via di scioglimento per le diverse defezioni, non è stata convocata per fare un’analisi sui progetti svolti nell’anno precedente e che tardivamente è stata sentita per presentare il PDS. È stato manifestato il rischio di uno sfilacciamento dei rapporti con i genitori, che dovrebbero essere ascoltati per valutare l’efficacia dei progetti.

La replica si è fatta sentire per voce di Valagussa e dell’ex assessore all’Istruzione Santoro. Hanno sostenuto che dipende dall’Istituto scolastico e non dal Comune, che non ha escluso progetti per un taglio delle risorse. Santoro ha specificato che il corpo docenti non ha potuto riproporre alcune iniziative organizzate in passato. Non per una questione di assenza di volontà. Il Piano per il Diritto allo Studio è stato approvato all’unanimità.
M.P.
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