Trenord: servizio scadente ma il manager porta lo stipendio a 627mila euro
Trenord- Fragomeli e Negri (Pd): Mentre il servizio peggiora, non funziona neppure l’app, lo stipendio del manager arriva a 627 mila euro, nel silenzio della Regione
“Sui trasporti in Lombardia la Regione non governa”. I consiglieri regionali del Pd Gian Mario Fragomeli e Simone Negri commentano così la risposta data oggi in Commissione Trasporti dall’assessore Franco Lucente a una interrogazione in cui si chiedeva conto alla giunta dell’aumento di stipendio del direttore generale di Ferrovie Nord Milano, Marco Piuri, che è anche amministratore delegato di Trenord. ”La Regione – attaccano i consiglieri dem- che dovrebbe controllare Trenord, avendo il 57% delle quote, abdica al suo ruolo. Si limita a dire che le scelte sui compensi competono alla società. Non dice una parola sul fatto che lo stipendio di Piuri sia aumentato del 20%, arrivando a 627 mila euro, una cifra maggiore di quella percepita da manager che governano società con fatturati ben più alti, e che rischia di lievitare anche il prossimo anno, visto che l’aumento stabilito ha durata triennale. E non mette in discussione la giustificazione dell’aumento, basata solo su indicatori finanziari e non di qualità del servizio”.
“Che il servizio di Trenord – continuano Fragomeli e Negri- non funziona è evidente a tutti. Ogni mese su decine di direttrici la società è costretta a pagare un bonus per ritardi e soppressioni. Solo due giorni fa, per esempio, la stazione di Mariano Comense è stata chiusa e i pendolari si sono trovati a terra. Ma a non funzionare non sono solo le linee ferroviarie. Le infrastrutture immateriali non sono da meno. Pochi giorni fa è andata in tilt persino la app usata dai passeggeri per vedere lo stato delle corse in tempo reale.”.
A fronte di tutto questo la Regione non batte ciglio. “Ci si domanda- concludono Fragomeli e Negri- se a governare i trasporti in Lombardia sia la giunta o siano Trenord e Fnm. Anche perché a Trenord è stato rinnovato per 10 anni il contratto di servizio, senza gara, nonostante i pessimi risultati raggiunti ed è stata premiata la sua dirigenza. Un trattamento ben diverso da quello riservato alle agenzie del Tpl, che si vedono tagliati i fondi, sono sottoposte a bandi di gara, mentre i dirigenti non percepiscono alcun compenso”.
“Sui trasporti in Lombardia la Regione non governa”. I consiglieri regionali del Pd Gian Mario Fragomeli e Simone Negri commentano così la risposta data oggi in Commissione Trasporti dall’assessore Franco Lucente a una interrogazione in cui si chiedeva conto alla giunta dell’aumento di stipendio del direttore generale di Ferrovie Nord Milano, Marco Piuri, che è anche amministratore delegato di Trenord. ”La Regione – attaccano i consiglieri dem- che dovrebbe controllare Trenord, avendo il 57% delle quote, abdica al suo ruolo. Si limita a dire che le scelte sui compensi competono alla società. Non dice una parola sul fatto che lo stipendio di Piuri sia aumentato del 20%, arrivando a 627 mila euro, una cifra maggiore di quella percepita da manager che governano società con fatturati ben più alti, e che rischia di lievitare anche il prossimo anno, visto che l’aumento stabilito ha durata triennale. E non mette in discussione la giustificazione dell’aumento, basata solo su indicatori finanziari e non di qualità del servizio”.
“Che il servizio di Trenord – continuano Fragomeli e Negri- non funziona è evidente a tutti. Ogni mese su decine di direttrici la società è costretta a pagare un bonus per ritardi e soppressioni. Solo due giorni fa, per esempio, la stazione di Mariano Comense è stata chiusa e i pendolari si sono trovati a terra. Ma a non funzionare non sono solo le linee ferroviarie. Le infrastrutture immateriali non sono da meno. Pochi giorni fa è andata in tilt persino la app usata dai passeggeri per vedere lo stato delle corse in tempo reale.”.
A fronte di tutto questo la Regione non batte ciglio. “Ci si domanda- concludono Fragomeli e Negri- se a governare i trasporti in Lombardia sia la giunta o siano Trenord e Fnm. Anche perché a Trenord è stato rinnovato per 10 anni il contratto di servizio, senza gara, nonostante i pessimi risultati raggiunti ed è stata premiata la sua dirigenza. Un trattamento ben diverso da quello riservato alle agenzie del Tpl, che si vedono tagliati i fondi, sono sottoposte a bandi di gara, mentre i dirigenti non percepiscono alcun compenso”.