Merate: cerimonia ristretta del IV novembre per la pioggia. Il sindaco auspica un futuro di unità, integrità, solidarietà
Ultima celebrazione del IV novembre bagnata dalla pioggia per il sindaco Massimo Panzeri.
Annullato e posticipato a lunedì mattina il momento di ricordo con i ragazzi delle scuole, questo pomeriggio con la Messa prefestiva nella prepositurale di sant'Ambrogio si è svolta la funzione commemorativa della ricorrenza dell'unità d'Italia e delle Forze Armate con il pensiero ai morti di tutte le guerre.
Al termine della funzione, officiata da don Davide Serra, la celebrazione si è spostata in piazza degli Eroi. La pioggia battente ha fatto completamente saltare il programma che prevedeva, come da tradizione, gli onori ai caduti, l'alzabandiera eil discorso del sindaco accanto al monumento e al giardino delle rimembranze.
Giunti alla spicciolata amministratori, autorità, rappresentanti delle associazioni, semplici cittadini si sono invece portati in auditorium. Qui la prima tromba della banda ha suonata il silenzio ed è toccato poi al sindaco pronunciare dal palco il discorso preparato per l'occasione.
Ricordando il “coraggio e la dedizione” di uomini e donne in divisa, lo “spirito di abnegazione e l'amore per la patria” dei soldati che deve essere “un faro luminoso per le generazioni future” nel ricordo di queste persone che “non sono ombre evanescenti di un passato che non ci appartiene ma sono presenze vive”, Panzeri ha esortato a difendere sempre la libertà, quale valore assoluto.
Nel ricordo di chi ha combattuto per un futuro di unità, integrità e solidarietà non è mancato il pensiero a coloro che oggi sono in guerra, le popolazioni di Israele e Palestina ma anche quelle a noi vicine di Russia e Ucraina, dove si contano migliaia di morti e persone rimaste senza casa, lavoro, futuro.
Terminato il discorso, il sindaco ha invitato i presenti a portarsi nel giardino della memoria per l'alzabandiera e il canto dell'Inno di Mameli che ha chiuso la cerimonia.
Annullato e posticipato a lunedì mattina il momento di ricordo con i ragazzi delle scuole, questo pomeriggio con la Messa prefestiva nella prepositurale di sant'Ambrogio si è svolta la funzione commemorativa della ricorrenza dell'unità d'Italia e delle Forze Armate con il pensiero ai morti di tutte le guerre.
Al termine della funzione, officiata da don Davide Serra, la celebrazione si è spostata in piazza degli Eroi. La pioggia battente ha fatto completamente saltare il programma che prevedeva, come da tradizione, gli onori ai caduti, l'alzabandiera eil discorso del sindaco accanto al monumento e al giardino delle rimembranze.
Giunti alla spicciolata amministratori, autorità, rappresentanti delle associazioni, semplici cittadini si sono invece portati in auditorium. Qui la prima tromba della banda ha suonata il silenzio ed è toccato poi al sindaco pronunciare dal palco il discorso preparato per l'occasione.
Ricordando il “coraggio e la dedizione” di uomini e donne in divisa, lo “spirito di abnegazione e l'amore per la patria” dei soldati che deve essere “un faro luminoso per le generazioni future” nel ricordo di queste persone che “non sono ombre evanescenti di un passato che non ci appartiene ma sono presenze vive”, Panzeri ha esortato a difendere sempre la libertà, quale valore assoluto.
Nel ricordo di chi ha combattuto per un futuro di unità, integrità e solidarietà non è mancato il pensiero a coloro che oggi sono in guerra, le popolazioni di Israele e Palestina ma anche quelle a noi vicine di Russia e Ucraina, dove si contano migliaia di morti e persone rimaste senza casa, lavoro, futuro.
Terminato il discorso, il sindaco ha invitato i presenti a portarsi nel giardino della memoria per l'alzabandiera e il canto dell'Inno di Mameli che ha chiuso la cerimonia.
S.V.