Paderno: una donna tenta di gettarsi dal ponte. La salva un agente di polizia locale
Nella sua testa un pensiero fisso: la devo salvare.
E quando si è accorto che la donna, ormai al di là della ringhiera del ponte stava per compiere il gesto estremo, ha percorso gli ultimi metri a perdifiato, afferrandola e trattenendola con tutte le sue forze. C'è voluto l'intervento di altri colleghi, giunti nel frattempo al san Michele, per portarla in sicurezza e poi affidarla alle cure dei sanitari che l'hanno trasferita infine all'ospedale di Vimercate dove ad attenderla c'era uno specialista.
Ora l'agente di polizia locale Mario Giovine, 56 anni di cui 16 trascorsi nei ranghi delle forze dell'ordine, è sollevato e l'abbraccio che la signora gli ha regalato prima di salire in ambulanza lo ha confortato.
Ma gli attimi che hanno preceduto il lieto fine sono stati davvero drammatici.
“Abbiamo ricevuto la segnalazione di recarci subito al ponte attorno alle 15 per una donna che si era allontanata di casa e aveva annunciato ai famigliari di volersi gettare” ha raccontato “quando siamo arrivati la persona si era già incamminata ed era aggrappata al parapetto. Ho iniziato ad avvicinarmi e per evitare che capisse le mie intenzioni mi sono tolto il giubbotto e l'ho lasciato cadere a terra. Ero a pochi metri, con un balzo la signora si è messa a cavalcioni sulla ringhiera. In quel momento ho capito che avevo pochi istanti a disposizione per salvarla. Allora ho corso, l'ho afferrata ma lei era davvero agitata e molto forte. Ha iniziato ad divincolarsi, non stava ferma, mi urlava contro e cercava di fare leva con le gambe sulla ringhiera per darsi la spinta e lanciarsi. Ho capito che stavo rischiando molto perchè avrebbe potuto trascinare anche me. Ho cercato di tenerla stretta con tutte le mie forze, non volevo che riuscisse a fare quel gesto, non potevo perderla. Sono passati diversi automobilisti ma nessuno si è fermato ad dare un aiuto. Fortunatamente sono arrivati i miei colleghi e con grande difficoltà siamo riusciti a portarla sino al parcheggio e ad allontanarla dal ponte”.
In attesa dell'ambulanza, sul posto è giunto anche il comandate dottor Giovanni Bacile che ha iniziato a parlare con la signora, ancora evidentemente molto alterata, riuscendo a tranquillizzarla per poi affidarla alle cure dei sanitari.
“Prima di salire sull'ambulanza mi ha abbracciato e mi ha ringraziato. È stato un bel momento ma ci ho messo un po' a riprendermi e rilassarmi perchè sono stati attimi difficili”.
E quando si è accorto che la donna, ormai al di là della ringhiera del ponte stava per compiere il gesto estremo, ha percorso gli ultimi metri a perdifiato, afferrandola e trattenendola con tutte le sue forze. C'è voluto l'intervento di altri colleghi, giunti nel frattempo al san Michele, per portarla in sicurezza e poi affidarla alle cure dei sanitari che l'hanno trasferita infine all'ospedale di Vimercate dove ad attenderla c'era uno specialista.
Ora l'agente di polizia locale Mario Giovine, 56 anni di cui 16 trascorsi nei ranghi delle forze dell'ordine, è sollevato e l'abbraccio che la signora gli ha regalato prima di salire in ambulanza lo ha confortato.
Ma gli attimi che hanno preceduto il lieto fine sono stati davvero drammatici.
“Abbiamo ricevuto la segnalazione di recarci subito al ponte attorno alle 15 per una donna che si era allontanata di casa e aveva annunciato ai famigliari di volersi gettare” ha raccontato “quando siamo arrivati la persona si era già incamminata ed era aggrappata al parapetto. Ho iniziato ad avvicinarmi e per evitare che capisse le mie intenzioni mi sono tolto il giubbotto e l'ho lasciato cadere a terra. Ero a pochi metri, con un balzo la signora si è messa a cavalcioni sulla ringhiera. In quel momento ho capito che avevo pochi istanti a disposizione per salvarla. Allora ho corso, l'ho afferrata ma lei era davvero agitata e molto forte. Ha iniziato ad divincolarsi, non stava ferma, mi urlava contro e cercava di fare leva con le gambe sulla ringhiera per darsi la spinta e lanciarsi. Ho capito che stavo rischiando molto perchè avrebbe potuto trascinare anche me. Ho cercato di tenerla stretta con tutte le mie forze, non volevo che riuscisse a fare quel gesto, non potevo perderla. Sono passati diversi automobilisti ma nessuno si è fermato ad dare un aiuto. Fortunatamente sono arrivati i miei colleghi e con grande difficoltà siamo riusciti a portarla sino al parcheggio e ad allontanarla dal ponte”.
In attesa dell'ambulanza, sul posto è giunto anche il comandate dottor Giovanni Bacile che ha iniziato a parlare con la signora, ancora evidentemente molto alterata, riuscendo a tranquillizzarla per poi affidarla alle cure dei sanitari.
“Prima di salire sull'ambulanza mi ha abbracciato e mi ha ringraziato. È stato un bel momento ma ci ho messo un po' a riprendermi e rilassarmi perchè sono stati attimi difficili”.
S.V.