Unione della Valletta: le parole di VIK per il IV novembre

« Io che non credo alla guerra, non voglio essere seppellito sotto nessuna bandiera. Semmai vorrei essere ricordato per i miei sogni. Dovessi un giorno morire – fra cent'anni – vorrei che sulla mia lapide fosse scritto quello che diceva Nelson Mandela: "Un vincitore è un sognatore che non ha mai smesso di sognare"».
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Utilizzando questa frase di Vittorio VIK Arrigoni, giornalista, scrittore ed attivista italiano scomparso nel 2011 nella Striscia di Gaza dove operava come pacifista nel conflitto israeliano-palestinese, il capogruppo degli Alpini Monte San Genesio Carlo Brambilla ha riflettuto e fatto memoria in occasione della celebrazione della Giornata dell'Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate a Monte frazione di La Valletta Brianza.
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Per onorare al meglio la ricorrenza l'Unione dei Comuni della Valletta ha preso parte alla manifestazione, iniziata alle 10.45 con la partenza del corteo verso la chiesa di sant'Ambrogio al Monte per la Messa di suffragio a ricordo di tutti i Caduti per l'Italia, animata dal Coro "Stelutis" sotto la direzione del nuovo M° Pasquale Amico. A seguire i presenti si sono raccolti al monumento ai Caduti situato di fronte all'edificio religioso per l'Inno d'Italia e gli Onori ai Caduti eseguiti dal corpo musicale "G. Verdi" di Airuno, infine la benedizione di don Paolo e la deposizione della corona d'alloro.



E' poi intervenuto con un discorso il vicesindaco di La Valletta Brianza Peter Sironi che, in rappresentanza delle amministrazioni dell'Unione (per Santa Maria era presente il consigliere Elisa Montani), ha reso omaggio alla storia delle Forze Armate italiane. Una storia che si intreccia a quella del popolo italiano perchè "quando, dopo l'8 settembre 1943, l'indipendenza del Paese fu a rischio, furono sempre le Forze Armate e il popolo italiano, uniti nella Guerra di Liberazione, a permettere il riscatto della Patria". Poi un pensiero sul valore della Pace: una condizione che in Italia si è costruita in ormai settantasette anni, ma che spesso viene considerata come scontata. "Per molti Paesi e popoli non è mai stato così. E oggi, purtroppo, la situazione, a partire dal nostro continente, è ancora più compromessa" ha proseguito riferendosi alla "brutale aggressione all'Ucraina da parte della Federazione Russa" ed ai "vili attacchi terroristici portati da Hamas lo scorso 7 ottobre contro inermi cittadini dello Stato di Israele – dai bambini agli anziani – che hanno alimentato drammaticamente l'irrisolto conflitto israelo-palestinese".
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"Soltanto un rinnovato impegno, nel solco delle nostre scelte atlantiche ed europeiste, può rafforzare l’unità di intenti tra le democrazie, necessaria per difendere i valori delle nostre comunità e contribuire a creare un ambiente internazionale pacifico e prospero. E' per tutti questi motivi che oggi ricordiamo coloro che hanno sacrificato e ancora oggi sacrificano la loro vita per consentirci di vivere in un Paese libero e prospero. A loro, alla loro memoria va tutta la nostra riconoscenza. Ai loro familiari il pensiero e l’abbraccio di tutti noi. Viva l’Italia, viva la Repubblica, viva le Forze Armate!"
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La giornata di celebrazione si è poi conclusa con un rinfresco offerto a tutti i presenti presso l'Oratorio di Monte ed un pranzo comunitario presso la Baita degli Alpini di Santa Maria Hoè.
M.Pen.
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