Lomagna: don Giuseppe aggiorna dal Gâtinais
Ha mandato notizie dalla provincia di Gâtinais (Francia) alla sua Lomagna don Giuseppe Dell’Orto, che negli scorsi giorni ha scritto un breve aggiornamento per i fedeli. “Vivo una realtà in cui la gente che vive nell’ignoranza visita le chiese come dei monumenti storici vuoti di contenuti e di vita. Quante persone vengono a visitare la chiesa del XII secolo come se visitassero il Colosseo!. Quante persone vengono per alzare I loro occhi verso l'organo del XVI e non hanno nessun sguardo verso Colui che da sempre dà la vita” ha scritto il sacerdote che da tre anni guida i fedeli di 20 comuni, per un totale i 14mila persone.
“Ho fortuna di avere vicino una casa di anziani missionari. Posso così avere un po’ l'aiuto di quattro preti che hanno un’età che va dagli 80 ai 90 anni. Per descrivere un po' la situazione di ciò che si vive qui nel Gâtinais (si potrebbe tradurre questo termine per "desolazione"). L'anno scorso per tutto il territorio una sola prima comunione di un giovane, un battesimo di una signora di una trentina d’anni e 2 prime comunioni di persone che hanno rispettivamente 23 e 47 anni. Quest’anno abbiamo in tutto 10 ragazzi per il catechismo” ha scritto, spiegando di sentire maggiormente la necessità di persone che vogliono annunciare il Vangelo “in questo povero mondo ricco materialmente ma povero rispetto all’umanità”.
“Ho fortuna di avere vicino una casa di anziani missionari. Posso così avere un po’ l'aiuto di quattro preti che hanno un’età che va dagli 80 ai 90 anni. Per descrivere un po' la situazione di ciò che si vive qui nel Gâtinais (si potrebbe tradurre questo termine per "desolazione"). L'anno scorso per tutto il territorio una sola prima comunione di un giovane, un battesimo di una signora di una trentina d’anni e 2 prime comunioni di persone che hanno rispettivamente 23 e 47 anni. Quest’anno abbiamo in tutto 10 ragazzi per il catechismo” ha scritto, spiegando di sentire maggiormente la necessità di persone che vogliono annunciare il Vangelo “in questo povero mondo ricco materialmente ma povero rispetto all’umanità”.