Paderno: l'artista Galbiati torna all'Addolorata

Tra l’Adda e il Naviglio di Paderno, l’artista cassanese Luigi Galbiati detto «Gigi» (1958) torna alla chiesetta di Santa Maria Addolorata, di cui nel 2008 affrescò i temi leonardeschi dell’abside.
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Ad accoglierlo è stato il cav. Fiorenzo Mandelli, che allora presenziava alle giornate di lavoro pittorico e oggi apre, promuove e custodisce questo luogo così ispirato e ispiratore. Dopo la maturità classica presso l’Istituto Salesiano a Treviglio, Galbiati si perfeziona in incisione ad acquaforte e xilografia presso la Scuola Internazionale di Grafica a Venezia dove da studente diviene professore, tenendo cattedra dalla metà degli anni Novanta fino al Duemila.
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Quale migliore figura che il fiume per comprendere lo scorrere del tempo? Eppure, dopo tanti anni, l’artista e il cavaliere si ritrovano qui, dove lo studio e il panorama hanno nutrito il loro condiviso amore per il genio vinciano. Camminano insieme fino al cimitero di Paderno, per una preghiera agli amici che il fiume del tempo ha già preso con sé: Sergio Perego ed Enzo Bearzot, loro pure innamorati di questo territorio.
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Turisti e pellegrini, scolaresche e viandanti sostano sempre più numerosi alla chiesetta di Santa Maria Addolorata. L’accoglienza qui è una tradizione antica, una promessa che si rinnova nell’incontro tra l’artista Galbiati e il cav. Mandelli.
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