Il senza cognome

Gentile Direttore.
" Lasa pert, rispundec mia, l'è un poer omm", così il mio amico novantenne Cek di Stay ha commentato l'ennesima squallida evacuazione su tastiera di Emilio senza cognome.
La mia autostima mi impone di non rispondere direttamente al kamerata, tuttavia ritengo di dover ripulire i residui organici lasciati dalla veemente prosa del soggetto, innanzitutto non accetto l'insulto arrecatomi.
L'appellativo "Cafone" identificava i contadini della piana del Fucino, descritti da Ignazio Silone nel Capolavoro "Fontamara" escludo che il senza cognome possa averlo letto, visto i livelli dimostrati anche in precedenti sproloqui.
Uno bravo dovrebbe spiegare al kamerata che l'attribuzione di genere identifica appunto i generi maschile o femminile, quindi l'improbabile "capa" del governo di estrema destra non è un lui ma una lei, non esiste nella vita reale un imposizione a definire Sorella Giorgia "un  lui" e' solo puerile forzatura.
La difesa acritica delle idiozie prodotte dalla ducetta, rivela una sorta di servilismo da parte del senza cognome, comunque in sporca compagnia di squallidi pennivendoli e altri mostri.
 Agli insulti indirizzati a Germano Bosisio risponderà se vorrà, da par suo; ho scritto del genocidio in atto nella Palestina occupata da parte di sionisti/fascisti coevi di Emilio, che ovviamente apprezza.
Temo che il kamerata non abbia l'intelligenza sufficiente a "piantarla li" ma lo spero, non vorrei perdere altro tempo ad opinare certe idiozie.
Grazie per l'attenzione.
Fulvio Magni
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