Altro nubifragio all’alba: difficoltà negli spostamenti in auto. Lago e stagno a rischio esondazione, torrenti tutti in piena
Dopo lunghi mesi pressoché in secca, i nostri torrenti fanno di nuovo paura. La pioggia abbondante caduta da stanotte fino a pochi minuti prima delle nove ha fatto alzare il livello di corsi d’acqua e laghi.
Partiamo dalla fascia nord di Merate. Lo stagno di San Rocco è esondato allagando i prati circostanti. Il tombotto scarica acqua verso la roggia Ruschetta che scende a Imbersago e poi entra in galleria fino a sfociare nel fiume Adda.
La via don Consonni è allagata in più punti. Ma è spettacolare la piana a sud della via trasformata in un grande lago. E del resto si dice che fino a 3-400 anni fa quella fosse una zona palustre poi bonificata e resa coltivabile. Ma al primo scroscio d’acqua si allaga di nuovo.
Il lago di Sartirana raramente si è visto così in piena. L’incile è invaso dalle acque che a fatica escono dalla grata verso la roggia che corre fino allo stagno di San Rocco. In diversi punto l’acqua è tracimata invadendo il sentiero circumlacuale. Uno spettacolo comunque di grande bellezza vedere il lago così gonfio d’acqua.
Più a sud la situazione è relativamente sotto controllo. Allagamenti qua e là soprattutto in coincidenza con i dossi rallenta traffico che costituiscono piccole ma insidiose dighe.
Situazione molto difficile sulla strada per Moscoro verso la scuola media consortile G. verga. Per un tratto di una cinquantina di metri a causa dell’avvallamento l’acqua ricopre la strada per un buon venti centimetri ostacolando il traffico di auto e bus.
In piena anche il torrente Curone al Molinazzo. Ruscelli scendono dalla collina andando ad alimentare il corso d’acqua quasi in secca fino a una quindicina di giorni fa. Ora le acque limacciose scorrono veloci sotto la campata del ponte, mentre la Madonnina assiste da sopra la fonte sempre attiva.
Fa paura il torrente Molgora a sud di Lomagna, che scorre in fregio a via Giotto. Qui l'area caninofila è completamene allagata e le acque che scendono da nord picchiano con violenza contro gli archi del ponte veicolare che collega con la località Tricudai.
Il corso d'acqua per mesi a secco è gonfio anche a Pagnano, al confine con Cernusco, e a Osnago.
Situazione per il momento non ancora fuori controllo a Imbersago e a Brivio (qui l'Adda è esondata dopo la Bella Venezia) ma resta la situazione di massima allerta, con protezione civile e polizia locale di pattuglia lungo il fiume.
Partiamo dalla fascia nord di Merate. Lo stagno di San Rocco è esondato allagando i prati circostanti. Il tombotto scarica acqua verso la roggia Ruschetta che scende a Imbersago e poi entra in galleria fino a sfociare nel fiume Adda.
La via don Consonni è allagata in più punti. Ma è spettacolare la piana a sud della via trasformata in un grande lago. E del resto si dice che fino a 3-400 anni fa quella fosse una zona palustre poi bonificata e resa coltivabile. Ma al primo scroscio d’acqua si allaga di nuovo.
Il lago di Sartirana raramente si è visto così in piena. L’incile è invaso dalle acque che a fatica escono dalla grata verso la roggia che corre fino allo stagno di San Rocco. In diversi punto l’acqua è tracimata invadendo il sentiero circumlacuale. Uno spettacolo comunque di grande bellezza vedere il lago così gonfio d’acqua.
Più a sud la situazione è relativamente sotto controllo. Allagamenti qua e là soprattutto in coincidenza con i dossi rallenta traffico che costituiscono piccole ma insidiose dighe.
Situazione molto difficile sulla strada per Moscoro verso la scuola media consortile G. verga. Per un tratto di una cinquantina di metri a causa dell’avvallamento l’acqua ricopre la strada per un buon venti centimetri ostacolando il traffico di auto e bus.
In piena anche il torrente Curone al Molinazzo. Ruscelli scendono dalla collina andando ad alimentare il corso d’acqua quasi in secca fino a una quindicina di giorni fa. Ora le acque limacciose scorrono veloci sotto la campata del ponte, mentre la Madonnina assiste da sopra la fonte sempre attiva.
Fa paura il torrente Molgora a sud di Lomagna, che scorre in fregio a via Giotto. Qui l'area caninofila è completamene allagata e le acque che scendono da nord picchiano con violenza contro gli archi del ponte veicolare che collega con la località Tricudai.
Il corso d'acqua per mesi a secco è gonfio anche a Pagnano, al confine con Cernusco, e a Osnago.
Situazione per il momento non ancora fuori controllo a Imbersago e a Brivio (qui l'Adda è esondata dopo la Bella Venezia) ma resta la situazione di massima allerta, con protezione civile e polizia locale di pattuglia lungo il fiume.