Teologia spicciola per fedeli, sacerdoti e ministri straordinari dell’Eucaristia
Mi è capitato di constatare che purtroppo in alcune chiese dei sacerdoti e ministri dell'eucaristia si rifiutano di distribuire la comunione in bocca e la danno in mano, oppure obbligano il fedele che vuole ricevere l'eucaristia in bocca, a recarsi tra gli ultimi della fila perché pensano che siano veicolo di malattie. Volevo puntualizzare e focalizzare due cose:
1.Il Vescovo nel suo comunicato del 30 agosto 2022 scrive: “Nessuna porzione del territorio diocesano è al momento caratterizzata da un particolare rischio epidemiologico”e continua ” non e’ possibile escludere dalla Comunione Eucaristica i fedeli che non abbiano la mascherina e/o che vogliano ricevere la Comunione sulla lingua”. e ancora “ in caso di contatto tra Ministro e fedele, il Ministro provvedera’ subito a igienizzarsi nuovamente le mani.” quindi i fedeli che vogliono ricevere la comunione sulla lingua non sono né obbligati a mettersi tra gli ultimi (il Ministro si dovrebbe igienizzare le mani in caso di contatto con il fedele) ne’ sono obbligati a riceverla categoricamente sulle mani.
2. Un monito per la fede di questi sacerdoti: L'eucaristia e’ la fonte e il culmine della Chiesa; se non hanno fede i Ministri che consacrano questo sacramento chi lo deve avere? Ricordo cosa dice il catechismo al n.1333 “Al centro della celebrazione dell'Eucaristia si trovano il pane e il vino i quali, per le parole di Cristo e per l'invocazione dello Spirito Santo, diventano il Corpo e il Sangue di Cristo.” E ancora sulla questione che l’eucaristia è il corpo di Cristo vi ricordo la parola di Dio in Gv 6,53-58 “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui.” Leggendo queste parole, nell'ottica di fede pare chiaro che l'Eucaristia è veicolo di vita e di salvezza, e non veicolo di malattie. Poi questa pseudo paranoia igienica c’è solo sulla distribuzione eucaristica perché le prassi igieniche in parrocchia quando si fanno i momenti conviviali sono completamente disattese.
Nel comunicato deIl’8 maggio 2023 della Cei abbiamo una risoluzione che sostiene che il 5 maggio la pandemia è finita e tutta la liturgia deve tornare come prima del covid (acqua all’ingresso, scambiarsi la pace ecc. ecc. ecc.)
Quindi per i sacerdoti : per la vostra obbedienza al Vescovo o per la vostra fede o se non volete più essere discriminatori smettetela con queste prassi inventate da voi.
Grazie.
1.Il Vescovo nel suo comunicato del 30 agosto 2022 scrive: “Nessuna porzione del territorio diocesano è al momento caratterizzata da un particolare rischio epidemiologico”e continua ” non e’ possibile escludere dalla Comunione Eucaristica i fedeli che non abbiano la mascherina e/o che vogliano ricevere la Comunione sulla lingua”. e ancora “ in caso di contatto tra Ministro e fedele, il Ministro provvedera’ subito a igienizzarsi nuovamente le mani.” quindi i fedeli che vogliono ricevere la comunione sulla lingua non sono né obbligati a mettersi tra gli ultimi (il Ministro si dovrebbe igienizzare le mani in caso di contatto con il fedele) ne’ sono obbligati a riceverla categoricamente sulle mani.
2. Un monito per la fede di questi sacerdoti: L'eucaristia e’ la fonte e il culmine della Chiesa; se non hanno fede i Ministri che consacrano questo sacramento chi lo deve avere? Ricordo cosa dice il catechismo al n.1333 “Al centro della celebrazione dell'Eucaristia si trovano il pane e il vino i quali, per le parole di Cristo e per l'invocazione dello Spirito Santo, diventano il Corpo e il Sangue di Cristo.” E ancora sulla questione che l’eucaristia è il corpo di Cristo vi ricordo la parola di Dio in Gv 6,53-58 “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui.” Leggendo queste parole, nell'ottica di fede pare chiaro che l'Eucaristia è veicolo di vita e di salvezza, e non veicolo di malattie. Poi questa pseudo paranoia igienica c’è solo sulla distribuzione eucaristica perché le prassi igieniche in parrocchia quando si fanno i momenti conviviali sono completamente disattese.
Nel comunicato deIl’8 maggio 2023 della Cei abbiamo una risoluzione che sostiene che il 5 maggio la pandemia è finita e tutta la liturgia deve tornare come prima del covid (acqua all’ingresso, scambiarsi la pace ecc. ecc. ecc.)
Quindi per i sacerdoti : per la vostra obbedienza al Vescovo o per la vostra fede o se non volete più essere discriminatori smettetela con queste prassi inventate da voi.
Grazie.
Lettore anonimo